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Australian Open, si spalanca un’autostrada per Djokovic senza Shelton. Cammino più duro per Sinner

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Stiamo per entrare nella seconda settimana degli Australian Open. Nella parte alta del tabellone ci sono gli otto superstiti che si giocheranno gli ottavi di finale nella nottata italiana di domenica. Jannik Sinner e Novak Djokovic continuano imperterriti la loro strada, pronti ad entrare in rotta di collisione in semifinale. Ma quale sarà il percorso che può portarli al tanto agognato scontro?

Iniziamo da Jannik Sinner, che agli ottavi avrà subito un incrocio complicato con Karen Khachanov. L’azzurro ha sempre avuto incroci complicati con il russo, nonostante sia avanti negli scontri diretti. Il primo match, risalente al primo turno degli US Open 2020, vide l’odierno numero 4 al mondo arrendersi anche a causa di un problema alla schiena, venendo rimontato da sopra due set a zero. Nei due scontri successivi del 2021, nella semifinale di Adelaide e ai semifinali del 1000 di Miami, Jannik è riuscito ad avere la meglio al terzo set; così come l’azzurro, anche il russo ha trovato la sua nicchia e non sarà un avversario semplice.

Negli eventuali quarti di finale Sinner se la vedrà sicuramente con un giocatore con cui ha un record positivo. Alex De Minaur ed Andrey Rublev sono pronti a sfidarsi; l’australiano sembra davvero in palla in queste prime settimane del 2024, galvanizzato dall’ingresso in top10 ed è pronto alla sfida a fare schiaffoni da fondo con il russo. Come dicevamo però, Jannik parte avanti sulla carta: con l’australiano non ha mai perso e ha il bel ricordo del successo in Coppa Davis, mentre con Rublev le uniche sconfitte sono arrivate solo per ritiro. Rimangono comunque partite da giocare con estrema attenzione.

Passando a Novak Djokovic, agli ottavi il suo avversario sarà Adrian Mannarino, che ha negato la sfida generazionale tra l’odierno numero uno e Ben Shelton. Il francese è sempre avanzato al quinto set, trovando il bandolo della matassa grazie ai suoi colpi piatti. Contro il numero 1 al mondo però ha sempre fatto fatica: quattro partite tra il 2016 ed il 2018 e un solo set vinto, nell’ultima occasione nel 1000 di Cincinnati. Djokovic è sempre riuscito a disinnescare il transalpino e quello visto oggi con Etcheverry ha sicuramente molte più chance di farlo per l’ennesima volta, nonostante Mannarino stia vivendo il suo miglior momento della carriera.

Come avversario nei quarti di finale, uno tra Stefanos Tsitsipas e Taylor Fritz. Giocatori di assoluto rilievo nel panorama contemporaneo, ma entrambi con un blocco reverenziale contro Nole. Il greco è riuscito sì a battere il serbo in due occasioni, ma l’ultimo successo è datato Shanghai 2019, da lì dieci sconfitte in fila, comprese due finali Slam tra Roland Garros 2021 e l’Happy Slam dello scorso anno. Ancor peggiore il record di Fritz: otto partite e otto sconfitte, compreso quel terzo turno del 2021 in Australia dove non approfittò di un problema agli addominali del serbo venendo incredibilmente sconfitto. Per entrambi un blocco psicologico contro Nole e sarà complicato per entrambi riuscire a toglierselo nel ‘giardino di casa’ del numero 1 al mondo.

Un percorso differente per Sinner e Djokovic, che appare più in discesa per colui che sta riscrivendo i record del tennis mondiale. L’obiettivo è rivederli affrontarsi sul cemento, con il ricordo dei match di novembre che hanno infiammato il pubblico mondiale e italiano, con due vittorie di Jannik. Prima però, a questa partita, bisogna arrivarci. Sia per uno che per l’altro.

Foto: LaPresse