Ginnastica e cultura fisicaRitmica
Ginnastica ritmica, le Farfalle non decollano ai Mondiali: Italia 15ma nell’all-around e fuori dalle finali. Vince il Giappone
Le Farfalle non sono decollate sulla pedana di Rio de Janeiro e il concorso generale per gruppi che ha animato la penultima giornata dei Mondiali 2025 di ginnastica ritmica si è rivelato uno dei peggiori degli ultimi vent’anni per la nostra Nazionale. L’Italia si era presentata in Brasile dopo aver affrontato diverse difficoltà in una stagione decisamente complicata, caratterizzata dal licenziamento di Emanuela Maccarani, dall’addio di tutte le atlete capaci di conquistare la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi 2024, dall’arrivo della nuova tecnica Mariela Pashalieva e da risultati un po’ sottotono rispetto agli standard dei giorni migliori.
Criticità inevitabili quando si è appena formato un nuovo gruppo, che deve prendere le misure al contesto internazionale, che deve trovare il giusto feeling, elaborare i propri esercizi, cristallizzare svariati meccanismi. Il tempo a disposizione è stato decisamente ridotto per le azzurre, che nell’evento più importante di questa annata agonistica hanno commesso troppi errori: tra sbavature evidenti e delle perdite di attrezzo, le nostre portacolori hanno chiuso al quindicesimo posto con il punteggio complessivo di 46.700.
Laura Paris, Alexandra Naclerio, Giulia Segatori, Sofia Sicignano, Chiara Badii, Laura Golfarelli si sono fermate a 23.450 con i cinque nastri (10.900 la nota di partenza, 7.4 per l’artisticità, 5.750 di esecuzione e 6 decimi di penalità) e a 23.250 con le 3 palle/2 cerchi (10.900 il D Score, 7.250 il pannello E, 5.100 la nota A). La nostra Nazionale è stata purtroppo una comparsa nell’all-around iridato, unico format di gara presente anche ai Giochi, ma ha anche mancato la qualificazione alle finali di specialità: non è riuscita rientrare tra le migliori otto con nessun attrezzo e dunque domenica 24 agosto non scenderà in pedana per cercare delle medaglie.
Questo è indubbiamente l’anno zero del nuovo corso e servirà un massiccio lavoro lungo il cammino che condurrà alle Olimpiadi di Los Angeles 2028. Siamo soltanto a fine agosto, ma la stagione della grande ginnastica ritmica è nei fatti conclusi: occorre già guardare al 2026, davanti c’è un lungo inverno in cui gettare delle fondamenta importanti. Le azzurre hanno assistito da lontano alla lotta per le medaglie, culminata con la vittoria del Giappone, alla prima apoteosi iridata della sua storia.
Natsumi Hanamura, Rinako Inaki, Hatsune Miyoshi, Megumi Nishimoto, Ayuka Suzuki e Hisano Taguchi hanno trionfato con il punteggio di 55.550 (27.200 con i cinque nastri e 28.350 nel misto), riuscendo a battere il Brasile padrone di casa (55.250, 27.400 + 27.850) e la Spagna (54.750, 26.500 + 28.250 per le Campionesse d’Europa). La Cina Campionessa Olimpica ha concluso in quarta posizione (53.250, 26.250 + 27.000) precedendo Israele (53.150, 26.250 + 26.900), che non è riuscito a bissare il titolo conquistato due anni fa. Sesta piazza per una poco brillante Bulgaria (53.150, 27.750 + 25.400), a precedere la Polonia (52.700) e la Germania (51.800).
