Formula 1GP Italia
F1, GP Italia 2025. La Ferrari si propone come “prima delle altre” dietro a Piastri e a Norris, la cui sfida è sempre più calda
Il fine settimana del 5-7 settembre sarà dedicato al Gran Premio d’Italia di F1. Non si parla di una gara, bensì di un’istituzione del Mondiale. L’appuntamento del nostro Paese è difatti il solo, assieme a quello britannico, a essere sempre stato inserito nel calendario iridato. Si correrà a Monza, che detiene saldamente il primato di autodromo nel quale si sono tenute più GP nella storia (quello del 2025 sarà il 75°).
Due i temi forti dell’imminente weekend. Ovviamente, l’argomento principale è rappresentato dalla sfida per il titolo piloti interna alla McLaren. Zandvoort ha segnato un vero e proprio punto di rottura nel duello tra Oscar Piastri e Lando Norris, poiché quest’ultimo si è dovuto ritirare a causa di un guasto sulla sua power unit. Il britannico ha perso un secondo posto certo e l’australiano si è involato a +34 in classifica generale.
È cambiato lo scenario, perché l’inglese sarà costretto a prendersi più rischi e – di conseguenza – potrebbe essere più aggressivo del consueto, con tutti gli annessi e connessi del caso. Avrà un bel daffare, il Team di Woking, a far rispettare le famigerate “Papaya Rules”, unico e ultimo baluardo che impedisce lo scoppio della “Papaya War”, ovverosia l’ancora ipotetica battaglia senza esclusione di colpi tra Piastri e Norris, analoga alla “Silver War” che una decina di anni orsono contrappose Lewis Hamilton e Nico Rosberg in Mercedes.
A proposito di Lewis Hamilton; lui, Charles Leclerc e la Ferrari sono l’altro tema forte del GP d’Italia. Non potrebbe essere altrimenti, visto che si parla della gara di casa del Cavallino Rampante. Non in senso stretto (quella resta Imola), ma in senso lato (è il Gran Premio nazionale). Dodici mesi fa, il monegasco realizzò una vera e propria magia, portando la Scuderia di Maranello al trionfo davanti alle due McLaren.
Lo scenario, in questo 2025, appare irripetibile. Troppo ampio, almeno sulla carta, il divario tra le Rosse e le monoposto Papaya. Cionondimeno, la Ferrari può proporsi come “prima delle altre” e candidarsi al podio. Monza dovrebbe essere autodromo amico della scontrosa SF-25. Se poi, in McLaren, dovessero cominciare a farsi la guerra, allora nessun traguardo sarebbe precluso. A patto di farsi trovare pronti.
