Tiro a volo
Silvana Stanco: “Col nuovo format sei nei guai se sbagli nei primi 10 piattelli. Orgogliosa del n.1 nel ranking”
Silvana Maria Stanco è stata l’ospite dell’ultima puntata di OA Focus in onda sul canale Youtube di OA Sport. La vincitrice della medaglia d’argento ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 nel trap si è raccontata dagli inizi fino agli obiettivi futuri, passando per i risultati ottenuti nella sua carriera.
La nativa di Zurigo inizia dall’analisi della sua stagione: “Quest’anno posso dire di avere vissuto un 2025 sopra la media. Dopo le Olimpiadi, solitamente, si affronta una stagione in maniera un po’ più tranquilla. Invece, nel mio caso, ho vissuto una delle annate migliori della mia carriera. Ho vinto la Finale della Coppa del Mondo, sono arrivata al numero 1 del ranking mondiale. Davvero risultati notevoli dopo una medaglia d’argento splendida a Parigi 2024″.
La nostra portacolori passa poi a raccontare i suoi inizi: “Ho incominciato quando avevo 15 anni. In casa mia era mio padre a sparare dato che era un cacciatore. Poi ha conosciuto questo sport e si è appassionato. Io lo seguivo ad allenamenti e gare e, ad un certo punto, ho deciso di provare. Poi come sempre, se devi fare una cosa, meglio farla per bene. A quel punto ho subito puntato il mirino verso le Olimpiadi che, all’epoca, erano quelle di Rio de Janeiro. Mi sono riuscita a qualificare ma, per varie decisioni, non ho potuto prendere parte all’evento. C’era Jessica Rossi campionessa in carica, io ero l’ultima arrivata, quindi non sono potuta andare”.
L’atleta classe 1993 analizza il suo rapporto con il tiro a volo: “Penso che l’aspetto più importante sia la crescita personale. Negli ultimi anni ho sempre avuto un buon potenziale, ma perdevo le gare perché mi mettevo da sola il bastone tra le ruote. Ogni tanto c’è ancora qualche episodio ma ho imparato a gestire le situazioni. Vivo meglio le gare con la consapevolezza delle mie capacità. Sono anche arrivata al numero 1 del mondo. Non posso che essere orgogliosa del mio percorso”.
Il tiro a volo, nello specifico la fossa olimpica, è più tecnico o mentale? “Sicuramente si tratta di uno sport tecnico perché devi arrivare a una confidenza che puoi creare solamente con tanto lavoro in pedana. Anche negli ultimi anni con il nuovo CT ci siamo concentrati su questo aspetto con nuove tecniche ma, ovviamente, l’aspetto mentale è fondamentale. Dopotutto in pedana sei tu e devi gestire tutte le emozioni. Quest’anno mi sono allenata non come in un anno olimpico, ma ho vissuto comunque una stagione strepitosa. Praticamente non ho sbagliato una gara. La peggiore è stata l’Europeo dove comunque ho fatto 119″.
Nella Finale della Coppa del Mondo c’è stato un aspetto particolare a livello di regolamento. “Abbiamo vissuto il nuovo format. C’era preoccupazione perché, se devo essere sincera, sono partita da casa senza saperlo. L’ho imparato in viaggio. Non avevo provato la finale con quel format. Sostanzialmente ti giochi una medaglia già nei primi 10 piattelli. Se non parti bene sei nei guai. Per quel motivo ho affrontato la Finale in maniera molto concentrata per non venire eliminata. Prima la vera Finale prendeva il via dopo i primi 25 piattelli e quando si rimaneva in 6. Sicuramente era un po’ troppo lunga specialmente per il pubblico. Per noi, invece, più piattelli c’erano più c’era tempo per recuperare. Confermare questo nuovo regolamento? Non lo so. Vedremo dopo qualche altra gara”.
Silvana Stanco torna con la mente a Parigi 2024. “Quell’argento mi ha dato una gioia immensa. Talmente grande che, se anche avessi vinto l’oro, non sarei stata più felice di così, specialmente dopo il percorso che avevo fatto. Chi ha vinto ha meritato. Si capiva che fosse la sua giornata”.
Ultima battuta sugli obiettivi del 2026. “I momenti clou della stagione saranno i Mondiali a novembre e la Finale di Coppa del Mondo a Roma a dicembre. Io sono già qualificata in quanto detentrice. I Mondiali daranno carte olimpiche, per cui saranno importanti. Dal mio punto di vista ce la metterò tutta per fare bene e migliorare”.
