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Pagelle Inter-Manchester City 0-1, voti Finale Champions League 2023: Ederson salva la propria porta, Acerbi annulla Haaland

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Acerbi

PAGELLE INTER-MANCHESTER CITY 0-1

Inter

Onana, 6.5: il portiere nerazzurro ha risposto presente nell’unica circostanza in cui è stato chiamato in causa nella prima frazione di gioco. Al 26′ minuto ha salvato la propria porta da una conclusione ravvicinata di Haaland. Nulla ha potuto in occasione del gol subito, mentre ha mantenuto in partita l’Inter su Foden al 78′.

Darmian, 6.5: ha raddoppiato bene Haaland, fornendo una mano ad Acerbi. Nelle occasioni in cui Dumfries si è fatto trovare leggermente fuori posizione il numero 36 nerazzurro è stato abile a scalare su Grealish, arginando le occasioni offensive degli avversari e costringendo il City a spingere sull’altra fascia nella ripresa(dal 84′ D’Ambrosio: s.v.).

Acerbi, 7: grandissima prestazione del numero 15 nerazzurro, in grado di annullare Haaland per 90 minuti, anche grazie all’aiuto di Bastoni e Darmian che non l’hanno mai lasciato solo contro il fenomeno norvegese.

Bastoni, 6.5: buona prestazione a tutto campo del difensore italiano. Quando il City ha spinto sul lato sinistro il numero 95 ha raddoppiato su Haaland, mentre quando la squadra inglese ha manovrato per vie centrali o sulla destra lui ha accorciato su De Bruyne aiutando Brozovic. Salva la propria porta in un paio di occasione in avvio della ripresa su alcuni contropiedi avversari (dal 75′ Gosens: ha offerto una grandissima spinta offensiva dal suo ingresso in campo, facendo piovere nell’area avversaria una serie continua di traversoni. Sull’ultima azione salta più in alto di tutti, ma Ederson gli nega la gioia del pari).

Dumfries, 6: discreta partita dell’esterno olandese, che ha principalmente limitato gli attacchi di Grealish, non rinunciando ad attaccare, specialmente in contropiede. Ha vanificato una buona occasione offensiva dei nerazzurri a fine primo tempo, temporeggiando troppo al limite dell’area. Nella ripresa è stato abilissimo in difesa, costringendo il City a spingere sull’altra fascia (dal 75′ Bellanova: s.v.).

Barella, 6.5: grandissima prestazione del numero 23 nerazzurro, fondamentale come legante tra la fase difensiva e quella offensiva. Dai suoi piedi è nata la maggior parte dei contropiedi dell’Inter, spostandosi con naturalezza da un fronte all’altro dell’attacco dell’Inter.

Brozovic, 6.5: il capitano nerazzurro si è speso molto in fase difensiva, marcando quasi ad uomo prima De Bruyne, finché il belga è rimasto in campo, e poi Foden. Il croato è stato anche importante per alimentare l’azione offensiva della propria squadra.

Calhanoglu, 5: forse è stato il peggiore in campo questa sera. Diversi palloni sbagliati in fase di impostazione dal giocatore turco, che è stato anche messo in grande difficoltà in fase difensiva dai continui inserimenti di un ottimo Stones (dal 84′ Mkhitaryan: s.v.).

Dimarco, 6.5: è il più in difficoltà in fase difensiva, venendo messo sotto pressione da Bernardo Silva e dagli inserimenti di Stones. Molto importante il suo apporto ai contropiedi dei nerazzurri specialmente ad inizio partita. Pericolosissimo al 70′ in cui ha prima colpito la traversa e poi ha preso la caviglia di Lukaku.

Lautaro Martinez, 5.5: pochi palloni disponibili per l’attaccante argentino, lasciato molto isolato dai propri compagni di squadra. Ad inizio partita è uno dei più attivi dei suoi, dando il via ai contropiedi dei nerazzurri. Egoista ad inizio della ripresa in cui ha scelto di concludere verso la porta in un tu per tu con il portiere avversario, invece che servire Lukaku dietro.

