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Jannik Sinner vince Coppa Davis e Australian Open in due mesi: per l’Italia è iniziata un’era che non può avere paragoni col passato

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Jannik Sinner

No, una cosa così non era mai accaduta. E’ vero, Adriano Panatta nel 1976 era diventato n.4 del mondo, vincendo in successione gli Internazionali d’Italia e il Roland Garros, prima dell’affermazione in Coppa Davis. Tuttavia, la continuità dimostrata già da ora da Jannik Sinner è superiore a quella del grande campione romano.

Jannik, infatti, è stabilmente in top-10 e con il primo Slam vinto oggi è in scia proprio a Daniil Medvedev (n.3 ATP), sconfitto nell’atto conclusivo di Melbourne. Un riscontro che segue quelli ottenuti nel 2023: i 4 titoli ATP, di cui il Masters1000 a Toronto, la Coppa Davis, la Finale al Master di fine anno a Torino e la semifinale a Wimbledon. Siamo al cospetto quindi di un giocatore che dopo gli US Open 2023 è entrato a far parte senza se e senza ma dell’elite.

Il Major australiano è stato la conferma, per come ha vinto la Finale in cinque set contro il russo, sconfitto nel percorso gli altri due esponenti di “Sante Madre Russia”, Karen Khachanov e Andrey Rublev, e piegato in semifinale chi sembrava imbattibile, Novak Djokovic. Successi in varie modalità in cui il 22enne di Sesto Pusteria ha messo in mostra qualità tecniche e caratteriali speciali.

Un punto di partenza“, così l’ha definito Jannik ai microfoni e c’è questa convinzione anche negli osservatori. La giovane età e i margini di miglioramento del giocatore sono tali che quest’era per il tennis italiano non ci sia mai stata.

Foto: IPA Sport

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