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Rugby

Sei Nazioni femminile: una bellissima Italia cede solo nel finale alla Francia

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Sara Seye
Seye / IPA Agency

Si è appena conclusa allo stadio Lanfranchi di Parma la sfida valevole per la quarta giornata del Women’s Six Nations 2025 e in campo sono scese l’Italia di Fabio Roselli e la Francia. Una sfida durissima per le azzurre contro una delle due candidate al titolo, ma un match dove confermare i passi avanti visti nella vittoria di settimana scorsa in Scozia. Ecco come è andata.

Partenza in salita per le azzurre, con la Francia che al primo possesso fa arrivare l’ovale a Boulard che va fino in fondo per lo 0-7 iniziale. Nonostante lo shock iniziale non molla la squadra italiana e, anzi, col passare dei minuti prova a giocare. Al 7’ placcaggio di spalla sul viso da parte di Fall Raclot e cartellino giallo per la francese (confermato dal bunker), con l’Italia in superiorità numerica per 10 minuti. E proprio allo scadere della punizione dalla maul arriva Vittoria Vecchini che si stacca e schiaccia per il 7-7.

Insistono le azzurre, che stanno giocando molto bene, mentre le transalpine sono molto fallose. Così è l’Italia a rendersi pericolosa e al 26’ bella azione, con Madia che lancia al largo per Aura Muzzo che è sola e può schiacciare per il 14-7 per l’Italia. Reagiscono le transalpine e al 28’ è Morgane Bourgeois ad andare fino in fondo per il 14-12. È l’Italia a chiudere in attacco il primo tempo e al 40’ è Silvia Turani a schiacciare. Il Tmo non vede se c’è la perdita dell’ovale e quindi è la meta del 21-12 con cui si va al riposo.

Avvio di ripresa che vede le transalpine spingere, conquistare una punizione al 43’ e Bourgeois dalla piazzola accorcia sul 21-15. Insiste la Francia, ora soffre in difesa l’Italia, anche se le azzurre alzano un muro sulla linea dei 5 metri e non va oltre la squadra ospite. Non si fermano, però, le francesi e al 54’ cede il muro azzurro ed è Romane Menager a segnare la meta del 21-22. Prova a reagire la squadra di Roselli, che non vuole alzare bandiera bianca. Ma troppa indisciplina delle azzurre in questa ripresa e Francia che può gestire il vantaggio minimo mentre passano i minuti.

E proprio un fallo manda al 70’ la Bourgeois sulla piazzola, che però manca i pali. Al 73’ rischiano grosso le azzurre, con un calcio di Madia stoppato, poi il placcaggio di Sillari salva le azzurre da una meta subita certa. Al 73’, però, ennesimo fallo e anche questa volta Bourgeois sbaglia clamorosamente. Ma resta in attacco la squadra transalpina, con le azzurre che però difendono benissimo. Al 76’ va oltre la Francia, ma viene tenuta alta e altra occasione persa. Al 78’, però, vuole troppo l’Italia. Invece di calciare per guadagnare territorio si gioca alla mano, passaggio pessimo a Madia che perde l’ovale, lo conquista Marine Menager che schiaccia il 21-29 che nega anche il bonus alle azzurre. E a tempo scaduto arriva la meta di Alexandra Chambon a punire oltre misura l’Italia che così perde 21-34.

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