Dzeko, 6.5: prestazione di grande sacrificio per l’attaccante bosniaco, che in un’occasione ha chiuso perfino Grealish nei pressi della propria area di rigore. Pochi palloni toccati dal numero 9 nerazzurro in attacco, com’è normale che sia quando si spende così tanto per aiutare il reparto difensivo. Paga i grandi sforzi ad inizio secondo tempo, venendo colpito dai crampi (dal 55′ Lukaku, 5:ha dato maggiore apporto alla manovra offensiva nerazzurro, incidendo negativamente su due grandi occasioni dell’Inter. Prima è sfortunato al 70′ parando con la caviglia la conclusione di Dimarco, e poi da pochi passi si divora il gol del pari concludendo troppo centralmente).

Manchester City

Ederson, 7.5: salva la propria porta in tre occasioni. Prima al 60′ in un’occasione a tu per tu con Lautaro Martinez, e poi a cinque minuti dalla fine su Lukaku parando con il ginocchio sulla linea della porta, compiendo un vero e proprio miracolo. Infine sull’ultima azione il portiere brasiliano ha tolto dalla porta il pallone, consegnando il titolo alla propria squadra.

Akanji, 6: tanti palloni toccati dal numero 25 della formazione inglese, che su quella fascia ha sofferto poche iniziative degli avversari. Ad inizio secondo tempo si addormenta e regala il pallone a Lautaro nella propria area di rigore, ma per sua fortuna Ederson risponde presente. Con una grande imbucata per Stones dà il via all’azione del vantaggio.

Stones, 7: probabilmente è il migliore in campo quest’oggi, essendo sempre nel vivo dell’azione. Con ripetuti inserimenti il numero 5 inglese ha messo in seria difficoltà la difesa avversaria, offrendo una superiorità numerica alle spalle di Calhanoglu (dal 82′ Walker: s.v.)

Dias, 6.5: grandissima prestazione del numero 3 del City, che ha toccato tantissimi palloni grazie alla strategia attendista della formazione avversaria. Bravissimo in fase difensiva a non concedere nulla agli attaccanti nerazzurri, dominando le vie aeree.

Aké, 6: è il più in difficoltà dei tre difensori del City, dovendo affrontare gli inserimenti di Barella e Dumfries. L’olandese lo grazia nel finire della prima frazione, temporeggiando al limiti dell’area, dandogli così il tempo di ritornare sotto al proprio avversario. Nella seconda frazione ha sofferto i maggiori centimetri dell’attacco nerazzurro.

Rodrigo, 6.5: si abbassa molto per giocare un maggior numero di palloni ed evadere dalla gabbia difensiva escogitata dai nerazzurri. Sua la rete del vantaggio per gli inglesi, seguendo bene l’azione e segnando con una conclusione di prima dal limite dell’area.

Gundogan, 6: pochi palloni giocati dal centrocampista tedesco, il quale però è riuscito a velocizzare l’azione cercando così di saltare il pressing nerazzurro. Proprio da una sua verticalizzazione nasce la prima vera occasione della partita al ventiseiesimo minuto. Meno partecipe nella ripresa in cui l’Inter si è ben difesa su quella fascia, costringendo il City ad attaccare dal lato opposto.

De Bruyne, 6: dura solo 35 minuti la partita del trequartista belga. Finché è stato in campo il numero 17 non è riuscito a lasciare particolarmente il segno, anche se dai suoi piedi è nata al 26′ la prima grande occasione del Manchester City (dal 36′ Foden, 6: ha impiegato una ventina di minuti per entrare in partita, ma nell’ultima mezz’ora ha avuto in mano le chiavi della trequarti nerazzurra, con una serie di magie utili per eludere il pressing dell’Inter).

Bernardo Silva, 6.5: buona prima frazione per il fantasista portoghese che è partito spesso molto largo, mettendo in difficoltà ripetutamente Dimarco. Si limita peró un po’ troppo a svolgere il compitino, senza cercare iniziative individuali che potrebbero far saltare le linee nerazzurre. Servito benissimo nell’area di rigore da Akanji in occasione del gol del vantaggio.

Grealish, 6: chiuso bene nei primi 45 minuti da Dumfries e Darmian. In un paio di occasioni è stato servito in area di rigore, ma senza mai avere la possibilità di concludere verso la porta. Come Gundogan è stato meno partecipe nella ripresa più per meriti dei nerazzurri che per propri demeriti.

Haaland, 5.5: partita non indimenticabile per il fuoriclasse norvegese, ben contenuto dalla difesa nerazzurra, in grado di non dargli mai la possibilità di puntare l’uomo. Una sola occasione in 90 minuti, ma si è allungato troppo il pallone venendo poi chiuso da Onana.

Foto: LaPresse