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Ambesi lucido: “Musetti non va in Coppa Davis? Non ne farei un dramma: ormai è una competizione secondaria”

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Lorenzo Musetti
Lorenzo Musetti/ LaPresse

La grande impresa di Lorenzo Musetti contro Alex De Minaur alle ATP Finals, le possibili combinazioni in vista delle semifinale e gli immancabili pronostici riguardanti la sfida di questa sera tra Jannik Sinner e Alexander Zverev sono stati alcuni degli argomenti trattati da Massimiliano Ambesi in occasione dell’ultima puntata di TennisMania, trasmissione in onda sul canale YouTube di OA Sport a cura di Dario Puppo con Guido Monaco e lo stesso Ambesi:

In primo luogo, il celeberrimo analista ha commentato la vittoria in rimonta del nativo di Carrara, così come quella di Alcaraz, uscito con un sorriso dopo una bella battaglia con Taylor Fritz: “E’ stata una montagna russa: comincia in un modo, poi prende un’altra piega, il terzo set ha una direzione, poi cambia ancora, alla fine vince Musetti. Il tema è questo. La notizia è che ha battuto un giocatore che è tra i primi venti sul cemento. Cosa che questa stagione non era mai avvenuto visto che si era imposto soltanto con giocatori italiani, vedi Cobolli e Darderi. E’ una vittoria legata a tanti aspetti, vedi anche la classifica, e che gli consente di giocarsi dopo un riposo di 48 ore la possibilità di andare in semifinale; questo sicuramente è un obiettivo raggiunto. Arrivare all’ultima partita con qualcosa in palio non era scontato alla luce della premesse. Se devo confrontare la partita vista nel pomeriggio tra Fritz ed Alcaraz con quella della sera vedo una grande differenza come velocità e peso di palla. A livello agonistico sono state simili. Io avevo pronosticato la vittoria di Fritz e vittoria di Musetti. Fritz aveva tutti i presupposti per portarla a casa, ma uno smash gli ha detto male su una palla break che lo avrebbe portato a servire per il match; poi è uscita la freschezza di Alcaraz. C’è da dire che Fritz non è andato lontano da portarsela a casa, e non avrebbe rubato pressoché nulla”.

Il giornalista ha quindi proseguito: “Fritz ha giocato una grande partita, se avesse avuto un altro tipo di destrezza in alcune situazioni a rete la portava a casa. Nel secondo set la sua superiorità è marcata, poi è uscito Alcaraz, l’ha risolta, l’altro ha finito la benzina. Sarebbe stato bello vedere questa partita con gli stessi giorni di riposo per ambedue. Magari finiva allo stesso modo, non lo possiamo sapere. Dimostra anche come qualcuno abbia falsato queste finali, perlomeno la parte iniziale, con un atteggiamento discutibile anche se previsto dal regolamento quanto le dichiarazioni rilasciate in questi giorni che sono dello stesso tenore del comportamento avuto nella settimana precedente. A Fritz è mancato il colpo del K.O. Nel 2024 incontrò Sinner come secondo avversario, fu sconfitto in due set, poi ritrovò De Minaur come terzo avversario e vinse al terzo. Facendolo superò il turno. Vincendo in due set se Musetti fa il capolavoro vince il girone. Bene o male Fritz si trova in una situazione comparabile se non leggermente migliore rispetto a quella della scorsa edizione. De Minaur non batte i top 10. Musetti non batte i top 20 sul cemento, ma De Minaur i i top non li batte da nessuna parte, sedicesima sconfitta di fila in tal senso. Musetti adesso potrà riposarsi ed è già qualcosa, entrambi arrivano da una partita lunga, vediamo”. 

Il telecronista ha poi illustrato i possibili scenario in ottica semifinale: “Se De Minaur batte Fritz, lo scontro diretto Alcaraz-Musetti determina chi vince il girone. Se Fritz vince, lui è sicuro di andare avanti, ma nel momento in cui lo fa Musetti per proseguire deve battere Alcaraz due set a zero. Questa è la situazione. La seconda partita può avere un esito tale da andare a stravolgere il girone. Poi bisognerebbe giocarle in contemporanea. Ci sono altri scenari. Se Fritz vince 2-0, Alcaraz è obbligato a vincere la partita per essere primo. Se Fritz vince 2-1 Alcaraz può perdere con lo stesso punteggio contro Musetti e vincere il girone, e nel caso giocherebbe con Sinner. Le ipotesi sono molteplici. Tutto è possibile. Non sono d’accordo sul fatto che Alcaraz doveva stravincere con Fritz, lui può andare in difficoltà contro un giocatore di quel tipo su questa superficie: aveva un vantaggio sul riposo ed ha fatto la differenza. Fritz nel secondo set si dava colpi di racchettate sulle gambe, anche se è una cosa che fa abitualmente”. 

Nelle ultime ore è emerso che Musetti potrebbe non essere della partita per la Finale della Davis: “Il tema che è uscito questa mattina è legato alla possibilità di non giocare la finale della Davis per via della stanchezza e per via di altri eventi importanti che potrebbero capitare in concomitanza. Se fosse, per me non sarebbe un dramma. Anzi, sarebbe giustificato. Ficchiamocelo nella testa: la Davis è una competizione secondaria. La Spagna in condizioni di fortuna si qualifica solo quando era spalle al muro. Alcaraz non c’era perché la Davis è una competizione di secondo piano. Se la Spagna non la ribaltava ti ritrovavi la Danimarca senza Rune. Non ci sarebbe niente di male nel non vedere Alcaraz in finale”.

Non è mancato inoltre anche un commento riguardante la logistica, perfetta, dell’evento torinese. A tal proposito la voce di Eurosport non ha nascosto qualche perplessità riguardo il futuro approdo delle Finals a Milano: “Questo spostamento a Milano è tutto da valutare, e non è l’uscita dedicata della tangenziale che ti cambia la vita, perché in colonna per un’ora ci stai comunque, soprattutto se devi andarci la sera. Se il Comune non fosse inadempiente si potrebbe discutere sulla logistica, sui mezzi. Ma oggi per arrivare al palazzo dello sport c’è una palude. Magari da qui al 2027 sarà tutto pronto, ma perché cambiare qualcosa che va così bene? Semplice, per fare cassa, quei 2000 3000 posti in più fanno la differenza”. 

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