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Tennis

Monaco avverte: “Paolini ha un tabellone più complesso di Rybakina. Djokovic non può più competere”

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Jasmine Paolini
Jasmine Paolini / IPA

Guido Monaco (commentatore tecnico di Eurosport), con la consueta schiettezza, si è espresso dopo quanto è accaduto nel Masters1000 di Shanghai, nell’ultima puntata di TennisMania in onda sul canale Youtube di OA Sport. Al centro dell’attenzione una finale imprevedibile tra il monegasco Valentin Vacherot e il francese Arthur Rinderkech, legati da un forte legame di parentela (due cugini).

Credo che Vacherot abbia affrontato il proprio percorso, come approccio mentale, nella maniera migliore, anche perché si è trovato a giocare contro un tennis con cui molto probabilmente a Monaco si è allenato. Chiaramente, disputare partite in un Masters1000 è un’altra cosa, ma lui non si è lasciato condizionare dal peso del match“, ha analizzato Monaco.

Lui e Rinderknech hanno vissuto come due fratelli e hanno frequentato lo stesso College negli USA, allenati in Texas dal noto coach Steve Denton. Io non credo che Vacherot possa nuovamente vincere un torneo di questa tipologia, ma magari non sarà neanche più un tennista che orbiterà fuori dalla top-200. Io credo che quanto accaduto nel 1000 di Shanghai vada letto in tre aspetti: il livello medio del tennis moderno molto alto; forti dubbi che Vacherot possa essere in futuro top-20/top-30; il tennis è una bestia difficilissima da leggere. Certo, sarebbe da studiare la preparazione fisica del monegasco, visto il modo in cui ha tenuto in tutte le partite che ha disputato, tra qualificazioni e tabellone principale, con quel clima. Inoltre, in finale, non si è lasciato condizionare dal rapporto con Rinderknech, si è messo testa bassa e ha saputo concentrarsi al meglio“, ha dichiarato il commentatore tecnico di Eurosport.

Certo è che, vista l’assenza di Carlos Alcaraz e il ritiro di Jannik Sinner, gli altri giocatori di vertice hanno deluso: “Sicuramente, una situazione del genere a fine stagione può accadere. Tuttavia, penso che la presenza di due dominatori (Alcaraz e Sinner, ndr) abbia un po’ scoraggiato gli altri. Io mi ero espresso poi su Djokovic, definendo in maniera un po’ forte come un ex giocatore. Chi ha visto la partita contro Vacherot può essersi reso conto di cosa intendo. Per me lui non può competere, è stato ogni scambio a piegarsi in due per i dolori. Se gli altri avessero avuto la stessa lucidità del tennista del Principato, il serbo avrebbe fatto ben poca strada. Lui, per carità lotta fino alla fine, ma ha perso perché per me non può giocare ai suoi livelli. Gli altri, poi, tutti rimandati, non avendo approfittato della situazione“.

Monaco torna poi sul colpo del ko nella Race WTA mancato da Paolini a Wuhan: “Sicuramente la finale, che poi poteva diventare potenzialmente una vittoria, avrebbe quasi chiuso la contesa“. Sul tabellone a Ningbo di Rybakina: “C’è Mboko-Yastremska, e Yastremska è una giocatrice che nella giornata buona gioca un po’ allo specchio, con Rybakina, ed è meno forte, però vediamo. Tauson bisogna vedere se si è ripresa dall’infortunio anche. Rybakina immaginarla non in semifinale è difficile“. Sul percorso di Paolini: “Paolini ha Kudemertova e poi ha Bencic, quindi è un po’ diverso, è un po’ più duro il tabellone di Paolini visto così, secondo me“.

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