Pallavolo
Domenica da big: Perugia schiaccia Milano, Verona, Piacenza e Trentino non sbagliano
La decima giornata di Superlega ridisegna gli equilibri del campionato e conferma una tendenza ormai chiara: Perugia, Verona, Trentino e Piacenza viaggiano a un ritmo diverso rispetto al resto del gruppo, mentre dietro si accende una battaglia sempre più serrata per le posizioni playoff. In vetta svetta sempre la Sir Susa Perugia, che con il perentorio 3-0 rifilato a Milano consolida il primato a quota 29 punti e continua a dettare legge con una continuità impressionante. Alle sue spalle, la corsa delle inseguitrici non rallenta: Verona firma un altro successo netto a Cuneo, confermandosi come una delle realtà più solide del torneo; Trentino passa senza esitazioni a Grottazzolina e blinda il podio; Piacenza, infine, espugna Cisterna con personalità e resta pienamente agganciata alle prime quattro.
La giornata, però, si era aperta ieri con un risultato pesante in chiave playoff: Modena ha piegato Civitanova, infliggendo ai cucinieri la quinta sconfitta stagionale e rilanciando le proprie ambizioni di alta classifica. Una vittoria che complica il cammino della Lube, ora tallonata da Milano e sempre più in bilico in una parte centrale della graduatoria dove ogni passo falso può costare posizioni pesanti. Il quadro del turno si completerà domani con il posticipo tra Padova e Monza, sfida delicatissima tra due squadre alla ricerca di punti vitali per respirare e uscire dalla zona più calda della classifica. Una partita che potrebbe ridisegnare ulteriormente il fondo della graduatoria, mentre davanti le grandi corrono e sembrano voler fare il vuoto.
La Sir Susa Perugia domina all’Allianz Cloud e supera Milano 3-0, firmando una prova di forza che conferma la solidità della capolista nella decima giornata di Superlega. La squadra di Lorenzetti impone il proprio ritmo fin dal primo pallone: il 25-10 del set inaugurale fotografa alla perfezione la superiorità perugina, trascinata da una battuta incisiva e da un muro altissimo, capace di togliere ossigeno all’attacco meneghino.
Milano prova a reagire nel secondo parziale, restando agganciata fino all’8-6, ma la qualità della fase break umbra spezza l’equilibrio. Ben Tara, Solé e Plotnytskyi firmano gli strappi decisivi che valgono il 25-19 del raddoppio. Nel terzo set la squadra di Piazza mostra orgoglio, risale dal 6-16 al 19-25, ma senza mai riuscire a impensierire davvero una Perugia lucida e ordinata, guidata dalla regia elegante di Giannelli e dalla continuità di un attacco al 63% complessivo. Per Milano, nonostante il buon ingresso di Otsuka e alcuni lampi di Reggers, i numeri raccontano una serata complicata: solo il 34% in attacco e ben 11 muri subiti. Perugia, invece, lascia ancora una volta l’impronta della grande squadra: precisa, continua, cinica. Al Cloud finisce 10-25, 19-25, 19-25, con gli umbri che consolidano la vetta e Milano chiamata a ripartire subito.
La Gas Sales Bluenergy Piacenza espugna il Palasport di Cisterna con un solido 3-1, portando a casa tre punti importanti in una gara sempre combattuta ma controllata con lucidità nei momenti chiave. La sfida si apre con un primo set molto equilibrato, in cui Cisterna sfrutta continuità in attacco e un ottimo turno di Guzzo per prevalere 25-21. Dal secondo parziale, però, Piacenza cambia passo: la regia di Porro trova ritmo, Mandiraci sale di colpi e la coppia di centrali Galassi–Comparoni diventa determinante sia a muro sia in attacco e riesce a compensare la serataccia di Bovolenta, che finisce in panchina con 2 soli punti all’attivo. Il 25-23 del secondo set ribalta l’inerzia del match, confermata dal 25-22 del terzo, costruito grazie alla maggiore efficienza offensiva (50%) e a un muro capace di arginare Plak e Lanza.
Nel quarto set la formazione di Boninfante prende definitivamente il controllo: il break iniziale (8-4) indirizza il parziale, mentre Gutierrez e Leon firmano gli strappi decisivi fino al 25-18 conclusivo. A Cisterna non bastano la generosità di Guzzo (17 punti) e la buona prova di Lanza: troppi gli alti e bassi in ricezione e in fase break.
L’Itas Trentino passa con autorità sul campo della Yuasa Battery Grottazzolina, imponendosi 3-0 in appena 68 minuti di gioco e confermando solidità, continuità e qualità in ogni fondamentale. Al PalaSavelli la squadra di Mendez controlla il ritmo dall’inizio alla fine, lasciando pochi margini alla formazione marchigiana, generosa ma incapace di trovare contromisure all’efficienza offensiva e alla compattezza trentina. Il primo set fotografa subito l’andamento del match: Trentino scappa sul +5 a metà parziale (11-16) grazie alla precisione di Sbertoli e ai colpi di Michieletto e Ramon, chiudendo poi 25-18 con un gioco fluido e pochi errori. Anche il secondo parziale segue lo stesso copione: dopo un avvio equilibrato, l’Itas accelera sull’asse Gabi Garcia (schierato al posto di Faure nel ruolo di opposto) –Michieletto, sigillando il 25-18 con muri e attacchi che spezzano la resistenza dei locali.
Grottazzolina prova a reagire nel terzo set, trovando continuità in attacco con Tatarov e Golzadeh, ma Trentino resta sempre padrone del campo. L’allungo decisivo arriva dal servizio e dal contrattacco: Ramon e Gabi Garcia chiudono gli scambi più pesanti, mentre il muro trentino diventa invalicabile (25-18). La squadra di Soli chiude così 25-18, 25-18, 25-18, con Michieletto (18 punti) MVP morale di un match dominato sotto ogni aspetto. Grottazzolina, pur lottando, paga un attacco incostante (46%) e una ricezione spesso sotto pressione.
La Rana Verona espugna con autorità il PalaSport di Cuneo superando MA Acqua S.Bernardo per 3-0 e confermandosi una delle squadre più in forma della Superlega. La formazione di Soli impone da subito ritmo e qualità, trovando continuità in attacco e grande solidità in seconda linea, mentre Cuneo fatica a contenere la pressione scaligera nei momenti chiave dei set. Nel primo parziale i piemontesi restano agganciati fino al 18-21, ma le accelerazioni di Mozic, Keita e Darlan fanno la differenza nel finale (22-25). Il copione si ripete nel secondo set: Cuneo prova a reagire con Sedlacek e Feral, ma Verona mantiene sempre il controllo, trascinata dal lucido Christenson e dall’efficacia dei centrali Vitelli e Cortesia (20-25).
Anche il terzo set vede la Rana Verona prendere il largo nella seconda parte grazie all’ordine tattico e alla superiore efficienza offensiva, chiudendo 25-20 e sigillando un successo netto. Per Cuneo, nonostante gli sprazzi di qualità, pesano le difficoltà in ricezione e la bassa percentuale d’attacco contro il muro organizzato degli ospiti. Verona prosegue così la sua corsa ad alta quota, mentre Cuneo dovrà ritrovare equilibrio e continuità per tornare competitiva contro le big del campionato.
