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Sci di fondo

Ambesi sullo sci di fondo: “Sport rovinato dal CIO sin dal 2002. E ora temo per l’inseguimento di biathlon”

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Sci di fondo

Continua con la seconda puntata il nuovo programma di Massimiliano Ambesi e Dario Puppo “Salotto Bianco” su Sport2U. In questa occasione uno dei molti temi toccati riguarda lo sci di fondo alle Olimpiadi invernali. Parliamo, in sostanza, di uno sport particolarmente maltrattato e anche gestito male, perché se da una parte le scelte del CIO fanno discutere, dall’altra neanche la Federazione internazionale è di particolare aiuto.

All’interno di un discorso legato agli sport che hanno dei seri problemi con le scelte del Comitato Olimpico Internazionale: “Se voglio trovare uno sport ammazzato dal CIO e dalle sue volontà, ce n’è uno che è in fuga da solo: lo sci di fondo. Perde l’inseguimento, tradizionale e canonico, quello che abbiamo iniziato ad amare con le imprese di Stefania Belmondo, ma anche degli uomini da Silvio Fauner agli altri. Per il CIO non poteva esistere una gara il cui risultato dipendesse da quello della precedente. Discutiamone, può avere un senso“.

E l’affondo arriva su una precisa tematica: “Lo sci di fondo, anziché trovare una soluzione che potesse mantenere in vita l’inseguimento, si è scervellato proponendo dei format di gara che non potevano stare in piedi. Fra l’altro non riuscivano a dare loro il nome. C’era il double pursuit in cui partivi con gli sci da tecnica classica, a metà tragitto li cambiavi, prendevi gli sci da skating e ripartivi, con una scarpa ibrida. Poi è diventato skiathlon, che secondo me fa schifo quanto il double pursuit. Probabilmente è difficile trovare un nome. Da lì iniziano le disgrazie del fondo. Vengono proposti mille format strani, molti dei quali lasciano oggettivamente il tempo che trovano. Il problema riguarda anche gli inseguimenti: una cosa è il pursuit, una cosa l’handicap start. Però spesso ci troviamo a criticare la FIS e la gestione dello sci di fondo. Se loro vanno a destra, anche se non sai che cos’abbiano fatto, la sinistra è la strada da prendere“.

Non ci sono, però, solo i problemi della Federazione internazionale: “Ma non è solo colpa loro. Tutto nasce dal CIO, che ha il mirino puntato sull’inseguimento del biathlon. Si dice che la mass start sia un doppione. Prima o poi un intervento a gamba tesa ci sarà anche per l’inseguimento del biathlon. Se ci pensi, lo speed skating, pista lunga, ha sempre avuto come esempio principale i Mondiali allround, credo che l’allround abbia assegnato una sola volta una medaglia in tutta la sua storia perché è una somma di gare che a loro volta assegnano medaglie“.

Ancora sugli errori del fondo: “Dove sbaglia lo sci di fondo? Nel 2002 viene fatta la scelta giusta: l’inseguimento rimane, ma la prima parte di gara non assegna medaglie. Bisognava andare avanti in quel modo, almeno a livello di Olimpiadi. Poi in Coppa del Mondo non era un problema disputare la 15 in skating o in classico. Lì, per motivi mai capiti, fu fatta la scelta sbagliata. E poi è stato un lento decadimento fino ad arrivare ai Tour de Ski delle ultime edizioni, con i principali campioni che erano altrove. Ma non è solo colpa della FIS“.

SALOTTO BIANCO CON MASSIMILANO AMBESI E DARIO PUPPO

Foto: LaPresse

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