Atletica
Atletica, Diaz e Iapichino vincono la Diamond League. Lyles infiamma, Warholm e Bol super, spallata di Weber
Allo Stadio Letzigrund di Zurigo (Svizzera) sono andate in scena le finali della Diamond League, il massimo circuito internazionale itinerante di atletica. I vincitori degli atti conclusivi hanno conquistato il prestigioso diamantone e l’assegno abbinato (da 30.000 o da 50.000 dollari, a seconda della specialità), quando mancano un paio di settimane ai Mondiali, in programma a Tokyo dal 13 al 21 settembre.
RISULTATI FINALI DIAMOND LEAGUE OGGI
SALTO TRIPLO (MASCHILE) – Andy Diaz ha vinto la Diamond League. Il fuoriclasse italiano ha tuonato un superbo balzo da 17.56 metri (0,3 m/s di vento contrario) in occasione del quarto tentativo, siglando la seconda misura mondiale stagionale all’aperto e la quarta considerando anche le indoor (l’azzurro svetta con il 17.80 del trionfo iridato in sala). Terzo diamantone in carriera per l’allievo di Fabrizio Donato, che oggi ha regolato il portoghese Pedro Pichardo (17.47) e l’algerino Yasser Mohammed Triki (17.42).
SALTO IN LUNGO (FEMMINILE) – Larissa Iapichino ha conquistato il secondo diamantone consecutivo, imponendosi con l’interessante misura di 6.93 metri considerando che soffiava un vento contrario di 1,1 m/s. L’azzurra, terza donna al mondo in questa annata agonistica con i 7.06 timbrati a Palermo, ha battuto di un centimetro la tedesca Malaika Mihambo (6.92), terza la francese Hilary Kpatcha (6.75).
TIRO DEL GIAVELLOTTO (MASCHILE) – Uno dei risultati più interessanti della serata dal punto di vista agonistico: il tedesco Julian Weber ha spedito l’attrezzo a 91.51 metri e ha firmato la miglior prestazione mondiale stagionale, liquidando l’indiano Neeraj Chopra (85.01) e il trinidegno Keshorn Walcott (84.95).
SALTO IN ALTO (MASCHILE) – Si torna a volare verso a quote decisamente interessanti e il neozelandese Hamish Kerr risponde presente. Il Campione Olimpico di Parigi 2024 supera 2.32 al primo tentativo e trionfa davanti all’ucraino Oleh Doroshchuk (2.30 alla terza, poi un nullo a 2.32 e due errori a 2.34), più distante lo statunitense JuVaughn Harrison (2.25 alla terza), quinto posto per Marco Fassinotti (2.19 alla prima, poi tre errori a 2.22).
100 METRI (MASCHILE) – I giamaicani Kishane Thompson e Oblique Seville e lo statunitense Noah Lyles erano assenti, è andata in scena una sfida a tre palpitante con 0,4 m/s di vento contrario: lo statunitense Christian Coleman l’ha spuntata in 9.97, battendo di misura il sudafricano Akani Simbine (9.98) e il giamaicano Ackeem Blake (9.99).
100 METRI (FEMMINILE) – La statunitense Melissa Jefferson-Wooden, autrice di un superbo 10.65 a Eugene, era assente e Julien Alfred ha vinto di forza, da autentica Campionessa Olimpica. La portacolori di Saint Lucia ha prevalso in un rimarchevole 10.76 (0,3 m/s di vento a favore), liquidando la giamaicana Tia Clayton (10.84) e l’ivoriana Marie-Josée Ta Lou-Smith (10.92).
200 METRI (MASCHILE) – Vertiginoso spalla a spalla tra Noah Lyles e Letsile Tebogo con 0,6 m/s di vento contrario, la spunta lo statunitense in 19.76 davanti al Campione Olimpico (19.76), terzo il dominicano Alexander Ogando (20.14).
200 METRI (FEMMINILE) – Si rimane sopra i 22 secondi con 0,4 m/s di brezza in faccia, con diverse assenze l’ha spuntata la statunitense Brittany Brown (22.13) davanti alla britannica Dina Asher-Smith (22.18) e all’ivoriana Marie-Josée Ta Lou-Smith (22.25).
400 METRI (MASCHILE) – Jacory Patterson sarà una dei grandi pretendenti al titolo in quel di Tokyo, il suo rettilineo ha tramortito la concorrenza ed è valso il diamantone con il crono di 43.85, a nove centesimi dalla world lead detenuta dal sudafricano Zakithi Nene. Distanziati in maniera importante il botswano Bayapo Ndori (44.40) e il connazionale Vernon Norwood (44.45).
400 METRI (FEMMINILE) – Salwa Eid Naser prende il largo a metà giro e fa il vuoto con una progressione finale davvero rimarchevole, tagliando così il traguardo con il tempo di 48.70, ad appena tre centesimi dal suo mondiale stagionale. Chiaro segnale da parte dell’atleta del Bahrain in avvicinamento alla rassegna iridata, non hanno potuto fare niente la dominicana Marileidy Paulino (49.23) e la norvegese Henriette Jaeger (49.49, record nazionale).
800 METRI (MASCHILE) – Emmanuel Wanyonyi attacca e poi sul rettilineo resiste alla rimonta di Max Burgin: il keniano si impone in 1:42.37, cinque centesimi meglio del britannico, mentre il canadese Marco Arop ha terminato in terza piazza (1:42.57).
