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Volley, da vittima sacrificale a semifinalista: la favola della Cechia ai Mondiali di volley, il braccio di Indra e il talento Klimes
Alla vigilia dei Mondiali 2025 di volley maschile non si dava il benché minimo credito alla Cechia. Secondo il pronostico avrebbe dovuto giocarsi il terzo posto nel gruppo H con la Cina, chiudendo alle spalle della Serbia e del Brasile. Gli uomini di Jiri Novak, schiacciatore classe 1974 con una lunga militanza in Francia e alla guida della Nazionale dal 2020 nonché del Karlovarsko, hanno invece stupito in apertura: hanno travolto la Serbia con un secco 3-0 e hanno scombussolato l’intero girone.
A seguire la netta sconfitta con il massimo scarto contro il Brasile, ma all’ultima giornata si palesa la grande chiusura: i verdeoro crollano per 3-0 contro i balcanici, serve vincere senza perdere set contro la Cina per superare il turno, si arriva ai vantaggi nella prima frazione e poi si chiudono i conti. Secondo posto dietro alla Serbia e pass per gli ottavi di finale, tra l’altro con la fortuna di incrociare la tutt’altro che insuperabile Tunisia, probabilmente la compagine di minor tasso tecnico tra le sedici che hanno raggiunto la fase a eliminazione diretta.
Altra occasione fiutata e colta, prima di inventarsi la magia contro l’Iran, sulla carta più attrezzato e quotato: dopo aver perso la prima frazione, la Cechia (ricordiamolo: da ormai un paio di anni è questo il nome ufficiale della Nazione che va utilizzato, non più Repubblica Ceca) ha avuto la meglio ai vantaggi nel secondo parziale e poi ha schiacciato il sestetto di coach Roberto Piazza, meritandosi una semifinale davvero contro qualsiasi pronostico.
La Cechia ha disputato soltanto quattro edizioni dei Mondiali prima di quella in corso di svolgimento a Manila: stop nella prima fase a gironi nel 1998 e nel 2022, eliminazione nella seconda fase a gironi nel 2006, decimo posto nel 2010. Va ricordato che la Cecoslovacchia conquistò il titolo iridato nel 1956 e nel 1966 e si fermò al quarto posto nel 1966, ma era a tutti gli effetti un altro Paese (anche se a livello sportivo, e non solo, la Cechia ne può essere considerata l’erede).
Agli Europei si spinse fino al quarto posto nel 1999 e nel 2001, ma nell’ultimo decennio non è andata oltre i quarti di finale nel 2017 e nel 2021. Ora la grande occasione contro la Bulgaria di Chicco Blengini e del micidiale attaccante Aleksandar Nikolov, con il sogno di meritarsi la finale da giocare contro la vincente di Italia-Polonia.
Una notizia per la pallavolo internazionale: nessun giocatore ceco ha mai giocato in Italia. Praticamente un unicum nel panorama mondiale quando si parla di massimi livelli. Di più: soltanto due titolari calcano un palcoscenico importante come il campionato polacco, ovvero lo scoppiettante bomber Patrik Indra (28enne al Czestochowa, non un club di primissima fascia) e il 26enne schiacciatore Lukas Vasina (al Resovia).
Il resto? Il 29enne martello Jan Galabov milita tra le fila dei portoghesi dello Sporting Lisbona, mentre gli altri quattro titolari giocano in Cechia: il 20enne centrale Antonin Klimes (molto promettente, al Karlovarsko), il 32enne centrale Adam Zajicek (al Kladno), il 35enne palleggiatore Lubos Bartunek (al Budejovice) e il 37enne libero Milan Monik (al Lvi Praga). Tolto Klimes non stiamo nemmeno parlando di giocatori di primissimo pelo, capaci però di regalarsi una magia.
