Tennis
Federico Cinà: “Tanto lavoro su servizio e diritto. Vorrei giocare le qualificazioni degli US Open, ma c’è il piano B”
Federico Cinà è sicuramente uno dei più interessanti prospetti se si parla del tennis italiano che verrà. Allenato dal padre Francesco, ex allenatore della tarantina Roberta Vinci (finalista Slam agli US Open 2015), e da qualche mese anche dal toscano Claudio Pistolesi, il giovanissimo classe 2007 palermitano è alla ricerca del primo guizzo all’interno dei primi 200 giocatori del mondo. Quest’ultimo traguardo gli permetterebbe di potersi giocare l’accesso ai tabelloni principali dei tornei del Grand Slam, mediante il tabellone cadetto.
Al momento, Cinà naviga attorno alla 235a posizione virtuale dopo i grandi risultati ottenuti a livello ATP e nel circuito cadetto. Questa settimana è impegnato nel ricco e prestigioso Challenger 125 di San Marino, che è anche stata l’occasione propizia per guardarsi (solo per un momento) indietro e tirare un ‘mini-bilancio’ di questa prima metà di stagione appena conclusa da 21 vittorie e appena 10 sconfitte. “La definirei una buona prima parte di stagione, ho lavorato tanto durante la preparazione invernale e sono molto felice di come sta andando. Spero di riuscire ad avere la classifica necessaria per entrare nelle qualificazioni degli US Open. Tuttavia, dovessi non farcela, sicuramente non cambierebbe molto: procederemo con altri obiettivi!“.
Gli aspetti tecnici su cui lavorare sono ancora molteplici, così come i margini di miglioramento: come è normale che sia per un ragazzo di appena 19 anni. Tuttavia, si intravedono già i primi accorgimenti nel gioco del palermitano, come ad esempio il notevole innalzamento della velocità media della prima di servizio (ormai prossima ai 200km/h) così come il dritto, il colpo ‘meno naturale’ della casa. “Abbiamo lavorato e stiamo lavorando veramente tanto su servizio e dritto, sono contento che anche da fuori si notino i miglioramenti. Ovviamente l’obiettivo è quello di alzare ancora di più la velocità della battuta e anche di rendere il dritto un colpo molto solido come il rovescio“.
Per quanto riguarda la programmazione dal torneo di San Marino in avanti, così si è pronunciato ai microfoni di OA Sport: “Adesso mi sposterò a Tampere (Challenger 75 su terra, ndr), prima di tornare a giocare sul cemento. Spero di poter avere la classifica per giocare in Asia nel circuito ATP, in caso contrario comunque giocherò Challenger tra Stati Uniti e Asia“. Ricordiamo che, nel 2024, l’ultimo ad entrare nelle qualificazioni di Shanghai fu il numero 299 del mondo.
Inoltre, il tifoso del Palermo Calcio è pienamente in corsa per l’obiettivo di issarsi alla fine della stagione entro i primi otto della graduatoria riservata ai migliori giovani del circuito. Farlo significherebbe partecipare alla ricchissima esibizione di fine dicembre a Jeddah: le NextGen ATP Finals, che incoroneranno il successore di Joao Fonseca, campione 2024. Tornando sul torneo attualmente in corso nella Repubblica di San Marino, peraltro premiato come miglior Challenger europeo della passata stagione, all’azzurro è stato fatto notare come nel 2021 fu Holger Rune a scrivere il suo nome nell’albo doro. “Spero di arrivare più avanti possibile – dice, stuzzicato sull’argomento da San Marino Rtv – visto che porta fortuna a quanto pare andare avanti in questo torneo“.
