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MotoGP, l’impresa epocale dei fratelli Marquez. Solo negli USA si sono visti “affari di famiglia” simili

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Marc e Alex Marquez / Valerio Origo

Marc e Alex Marquez hanno realizzato “L’Impresa” del 2025, quella con l’articolo determinativo e la “I” maiuscola. Anzi, diciamo pure che assieme hanno firmato uno dei più grandi conseguimenti mai raggiunti da una famiglia in ambito motoristico. Vedere due fratelli chiudere un campionato in prima e seconda posizione è, difatti, qualcosa di inaudito.

Sono parecchi gli “affari di famiglia” fra le due e le quattro ruote, i fratelli capaci di lasciare il segno sono una pletora. Però, quanto compiuto dai Marquez è sensazionale. Gli Schumacher, per esempio, in F1 non ce l’hanno mai fatta. Gli “anni buoni” avrebbero potuto essere quelli all’inizio del XXI secolo, ma Ralf non è mai andato oltre la quarta piazza in campionato quando Michael vinceva.

Nell’epoca contemporanea ci sono i due Van der Linde nel DTM, il popolarissimo campionato tedesco dedicato alle vetture GT, che però non si sono mai “coordinati”. Il più giovane, Sheldon, si è laureato Campione nel 2022, mentre il più anziano Kelvin ha chiuso sul podio della classifica generale nel 2021 (terzo) e nel 2024 (secondo).

Bisogna volare oltreoceano per trovare qualcosa di comparabile, entrando nello sterminato e affascinante universo della NASCAR, nel cui contesto hanno scritto importanti pagine di storia i fratelli Labonte e i fratelli Busch, entrambi capaci di vincere il Campionato.

Nel caso dei Labonte, il maggiore, Terry, ha conquistato due titoli (1984 e 1996), mentre il minore, Bobby, ne ha ottenuto uno (2000). Per quanto concerne i Busch, il primogenito Kurt ha vinto nel 2004, il secondogenito Kyle nel 2015 e nel 2019.

Sotto questo aspetto hanno fatto meglio dei Marquez, almeno se ci si riferisce alla top-class, perché Alex i suoi Mondiali in Moto2 e Moto3 li ha vinti. Tuttavia, le categorie inferiori non possono certo essere equiparate alla MotoGP. I Labonte, però, non hanno mai firmato l’uno-due in una determinata stagione.

Per trovare una doppietta di famiglia bisogna restare negli Stati Uniti, spostandosi però nell’IndyCar e guardando a un padre e a un figlio. Si parla degli Unser, con papà “Big Al” che nel 1985 vinse il campionato (peraltro di un solo punto) sul figlio “Little Al”! All’epoca dei fatti, Al Unser sr. aveva 46 anni, mentre Al Unser jr. ne aveva 23. Il “vecchio” tenne a bada il suo erede, in tutti i sensi!

Di sicuro, una dinamica del genere in Europa e soprattutto nel motociclismo non si potrà mai proporre. Solo negli USA le generazioni si incontrano, negli sport motoristici così come in contesti totalmente differenti. Dalle nostre parti, ci si “accontenta” di ammirare i fratelli Marquez.

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