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Calcio

Perché Roberto Mancini ha criticato i Mondiali allargati? Gli scenari e le speranze dell’Italia

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Roberto Mancini

Roberto Mancini, c.t. della Nazionale italiana, è tornato a parlare della questioni Mondiali di calcio. Gli Azzurri non partecipano alla competizione da 9 anni, ma quanto affermato dall’allenatore potrebbe sembrare paradossale in questo momento storico. L’ultima apparizione della casacca azzurra in un una Coppa del Mondo risale a quasi un decennio fa. Dirlo e scriverlo fa certamente venire i brividi a qualsiasi appassionato. Il calendario italiano che riguarda la presenza nella massima competizione per le Selezioni maschili maggiori è fermo al 24 giugno del 2014.

A partire dalle 18.00 di quella nefasta giornata, nessuno avrebbe mai lontanamente pensato di non rivedere l’Italia a un Mondiale, ne tanto meno per due volte di fila. L’Estadio das Dunas di Natal (Brasile), è stato l’ultimo teatro a cielo aperto per gli Azzurri guidati da Cesare Prandelli. Di quella formazione titolare oltre a 4 elementi non è rimasto più nessuno: c’erano infatti Darmian, Verratti, Immobile e Bonucci. Da quel momento in poi le nuove generazioni di calciatori italiani non hanno più potuto assaporare il gusto di una simile competizione.

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Ma nonostante le evidenti difficoltà dell’Italia ad accedere al torneo, prima a quello del 2018 in Russia, e poi quello del 2022 in Qatar, l’attuale tecnico della Nazionale non è d’accordo per quanto riguarda l’allargamento della manifestazione a molte più squadre rispetto a quelle previste attualmente. Dal Mondiale del 2026, che verrà ospitato da ben 3 paesi differenti, ovvero Canada, Messico e Stati Uniti, le Nazioni che potranno partecipare da 32 diventeranno ben 48. Dunque in teoria più possibilità di accesso alla fase a gironi.

“Se mi piace il Mondiale allargato? No, così si aumentano ancora le partite, mentre penso che si debba provare a diminuirle, per dare la possibilità ai giocatori di respirare ogni tanto, sennò arrivano a un momento della stagione che sono molto stanchi”. In ogni caso sono queste le parole pronunciate dal c.t. Mancini dopo la presentazione a Roma del rinnovo della partnership tra Figc e Tim. E sembra più che evidente lo scetticismo del mister.

Foto: LaPresse