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Pallavolo

GIGANTI! Un’Italia immensa spazza via la corazzata Polonia e torna in finale ai Mondiali di volley!

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Italia volley
Italia volley / FIVB

Li abbiamo travolti. Li abbiamo demoliti. Li abbiamo surclassati. Li abbiamo tramortiti con un gioco a tutto campo, picchiando forte in attacco, insistendo al servizio, alzando le barricate a muro, migliorando l’efficienza difensiva, non mollando nei momenti più difficili, prodigandosi in tre rimonte di spessore. L’Italia ha sconfitto la Polonia con un perentorio 3-0 (25-21; 25-22; 25-23) e si è qualificata alla finale dei Mondiali 2025 di volley maschile: domani (domenica 28 settembre, ore 12.30) gli azzurri scenderanno in campo a Pasay City (Manila, Filippine) per affrontare la Bulgaria nel match che metterà in palio il titolo iridato.

Sotto di quattro punti nel primo set, di un break nella seconda frazione e di cinque lunghezze nel terzo parziale, i ragazzi del CT Fefé De Giorgi hanno sempre saputo rialzare la testa, non hanno mai mollato la preso, sapevano di poter mettere in difficoltà i biancorossi e li hanno frastornati. La grande classica della pallavolo contemporanea parla tricolore: dopo la finale dei Mondiali 2022 vinta dagli azzurri e gli atti conclusivi degli Europei 2023 e della Nations League 2025 vinti dai biancorossi, è la nostra Nazionale a fare festa.

Si giocherà la finale dei Mondiali per la sesta volta: sconfitta contro l’Unione Sovietica nel 1978; successi nel 1990 contro Cuba, nel 1994 contro l’Olanda, nel 1998 contro la Jugoslavia e nel 2022 contro la Polonia. Gli azzurri avranno la possibilità di difendere il titolo iridato e andare a caccia della quarta corona, dall’altra parte della rete ci sarà la rivelazione Bulgaria, guidata da Chicco Blengini, ex CT proprio della nostra Nazionale che potrà contare sui formidabili fratelli Nikolov.

Il capitano Simone Giannelli ha regalato spettacolo in cabina di regia, ha sfruttato l’eccellente stato di forma dell’opposto Yuri Romanò (15 punti) e la verve dello schiacciatore Alessandro Michieletto (12), affiancato di banda prima da Mattia Bottolo (4) e poi da uno scatenato Luca Porro (3), capace di ruggire nella terza frazione. Il centrale Roberto Russo è andato a referto con 6 punti (3 muri) affiancato prima da Giovani Gargiulo (3) e nel terzo set da Simone Anzani (2), che ha fatto la differenza con due grandi muri.

Lo schiacciatore Francesco Sani è subentrato per il turno in battuta nei finali di secondo e terzo set, piazzando due ace stellari che hanno tramortito gli avversari. Encomiabile prova del libero Fabio Balaso, la stella polacca Wilfredo Leon (14) si è dovuto inchinare, l’opposto Sasak (9) non ha incantato al posto dell’infortunato Kurek, spuntato anche l’altro martello Semeniuk (7).

LA CRONACA DI ITALIA-POLONIA

L’avvio del primo set è equilibrato (6-6), poi il muro polacco si fa sentire e vengono stampati Bottolo e Romanò (6-8). Lo schiacciatore fatica a ingranare, i biancorossi ne approfittano per conservare il vantaggio e poi allungano sul 10-7 con un’invasione a rete di Gargiulo. I Campioni d’Europa si issano sul +4 (11-7) con il primo tempo in rete di Gargiulo, ma l’Italia non esce dal campo nel momento più complicato e recupera un break con l’ace di Gargiulo dopo l’errore al servizio di Semeniuk (10-12). Sasak fa tutto da solo tra errori e vincenti (13-14), poi Russo si prodiga in un colpo sempre a effetto: murare Leon per il pareggio a quota 14.

Romanò pesca un gran mani fuori dopo una bella difesa di Giannelli su Leon per il primo sorpasso nell’incontro (15-14), i biancorossi soffrono e gli azzurri piazzano il break con un primo tempo di Gargiulo e un contrattacco di Romanò (18-16). Il braccio di Romanò è caldo, poi Komenda sbaglia un palleggio e i Campioni del Mondo trovano il +3 (20-17), confermato con il mani fuori di Michieletto (21-18). Scambio di favori tra Giannelli e Sasak al servizio (23-20), poi Leon attacca lungo e l’Italia si procura quattro set-point: Bottolo non concretizza il primo, ma sfrutta il secondo con un superbo diagonale.

Leon incomincia al meglio il secondo parziale con un pallonetto e un muro su Leon, poi la pipe di Semeniuk e la stampatona di Kochanowski sulla pipe di Bottolo per il 4-1. Ancora una volta l’Italia ha la forza per reagire: pipe di Michieletto e muro di Romanò su Semeniuk per il 4-5, poi si aggancia il pareggio a quota 6 con il muro di Gargiulo su Semeniuk. I Campioni d’Europa si riportano avanti con la pipe di Leon e un muro su Gargiulo (6-8), poi Giannelli si accende con una magia di seconda intenzione e l’ace del 10-10. Inizia una lotta punto a punto, poi la svolta: diagonale di Romanò, mani fuor di Bottolò e ace di Romanò per il 15-13.

Sasak prova a metterci una pezza in parallela, ma l’Italia allunga di forza con la pipe di Michieletto, l’ace di Bottolo e un errore di Semeniuk (18-14). L’Italia sembra avere il controllo della situazione (20-16), ma deve fare i conti con la sconfinata grinta degli avversari: primo tempo di Kochanowski, Leon sale in cattedra con due mani fuori e una stoccata di prima intenzione per il pareggio a quota 20. I Campioni d’Europa operano anche il sorpasso con una parallela di Semeniuk (21-22), ma gli azzurri tirano fuori tutto il loro cuore: mani fuori di Bottolo al termine di uno scambio infinito, poi De Giorgi si gioca la carta Sani al servizio, una sassata di Bottolo garantisce il set-point e Sani lo concretizza con un superlativo ace.

La Polonia sa che deve dare tutto nel terzo set e Huber piazza due ace consecutivi per il 3-1, dopo che Romanò aveva accusato una botta alla caviglia ricadendo dal muro (nulla di grave, è stato usato lo spray). Romanò viene murato e Bottolo tira lungo in pipe, venendo sostituito da Porro sul 5-1. Gli azzurri accusano un momento di appannamento, Romanò e Michieletto funzionano a corrente alternata e la Polonia rimane davanti di cinque punti (6-11 e 9-14). Romanò suona la carica con una parallela, Giannelli mura Sasak e Porro è glaciale in parallela per dimezzare le distanze (12-14).

Russo ruggisce a muro e poi Leon colpisce l’asta con un attacco forzato (16-17), l’Italia rimane in scena e opera l’aggancio a quota 18 con un ace di Michieletto su Leon. Il sorpasso arriva con un muro di Anzani su Kochanowski, poi il subentrato Sani piazza un ace magistrale e Anzani inventa un muro da urlo su Leon per il 22-19. La Polonia recupera un break con l’errore al servizio di Sani e la pipe di Leon, ma un magistrale Porro li ricaccia indietro (23-21) e Michieletto spacca il campo con la sassata del 24-21. La Polonia annulla due match-point, poi un’azione di spessore viene chiusa con una bordata di Michieletto e l’Italia vola in finale.