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Bagnaia non esce dal tunnel: prima la penalità, poi penultimo nella Sprint di Phillip Island
Prosegue la crisi nera di Francesco Bagnaia, capace di risollevarsi improvvisamente tra il Test di Misano ed il successivo Gran Premio in Giappone per poi sprofondare in maniera quasi inspiegabile tra Mandalika e Phillip Island. A conti fatti sul tracciato australiano stiamo rivedendo la versione indonesiana di Pecco, distante anni luce da quella di Motegi e delle ultime stagioni in cui si è sempre giocato fino in fondo il Mondiale.
Eppure il venerdì non era stato così drammatico per il pilota torinese, che aveva ottenuto il nono tempo nelle pre-qualifiche ottenendo la qualificazione diretta per il Q2. Oggi però la situazione è peggiorata drasticamente, con una pessima qualifica chiusa in undicesima posizione e con una penalità di tre posti in griglia da scontare per aver ostacolato Marco Bezzecchi nel suo giro veloce.
La caduta libera di Bagnaia è poi proseguita nella Sprint in cui, dopo un buon primo giro che lo ha visto risalire dal 14° al 12° posto, non ha mai trovato un buon ritmo precipitando presto in fondo al gruppo e stabilizzandosi in penultima posizione davanti solamente al collaudatore Ducati Michele Pirro (chiamato in Australia per sostituire l’infortunato Marc Marquez).
Pecco, 19° al traguardo con un distacco di 32 secondi in soli 13 giri dal vincitore Marco Bezzecchi, è stato battuto anche dal collaudatore dell’Aprilia (Lorenzo Savadori) e da un rookie che ha dimostrato di non essere adatto alla classe regina (infatti nel 2026 passerà alla Superbike) come Somkiat Chantra. Vedremo se cambierà qualcosa domani nella gara lunga, ma le premesse non sono certo esaltanti.
