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MotoGP, Alex Marquez è davvero solo “il fratello scarso” di Marc? Il peso di un cognome ingombrante
Alfine, Marc Marquez è stato battuto. Ci sono voluti 105 giorni, durante i quali El Trueno de Cervera ha inanellato 15 vittorie tout-court consecutive (8 “leggere” nelle Sprint e 7 “pesanti” nei Gran Premi veri e propri). Una sconfitta, se così può essere definita, completamente indolore. Primo, perché il catalano esce comunque dal Montmelò con più punti di chiunque altro, secondo perché a interrompere la sua striscia è stato il fratello Alex.
È sfumata l’opportunità di chiudere matematicamente i conti già a Misano, perché anche un ipotetico 37-0 in favore del fuoriclasse iberico nei confronti di chi porta il suo stesso cognome, manderebbe Marc a +219 su Alex, con 222 punti ancora da assegnare fra Motegi e Valencia. In realtà, nessun osservatore competente poteva credere davvero all’ipotesi di vedere il titolo assegnato aritmeticamente già in Romagna.
Si trattava di fuffa mediatica, creata ad hoc dalle testate specializzate spagnole, per alimentare l’ipotesi di vedere Marquez festeggiare il Mondiale proprio in casa di Valentino Rossi. Niente più di un dispetto nei confronti del grande rivale del passato, al quale i diretti interessati – ovverosia i fratelli Marquez – non hanno dato credito e non hanno partecipato.
A proposito dei due catalani, certe dichiarazioni di Marc fanno riflettere. Ha giustamente sottolineato come per Alex portare il suo stesso cognome sia sinora stato uno svantaggio. Verissimo, perché giocoforza è “l’altro Marquez”, “quello scarso”. Perdonate il termine crudo, ma è aderente alla realtà dei fatti. Alex è sempre stato eclissato da Marc, anche in questo 2025.
Non ha lo stesso talento, però i suoi Mondiali nelle classi inferiori li ha vinti. Inoltre, punta al platonico ruolo di vice-Campione di MotoGP della stagione corrente. Al riguardo, sorge spontanea una riflessione. Se non ci fosse Marc, quale sarebbe lo stato attuale del Motomondiale? Si fa il gioco del “se fosse”, dove ogni ipotesi vale il suo contrario, però alle spalle dell’”Asso pigliatutto”, l’aritmetica non mente.
Alex Marquez ha 72 punti di vantaggio su un Francesco Bagnaia in piena confusione e 112 sul quarto in classifica generale. Marc non lo ha detto apertamente, ma lo ha fatto capire. Davvero questo Alex Marquez è solo “il fratello scarso”? Oppure, considerando i nomi dei Campioni del Mondo nell’interregno tra il Marc I sovrano con Honda e l’ormai imminente Marc II satrapo con Ducati, anche lui sarebbe stato un numero 1 degno di quest’epoca?
Intanto, vedremo se chiuderà secondo in classifica generale. Sarebbe un trionfo per la famiglia Marquez e un’affermazione personale notevole per l’hermano menor, capace di battere un centauro del Factory Team a bordo di una moto meno evolvibile. Purtroppo per lui, Alex rimarrà comunque nel cono d’ombra di Marc, il triste destino di chi sta cercando di smarcarsi da un cognome ingombrante; e se lo meriterebbe, visto quanto è migliorato strada facendo.