800 METRI (FEMMINILE) – La svizzera Audrey Werro ha vinto con il record nazionale (1:55.91) precedendo la britannica Georgia Hunter Bell (1:55.96) e la francese Anais Bourgoin (1:56.97).
110 OSTACOLI – Ennesima prestazione impattante dello statunitense Cordell Tinch, che dimostra di essere il favorito per il titolo mondiale. Il primatista mondiale stagionale ha sciorinato la sua danza tra le barriera e ha trionfato con un brillantissimo 12.92 (record del meeting, 0,3 m/s di vento a favore), a cinque centesimi dalla sua world lead. Alle sue spalle si sono piazzati lo spagnolo Enrique Llopis (13.12) e il connazionale Jamal Britt (13.21).
100 OSTACOLI – La giamaicana Ackera Nugent dà vita a una bella lotta con le avversarie nei primi due terzi di gara, poi scappa via di forza e si impone con il rimarchevole tempo di 12.30 (eguagliato il suo stagionale) davanti alla svizzera Ditaji Kambundji (12.40, primato nazionale pareggiato) e alla statunitense Grace Stark (12.44).
400 OSTACOLI (FEMMINILE) – L’olandese Femke Bol non ha rivali e si impone senza particolari patemi d’animo in 52.18 (record del meeting). La primatista mondiale stagionale (51.91) ha prevalso con un secondo di vantaggio nei confronti della slovacca Emma Zapletalova (53.18), terza la giamaicana Andrenette Knight (53.76), settima la nostra Ayomide Folorunso (55.77).
400 OSTACOLI (MASCHILE) – Prestazione sublime da parte del norvegese Karsten Warholm, che lima il già suo record del meeting con un eccezionale 46.70 e si conferma in ottime condizioni fisiche dopo il 46.28 corso in Silesia. Il primatista mondiale ha distribuito bene lo sforzo e ha spinto fin sul traguardo, travolgendo il qatarino Abderrahman Samba (47.45) e il nigeriano Ezekiel Nathaniel (47.56).
1500 METRI (MASCHILE) – L’olandese Niels Laros sbuca di gran classe sul rettilineo finale e infligge una sonora lezione ai keniani, vincendo in 3:29.20 (record nazionale) davanti a Reynold Cheruiyot (3:29.91), Phanuel Koech (3:30.02) e Timothy Cheruiyot (3:30.13).
1500 METRI (FEMMINILE) – L’australiana Jessica Hull si rende protagonista di un attacco a lunga gittata, sembra lanciata verso la vittoria ma si piante letteralmente sul rettilineo finale e viene superata all’ultimo metro dalla keniana Nelly Chepchirchir (3:56.99 contro 3:57.02), terza l’altra australiana Linden Hall (3:57.44), Marta Zenoni decima in 4:00.71.
3000 METRI (FEMMINILE) – Erano assenti diverse big del mezzofondo (tra cui la nostra Nadia Battocletti), ne è uscita una gara tattica e lo sprint lanciato all’imbocco del rettilineo conclusivo ha premiato l’etiope Aleshign Baweke (8:40.56), capace di regolare la statunitense Josette Andrews (8:40.95) e la connazionale Likina Amebaw (8:41.06).
3000 METRI (MASCHILE) – Il francese Jimmy Gressier vince una bella volata (7:36.78) contro lo statunitense Grant Fisher (7:36.81) e lo svedese Andeas Almgren (7:36.82).
3000 SIEPI (MASCHILE) – Il diamantone prende la via della Germania: uno scatenato Frederik Ruppert alza il ritmo al suono della campana, respinge l’assalto del keniano Edmnund Serem in uscita dall’ultima riviera e si impone in 8:09.02 davanti all’africano (8:09.96), terzo il marocchino Salaheddine Ben Yazide (8:14.10), era assente Soufiane El Bakkali.
3000 SIEPI (FEMMINILE) – La keniana Faith Cherotich ha inscenato una gara in solitaria e si è imposta con il tempo di 8:57.24, distanziando ampiamente il kazako Norah Jeruto (9:10.87) e il tunisino Marwa Bouzayani (9:12.03).
SALTO TRIPLO (FEMMINILE) – Tripletta cubana con Leyanis Perez (14.91, a due centimetri dalla sua world lead), Liadagmis Povea (14.72) e Davisleydi Velazco (14.65), che battono Thea Lafond da Dominica (14.62 per la Campionessa Olimpica).
LANCIO DEL DISCO (MASCHILE) – Il lituano Mykolas Alekna spedisce un chiaro messaggio a tutti gli avversari in vista dei Mondiali, rendendosi protagonista di una bella spallata da 68.89 metri al terzo tentativo e tramortendo la concorrenza. Il primatista mondiale ha regolato lo sloveno Kristjan Ceh (67.18), il giamaicano Roje Stona (67.06), l’australiano Matthew Denny (66.62) e lo svedese Daniel Stahl (66.47).
LANCIO DEL DISCO (FEMMINILE) – La statunitense Valarie Allman si dimostra in una condizione di forma davvero eccellente, imponendosi con una stoccata da 69.18 metri siglato alla quarta prova. Si devono accodare l’olandese Jorinde van Klinken (67.15) e la cubana Yaimé Perez (66.08).
TIRO DEL GIAVELLOTTO (FEMMINILE) – La greca Elina Tzengko ha messo in chiaro le cose in avvio con una spallata da 64.57 metri e si è imposta davanti alla serba Adriana Vilagos (62.96) e alla sudafricana Jo-Ane du Plessis (62.26).
