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Pallavolo

Italia, vietato sbagliare: con la Cina di Heynen, nel secondo match di Chicago, bisogna vincere

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Simone Giannelli
Giannelli/Fivb

La Cina non ha mai rappresentato un ostacolo durissimo da superare per l’Italia nelle ultime stagioni. La squadra asiatica maschile non riesce a tenere il passo della Nazionale femminile praticamente da sempre e fatica a decollare, nonostante gli sforzi della Federazione cinese. L’ultimo di questi sforzi è stato l’ingaggio nel ruolo di allenatore di un ex campione del mondo, il belga Vital Heynen che, dopo le fortune sulla panchina della Polonia, ha faticato a tenere il passo e, all’indomani dell’allontanamento da Perugia, non è più riuscito ad ottenere risultati di spessore. Heynen ha accettato la sfida della Cina e in questo primo scorcio di stagione le cose non sono neppure andate malaccio per la squadra asiatica con due successi e altrettante sconfitte nella prima settimana di VNL 2025.

L’Italia è chiamata a vincere questa seconda sfida a Chicago contro la Cina se vuole proseguire nella marcia verso la Final Eight e tenersi un piccolo paracadute in vista delle prossime sfide con Brasile e USA che si preannunciano tutt’altro che semplici. L’Italia somiglia molto a quella degli ultimi grandi appuntamenti, con l’inserimento di elementi di primo piano rispetto alla prima settimana di Volleyball Nations League. Tra questi, spiccano Alessandro Michieletto e Daniele Lavia, la coppia di schiacciatori dell’Itas Trentino, il centrale Gianluca Galassi, il libero Fabio Balaso e Riccardo Sbertoli, che si unisce in cabina di regia con Simone Giannelli. Un ritorno alla formazione che ha portato Fefè De Giorgi sul tetto del mondo, ma con l’aggiunta di qualche risorsa in più rispetto al 2023.

Una delle principali novità rispetto alla stagione olimpica è la profondità del roster a disposizione del ct. Merito anche della recente naturalizzazione di Kamil Rychlicki, che ha scelto di vestire l’azzurro. L’Italia guadagna così un opposto d’esperienza, non sempre continuo ma certamente prezioso come alternativa a Yuri Romanò, altro talento non sempre regolare. Una decisione che inevitabilmente rallenta la crescita di Alessandro Bovolenta, che avrà comunque modo e tempo per emergere.

Interessante anche la concorrenza nel ruolo di libero, dove Gabriele Laurenzano insidia la titolarità di Balaso. Un duello interno che potrebbe innalzare il livello di entrambi e sfociare, magari, in una gestione condivisa. Tra le novità c’è anche Giovannimaria Gargiulo, centrale di Civitanova, che nella prima settimana ha dimostrato di poter reggere il peso del ruolo. Potrebbe alternarsi proprio con Galassi, tornato ora a disposizione, mentre si attende il rientro del forte Roberto Russo, fermato dai “soliti” problemi fisici. E all’orizzonte, pronto a rientrare nelle rotazioni nelle prossime settimane, c’è anche Simone Anzani, punto di riferimento tecnico e morale per il gruppo.

La Cina, nella prima settimana di gare, ha ottenuto due vittorie contro Olanda e Serbia, perdendo piuttosto nettamente con Giappone e Turchia. Heynen ha pescato a piene mani dal campionato cinese e in cabina di regia si affida a Wang Hebin, 26 anni, in forza al Guangdong Taishan Heli e a Yaochen Yu, 29 anni, che indossa la maglia del Jiangsu Nanjing BS Maomao. Gli opposti sono Zihua Wen, 26 anni, dell’Hebei Baoding Woli e Chuan Jiang, 31 anni, del Beijing BAIC Motor.

In banda sono stati chiamati Yuantai Yu, 27 anni del Jiangsu Nanjing BS Maomao, Daoshuai Ji, 33 anni, del Fujian Pingtan, Dejun Zhai, 25 anni, bandiera dello Shandong Songshan Town, Bin Wang, altra bandiera, perché da nove stagioni allo Zhejiang Deqing. I centrali sono Jongzhen Li, 27 anni, da sette stagioni allo Zhejiang Deqing, Zhejia Zhang, 29 anni dello Shanghai Bright, Shuhan Rao, 28 anni, uno dei pochi ad aver giocato fuori dal campionato nazionale, in Giappone, ma attualmente in Cina nel Fujian Pingtan e Ruantong Minao, 30 anni, in forza al HuBei HuangShi. I liberi sono Zongshuai Qu, 26 anni dello Shanghai Bright e Tianyue Li, 23 anni, del Jiangsu Nanjing BS Maomao.