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Tennis

WTA Finals 2025: Jasmine Paolini ci riprova da sola e con Sara Errani

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Sara Errani, Jasmine Paolini
Paolini, Errani / LaPresse

Doppio fronte anche quest’anno in tema di WTA Finals per Jasmine Paolini. La toscana arriva a Riad sulla spinta di un anno che l’ha vista molto attiva a livello di WTA 1000, un po’ meno per quel che riguarda gli Slam, ma con il margine appena sufficiente per riuscire a rientrare tra le migliori otto del mondo e, dunque, tra le protagoniste dell’evento di fine anno. E le Finals 2025, va detto, sono particolarmente incerte.

Vero è che c’è una favorita d’obbligo, ed è la numero 1 mondiale Aryna Sabalenka, ma è altrettanto vero che dietro, complice anche il fatto che per quasi tutta la stagione Iga Swiatek è andata molto a corrente alternata, c’è una generale soglia di incertezza. Per questo i confronti dei due raggruppamenti non vanno presi secondo i precedenti, almeno per larga misura, ma per quel che è stato possibile vedere soprattutto negli ultimi mesi.

E gli ultimi mesi dicono che Paolini riesce spesso a tenere Sabalenka, così come ha sconfitto tre volte su quattro Coco Gauff e, proprio in condizioni indoor, ha sconfitto Jessica Pegula nella finale di Billie Jean King Cup (un precedente, peraltro, che ad oggi è l’unico vinto dalla numero 1 azzurra, benché sia anche l’unico nella sua “era nuova”). In generale, per Jasmine tutto dipenderà molto dalle sfide con le due americane e anche dal tipo di combinazione che si genererà nel raggruppamento intitolato a Steffi Graf. Non è un mistero, del resto, che quando si parla di Finals, sia maschili che femminili, si parla a volte anche di conti, set, game, percentuali e quant’altro. In casa Italia si spera di non dover pensare a tutto questo.

Ci sono parecchie cose da osservare anche nell’altro gruppo, quello intitolato a Serena Williams. Il solo e vero grande dilemma resta uno: come sta Madison Keys? Se l’americana, vincitrice degli Australian Open, sarà in condizione accettabile, allora potrà senz’altro unirsi a battaglie di potenza con Amanda Anisimova ed Elena Rybakina. In sfide come queste sarebbe difficile, in condizioni normali, azzardare un pronostico, anche se bisogna ricordare come negli ultimi mesi Anisimova abbia tirato fuori un livello altissimo non occasionalmente, Rybakina abbia parzialmente recuperato una forma in grado di spingerla contro le top player e Keys, se in forma, sia in grado di sconfiggere tutte. Anche Iga Swiatek; resta vero che la polacca, pur favorita del girone, è a sua volta un bel dilemma perché mai come quest’anno è stato difficile prevederne lo stato di forma. Per cui ecco che il 2025 si prospetta incertissimo.

Jasmine Paolini è in gara anche nel doppio con Sara Errani. L’anno scorso ci si mise anche la sfortuna nel tagliarle fuori; stavolta arrivano con il numero 1 della Race e hanno Dabrowski/Routliffe nell’altro gruppo, quello con Siniakova/Townsend (e nel quale promettono battaglia anche Andreeva/Shnaider e Babos/Stefani, con queste ultime in recente buono stato di forma) e intitolato a Liezel Huber. Sara e Jasmine sono finite in quello dedicato a Martina Navratilova, leggenda senza tempo di questo sport, e avranno tutti ostacoli già battuti, in un modo o nell’altro, nel corso della stagione: Kudermetova/Mertens, finaliste a Roma, Hsieh/Ostapenko, così diverse e proprio per questo così compatibili, sconfitte poche settimane fa a Pechino in semifinale, e Muhammad/Schuurs, respinte nei quarti di finale agli US Open. Stavolta le premesse per il passaggio del turno ci sono tutte. E con un particolare in più: Errani/Paolini-Muhammad/Schuurs sarà il primo match in assoluto di tutte le Finals.