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Panatta loda Sinner: “Il carro armato ha schiacciato Alcaraz. Una cosa mi ha impressionato: ci vuole fegato…”
Nel corso del podcast “La Telefonata” Adriano Panatta ha commentato la vittoria di Jannik Sinner in finale a Wimbledon ai danni dello spagnolo Carlos Alcaraz, analizzando le chiavi del successo del tennista italiano e le qualità dimostrate che lo hanno portato a sconfiggere l’iberico.
L’analisi del match: “Ho visto a casa tutto il match punto per punto, non è stato certamente un un match paragonabile a quello di Parigi secondo me, anche perché c’è una superficie diversa, però a parte 4-5 giochi di prestigio del primo set di Alcaraz, che da 2-4 ha vinto 6-4, poi dopo il carro armato si è messo in moto e piano piano lo ha schiacciato“.
La caratteristica vincente del tennista italiano: “La cosa che mi ha impressionato di più di Sinner, al di là di tutto quello che sappiamo, che abbiamo detto e ripetuto, è il coraggio che ha avuto in 3-4 occasioni. Ci vuole veramente fegato, ci vogliono gli attributi per giocare in quella maniera quei punti lì. Alcaraz ad un certo punto aveva il linguaggio del corpo remissivo, anche Ferrero aveva un atteggiamento di chi aveva capito, è un grosso esperto, aveva capito che il suo ragazzo andava sotto“.
I meriti dell’azzurro: “Sinner è una persona speciale, perché uno che perde a Parigi in quella maniera, va in finale a Wimbledon e perde il primo set, non ha fatto una piega, si è messo lì a fare il suo gioco, perché lui ha fiducia nel suo gioco, lui ha questa dote, ha molta fiducia in quello che fa lui“.
Il dualismo tra l’azzurro e lo spagnolo: “C’è una differenza, Sinner lo ha anche detto: ‘Io sono in fase di miglioramento’, pensa un po’ il suo obiettivo è di migliorarsi ogni giorno, non sono tanto sicuro che anche Alcaraz possa lavorare nella stessa maniera per migliorarsi. Per me la concentrazione di Sinner non ha niente a che vedere con quella di Alcaraz. Siamo felici che finalmente un giocatore italiano sia nell’albo d’oro di Wimbledon“.
