24 Ore di Le Mans
WEC, 6h Fuji: Alpine torna a vincere su Peugeot. Lontane le Ferrari
Charles Milesi/Ferdinand Habsburg/Paul Loup Chatin regalano ad Alpine la prima vittoria con l’A424 nel FIA World Endurance Championship. Il marchio francese, a segno con il prototipo 35, si impone nella 6h del Fuji precedendo la Peugeot 93 di Paul Di Resta/Mikkel Jensen/Jean-Eric Vergne e la Porsche 6 di Kevin Estre/Laurens Vanthoor. Ferrari non riesce a chiudere i conti nel Mondiale piloti e nella classifica costruttori, i due titoli si decideranno in Bahrain a novembre nella 8 Ore finale.
In LMGT3 invece torna a festeggiare la Corvette con Rui Andrade/Charlie Eastewood/Tom Van Rompuy. La Z06 GT3.R 81 di TF Sport batte nel finale la Ferrari 21 VISTA AF Corse di François Heriau/Simon Mann/Alessio Rovera, ancora in lotta per il Mondiale contro Porsche 92 Manthey.
La prova è salita di colpi dopo la metà gara. La Peugeot 93 di Jean-Eric Vergne ha ottenuto il primato provvisorio dopo una spettacolare lotta contro la Porsche 99 Proton Competition di Nico Varrone. L’argentino è poi stato superato anche dalla Toyota 7 di Nyck De Vries e dalle due Cadillac Hertz Team JOTA, pesantemente rallentate da una Virtual SC scattata a 3h e 40 minuti dalla conclusione per l’impatto della BMW 15.
Peugeot è rimasta in vetta ed ha controllato la scena con un piccolo margine sui rivali. In lotta nonostante tutto anche le Ferrari ufficiali con la 50 di Antonio Fuoco davanti alla Ferrari 51 di Alessandro Pier Guidi, protagonista anche di un contatto con Varrone nell’impegnativo settore finale della pista.
Un clamoroso contatto in curva 2 tra l’Aston Martin n. 007 di Tom Gamble (Hypercar) e la Vantage AMR GT3 EVO #27 di Zach Robichon ha rimescolato nuovamente la classifica ad 2h e 20 minuti dalla fine. Molte auto hanno infatti dovuto effettuare un ‘pit stop d’emergenza’, impossibilitate a fermarsi regolarmente in quanto presente il regime di Full Course Yellow.
Tutti coloro ancora senza la terza sosta hanno automaticamente perso terreno, obbligati ad un doppio (se non triplo) ingresso ai box. Tra i principali protagonisti limitati la Porsche n. 6, la Toyota n. 7, la Ferrari n. 83 AF Corse e la BMW n. 20.
Al contrario invece si è avvantaggiata l’Alpine n. 35, unico prototipo presente in pit lane prima della neutralizzazione. Ricordiamo infatti che è possibile effettuare regolarmente il pit stop solamente se l’auto è già presente nella corsia dei box prima dell’esposizione della bandiera gialla e l’annessa chiusura della pit lane.
Charles Milesi (Alpine n. 35) si è quindi trovato secondo alle spalle della Peugeot di Mikkel Jensen, le due auto sono state presto raggiunte dalla Porsche n. 6. Estre, nonostante il terreno perso con il FCY a 2h dalla fine, è riuscito a tornare tra i migliori dopo una spettacolare lotta contro la Ferrari n. 50 di Antonio Fuoco.
La Ferrari ha perso terreno con la n. 51 per aver abusato dei limiti della pista, mentre ha ceduto qualche posizione con la n. 50 per un’ultima sosta più lenta. Quattro gomme cambiate per il marchio di Maranello contro le due dei principali avversari.
La stressa scelta è stata effettuata da Peugeot che ha regalato automaticamente il primato ad Alpine. Milesi si è improvvisamente ritrovato davanti a Jensen, il danese ha dovuto nel finale principalmente lottare per il secondo posto contro la Porsche n. 6 di Laurens Vanthoor.
Nessuno nel finale ha più ripreso Alpine che non aveva ancora primeggiato nel FIA WEC con l’attuale LMDh. Il costruttore francese, a segno per l’ultima volta a Monza nel 2022, trionfa in Giappone negando la prima gioia della Peugeot 9X8, presente in seconda posizione all’arrivo dopo un’infinita sfida contro la Porsche n. 6.
Porsche recupera punti e tiene vivo il Mondiale contro Ferrari, tutto si deciderà in Bahrain a novembre. La n. 6 ha tagliato il traguardo avanti alla n. 5 ed alla Peugeot n. 94 che ai piedi del Monte Fuji è stata condotta per l’ultima volta da Stoffel Vandoorne.
La Cadillac n. 12 e l’Aston Martin n. 009 seguono nell’ordine precedendo la Toyota GR n. 7, la BMW n. 20 e la Ferrari n. 83 AF Corse. La 499P privata ha saputo ottenere un punto nelle battute conclusive davanti alla Ferrari n. 50 ed alla Porsche n. 99 Proton Competition.
In GT invece esulta Corvette nell’ultimo giro con TF Sport. Rui Andrade/Charlie Eastewood/ Tom Van Rompuy si impongono grazie ad una penalità di 5 secondi inflitta nell’ultimo passaggio alla Ferrari n. 21 VISTA AF Corse per una sosta non regolare.
François Heriau/Simon Mann /Alessio Rovera, a corto anche di carburante, hanno quindi dovuto arrendersi per soli tre secondi. La Rossa mantiene vivo in ogni caso il campionato grazie al quinto posto conclusivo della Porsche n. 92 Manthey di Riccardo Pera/Ryan Hardwick/Richard Lietz.
Podio per BMW e WRT con Augusto Farfus/Timur Boguslavskiy/Yasser Shahin. La M4 GT3 EVO citata ha saputo completare le avvincenti sei ore nipponiche davanti ai compagni di squadra Ahmad Al Harthy/Valentino Rossi/Kelvin van der Linde (n. 46). Sconfitta invece per le McLaren che a lungo hanno controllato l’evento, nessuna delle due 720S GT3 EVO ha saputo ottenere un posto tra i migliori.
Prossima tappa a novembre, decisiva per il FIA WEC 2025 in Hypercar ed in GT.
