Tennis
Lorenzo Musetti potrebbe saltare la Coppa Davis? Volandri: “Decideremo dopo le ATP Finals”
Le indiscrezioni delle ultime ore su una ipotetica rinuncia di Lorenzo Musetti alle Finals di Coppa Davis non hanno trovato conferma almeno per il momento nelle dichiarazioni del capitano azzurro Filippo Volandri, protagonista di una conferenza stampa nel bel mezzo delle ATP Finals di Torino quando manca esattamente una settimana al quarto di finale dell’Italia contro l’Austria in programma a Bologna mercoledì 19 novembre.
“Quello che faccio sempre prima della Davis è avere una rosa di 6-7, a volte 8-9 giocatori a cui chiedo fino all’ultimo di rimanere a disposizione. Ho avuto la disponibilità di Sonego e Darderi di rimanere fino all’ultimo. Per lasciare Musetti vivere e giocare in pace a Torino non parliamo di Davis. C’è anche un pensiero in più dovuto alla moglie Veronica (sta per nascere il secondo figlio, ndr) che per me è molto importante. Lorenzo deve fare delle valutazioni insieme a me e alla fine ne usciremo con un accordo comune, come abbiamo sempre fatto“, spiega Volandri.
Sulle assenze certe e quelle che potrebbero aggiungersi nei prossimi giorni: “Non ho amarezza per l’assenza di Sinner. Sono grato ai ragazzi per quello che hanno sempre dato. Per quanto riguarda Jannik, chi vive di tennis la reputa una scelta che va normalizzata perché ha giocato per 4 anni consecutivi, è il giocatore che ha più partite nella mia gestione. La sua è una decisione da rispettare. Ho fiducia enorme nella squadra che viene a Bologna. Sono molto sereno, ci sarà del lavoro da fare. A Bologna mi piacerebbe parlare solo di chi c’è e non di chi non c’è“.
Sulle caratteristiche del campo che ospiterà la Final Eight di Davis alla Fiera di Bologna: “Il campo non è pronto, dobbiamo ancora testare la superficie. Domani rientrerò e venerdì mattina sarò a Bologna. Ho una squadra che si adatta a ogni superficie. L’anno scorso a Malaga ci siamo adattati a quella superficie che era super veloce, vediamo quella che ci sarà a Bologna“.
Su quante possibilità ci sono di vedere Musetti in campo a Bologna: “Tutte le possibilità del mondo. Tutto dipenderà da come si sentirà alla fine del torneo. Ieri ha tirato fuori un’energia che tutti pensavamo non avesse più. Sarà una decisione che prenderemo insieme valutando tanti fattori. Il doppio? Abbiamo sempre avuto un doppio straordinario. Quest’anno ripartiamo da lì, avendo una coppia molto forte e che sta attraversando un ottimo periodo. Spero di vederli lunedì e che portino a Bologna il trofeo“.
Sulle avversarie più temibili dell’Italia: “Le insidie ce le prendiamo una per volta. L’Austria è una squadra compatta, con un ottimo capitano con cui ho condiviso tanti anni di carriera. Conosciamo la Davis e sappiamo quanto le classifiche contino relativamente. Ci hanno messo un mirino sulla schiena che deve farci camminare a testa alta, con la responsabilità in più di giocare a Bologna. Alcaraz è il miglior giocatore della competizione, ma non è detto che la Spagna passi i quarti. La Germania ha Zverev ed è una squadra molto forte che ha sempre dimostrato di poter stare in alto. Sarà una Davis molto equilibrata“.
“Vogliamo migliorarci ancora, la mentalità è quella che ha anche Jannik. Siamo partiti da zero. Probabilmente abbiamo fatto errori in passato e ne faremo in futuro. Ogni Davis ci ha insegnato qualcosa e facciamo sempre riunioni prima e dopo. Parlavo con altri capitani che hanno problemi sulle convocazioni perché alcuni giocatori non vogliono stare con altri giocatori. Noi questi problemi non li abbiamo, sono ragazzi straordinari che stanno benissimo insieme“, aggiunge il capitano della Nazionale italiana di tennis.
Sulle discussioni legate al format della Coppa Davis: “Un campionato del mondo giocarlo ogni anno è complicato. Spesso raschi il fondo del barile a fine stagione dei giocatori stessi, come ha fatto Jannik lo scorso anno, facendolo sembrare scontato ma non lo è. Capisco che a qualcuno piaccia il vecchio formato, ma alle nuove generazioni piace il nuovo formato“.
