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Sci Alpino

Come sta Kilde dopo la caduta? La diagnosi sull’infortunio è meno grave del previsto

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Kilde

Si è trattenuto il fiato. Ieri, sulla Lauberhorn nella sua versione completa, il capolavoro dello svizzero Marco Odermatt, nella discesa di Wengen (Svizzera) valida per la Coppa del Mondo di sci alpino maschile, è stato decisamente offuscato da quanto accaduto al due volte vincitore della Coppa del Mondo di specialità, Aleksander Aamodt Kilde.

Un silenzio irreale è calato nel momento in cui il campione norvegese, in uscita dalla “S” finale, è andato contro le reti. Agli appassionati sarà tornata in mente la tragica scena della morte dello sciatore austriaco Gernot Reinstadler il 19 gennaio del 1991, che mentre affrontava la citata “S” uscì di pista, schiantandosi contro le reti di protezione con conseguenze letali.

In un primo momento si è parlato di frattura alla gamba destra, ma alla fine nelle ultime ore sono arrivate delle buone notizie da questo punto di vista. Secondo una nota ufficiale della federazione norvegese: “Aleksander Aamodt Kilde (31 anni) è stato operato sabato sera all’ospedale di Berna e ha avuto una lussazione alla spalla e un taglio al polpaccio. Non ha fratture, ma è contuso“.

A supporti di ciò ci sono anche le parole dello sciatore scandinavo, attraverso un post su social e una foto insieme alla sua fidanzata Mikaela Shiffrin: “Sono qui e la sola e unica Mikaela Shiffrin si sta prendendo cura di me. Questo sport può essere brutale ma lo amo“.

Foto: LaPresse

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