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Tennis, Jannik Sinner come Andre Agassi: l’ostica erba potrebbe regalargli il primo Slam

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Forse si esagera e forse anche no, ma in un 2022 privo di grandi picchi Jannik Sinner ha fatto vedere qualcosa di significativo rispetto agli anni precedenti. Il riferimento è al rendimento sull’erba di Wimbledon. Tutti, ivi compreso l’altoatesino, ritenevano che quella superficie sarebbe stata un po’ il suo tallone d’Achille nello sviluppo della propria carriera per la poca confidenza nei movimenti e la non eccellente resa nella combinazione servizio-gioco a rete.

E invece…In quest’annata il raggiungimento dei quarti di finale, perdendo solo al quinto set contro Novak Djokovic, vincitore per la settima volta del Major britannico, ha rappresentato uno snodo importante nella consapevolezza che Jannik possa rendere alla grande anche sul grass, tenendo conto non solo dell’eccellente prestazione contro il serbo, ma anche del percorso che l’ha visto vincitore contro l’attuale n.1 del mondo, Carlos Alcaraz.

Non avevo mai vinto una partita sull’erba e avevo pochissima esperienza. E invece ho battuto giocatori fortissimi come Wawrinka, Isner e Alcaraz, prima di perdere in cinque set contro Djokovic, che ha poi vinto il torneo per la settima volta“, ha raccontato Sinner in un’intervista di alcuni giorni fa al Corriere del Veneto.

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E quindi viene spontaneo il confronto con un celebre giocatore del passato, che si pensava non potesse esprimere il suo miglior tennis sull’erba. Il riferimento è ad Andre Agassi, vincitore di Wimbledon nel 1992, primo dei suoi otto Slam in bacheca. Un parallelo che ci può stare anche sulla base delle caratteristiche tecniche dell’ex tennista americano.

Il paragone con Agassi è un grande complimento. Non mi pongo limiti, il mio obiettivo è aumentare ancora di più la mia fiducia quando gioco sull’erba, più ci gioco e più possiamo diventare amici“, ha affermato Jannik. E chissà che questo 2023 non porti proprio a questo riscontro un po’ inatteso, ricordando che il grande Andre in quel torneo batté in serie Boris Becker nei quarti, John McEnroe nelle semifinali, entrambi tre volte vincitori del Major, prima del croato Goran Ivanisevic in Finale, ironia della sorte attuale tecnico di Djokovic. Vedremo se in questo gioco del destino il tutto sorriderà a Sinner.

Foto: LaPresse