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Chi è Shang Juncheng: l’astro nascente cinese che sogna di impensierire Alcaraz agli Australian Open

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Shang Juncheng

Shang Juncheng si è qualificato al terzo turno degli Australian Open 2024, sconfiggendo lo statunitense McDonald all’esordio e successivamente l’indiano Nagal. Il talentuoso cinese classe 2005 sta partecipando al primo Slam della stagione grazie a una wild card e fino a questo momento è riuscito a impressionare contro due giocatori più esperti di lui e decisamente rognosi, tra l’altro vincendo sempre in rimonta: contro l’americano da 1-2 e contro l’asiatico da 0-1.

Il quasi 19enne (spegnerà le candeline il prossimo 2 febbraio) è ora atteso da un compito improbo: impensierire lo spagnolo Carlos Alcaraz al terzo turno sul cemento di Melbourne. Sarà una missione ostica contro il numero 2 del mondo, ma il potenziale di Shang Juncheng sembra essere decisamente interessante e gli addetti ai lavori lo vedono già come uno dei giovani in grado di poter sbocciare ai massimi livelli nell’immediato futuro. Tra l’altro è un mancino e il suo gioco non risulta di facile lettura per gli avversari.

Shang Junsheng occupa attualmente il 140° posto del ranking ATP ed è allenato da Martin Alund. Il nativo di Pechino, alto 180 cm e diventato professionista nel 2021, ha incominciato a giocare all’età di cinque anni, poiché i genitori pensavano che avrebbe fatto bene al suo fisico. Amante anche del golf e della corsa, è cresciuto con il mito di Djokovic, Federer e Nadal. Quest’anno ha raggiunto la semifinale del torneo ATP 250 di Hong Kong, dove ha trascinato il russo Andrey Rublev al terzo set dopo aver battuto due rivali particolarmente quotati come lo statunitense Frances Tiafoe e l’olandese Botic van de Zandschulp. Nel corso della sua giovane carriera ha vinto il Challenger di Lexington nel 2022 e quattro tornei ITF tra 2021 e 2022, ma non va dimenticata la finale persa agli US Open juniores nel 2021 contro lo spagnolo Daniel Rincon.

Juncheng Shang fa base in Florida, presso la IMG Academy, ed è conosciuto con il soprannome di Jerry (dal celebre cartone animato “Tom e Jerry”). Viene da una famiglia di sportivi (la mamma Wu Na è stata campionessa nazionale di tennistavolo, il padre Shang Yi era un calciatore professionista) e il suo gioco risulta particolarmente veloce. Agli Australian Open 2023 si spinse fino al secondo turno, dopo aver superato le qualificazioni, dove venne sconfitto da Tiafoe: fino a oggi era il suo miglior risultato in uno Slam, al Roland Garros si è fermato al primo turno nel 2023, mentre a Wimbledon e agli US Open è uscito alle qualificazioni lo scorso anno.

Foto: Lapresse