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Il consiglio di Monaco a Sinner: “Non andare a Sanremo, non se lo meritano. Meglio Medvedev che Zverev”

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Stiamo per giungere all’ultimo atto di un torneo che potrebbe essere storico per il tennis italiano: gli Australian Open si concluderanno domenica con la finale tra Daniil Medvedev e Jannik Sinner. L’azzurro è riuscito a conquistare l’accesso alla sfida conclusiva grazie ad una performance mostruosa in semifinale con la quale ha battuto in quattro set il numero uno al mondo Novak Djokovic. A commentare la prestazione dell’altoatesino il telecronista di Eurosport Guido Monaco a TennisMania.

Prima di parlare della partita: “Sull’aspetto di com’è lui come personaggio devo fare un po’ di autocritica. Non ho capito a pieno il valore del ragazzo, della persona, dei valori e dell’intelligenza che si trasferisce anche con grande umanità. La maturità si era capita. Mi stupivo fino a un po’ di tempo fa della Sinnermania. Facevo fatica a capire tutto questo trasporto, l’avrei capito di più per Berrettini. L’esser diventato fenomeno lo aiuta, però sono tutti estasiati dalla sua semplicità e naturalezza”.

Sull’incontro contro Djokovic: “Oggi ha mantenuto il suo standard di gioco molto alto, di rendimento al servizio e risposta eccezionale. Ha anestetizzato il servizio di Djokovic rispondendo sempre. È giusto dire che Djokovic era in una giornata negativa, però attenzione, se non ci fosse stato quello che c’è stato negli ultimi due mesi, probabilmente l’avrebbe raddrizzata. Il grande successo di Sinner è guardare vis a vis Djokovic e pensare di potercela fare. Djokovic ha quasi la sensazione di trovarsi davanti la sua nemesi, è infastidito di trovarsi davanti un ragazzino che non ha nessuna paura. Una controprestazione di Djokovic così non può non essere merito di Sinner”.

Sui colpi di Sinner: “Quando si sposta verso sinistra e gioca ad uscire verso il rovescio dell’avversario, è diventato mortifero”. Sulla possibile partecipazione a Sanremo: “Non andare, non se lo meritano e porta sfiga. L’ho scritto anche a Vagnozzi”. E poi si sbilancia nel confronto con il serbo: “Giocano allo specchio, ma Sinner è più forte”. 

Un grande paragone: “Abbiamo criticato per anni la banalità delle interviste di Nadal. Tutti i concetti li vivevano con umiltà. Il paragone con lo spagnolo di Sinner lo trovo proprio in questo. Autocontrollo pazzesco, mai un gesto di stizza”.

Su Zverev: “Meritava di vincere la sfida con Medvedev in lungo e in largo, ma purtroppo nei momenti decisivi il dritto è andato in frantumi”. 

In finale: “Forse è meglio questo Medvedev. Zverev per caratteristiche può creare più difficoltà all’azzurro. Mentre il russo spesso va in difficoltà per la velocità del campo. In ogni caso lo devi sempre battere, ma se sta là in fondo, se Sinner gioca come sta giocando non solo vince, ma lo prende a pallinate. Se risponde con il back di dritto il russo andiamo a fare il bagno nella fontana già a mezzogiorno. Le mie percentuali sono 60% Sinner e 40% Medvedev e mi tengo prudente”. 

VIDEO GUIDO MONACO A TENNISMANIA

Foto: Lapresse