Nuoto
Nuoto, le pagelle dei Campionati Italiani: esplode il fenomeno Sara Curtis. D’Ambrosio promette bene

SARA CURTIS 9 E’ l’atleta dei Campionati, senza se e senza ma. Nei 100 stile si è migliorata di un secondo, ritoccando il record italiano di Federica Pellegrini, nei 50 stile ha migliorato due volte il primato italiano. L’impressione è che abbia ancora margine ma già ora è competitiva ai massimi livelli. E’ nata una stella e tutti, lei per prima, se ne sono accorti.
CHRISTIAN BACICO 8 Il gatto è in Australia e il topolino balla e soprattutto vince, lasciando intravedere qualcosa di molto interessante. Nome nuovo per il grande pubblico, un po’ meno per gli addetti ai lavori che già lo seguono e conoscono da tempo. E’ completo, solido, in piena crescita e può ben figurare in tutte e tre le specialità del dorso: è brillante e spavaldo al punto giusto, un bel prospetto!
SIMONA QUADARELLA 7.5 Esserci, sempre, senza rivali di altissimo livello, non è facile. Lei c’è. Riccione è solo una tappa di passaggio del suo cambiamento ma l’obiettivo era la qualificazione e quella è arrivata. Per i tempi da medaglia iridata si dovrà aspettare ancora un po’.
NICOLO’ MARTINENGHI 8 Idem come sopra. La continuità del campione olimpico è quella dei grandi dello sport mondiale, non solo italiano. Ha cambiato tutto, città, tecnico, sistema di allenamento, si è praticamente fermato per tre mesi dopo Parigi. Eppure è in grado di scendere in vasca e far segnare tempi di eccellenza assoluta.
ANITA BOTTAZZO 8 La sua prima parte di carriera l’aveva portata a disputare una finale mondiale. Il suo sogno, però, era andare a studiare ed allenarsi negli States e i sogni, ogni tanto, si avverano in versione migliore del sogno stesso. Questo è il caso: doppio titolo, pass Mondiale, primo tempo al mondo nei 100 rana, che non sempre è stata la sua gara di riferimento, miglioramento di un secondo e mezzo. Cosa chiedere di più a un Assoluto?
SARA FRANCESCHI 8 Lei sola sa quello che ha passato negli ultimi due anni. Convivere con il dolore, il fastidio è snervante ma la livornese ha gettato il cuore oltre l’ostacolo. Poco più di un anno fa è salita sul podio iridato, ora si prende un inatteso pass mondiale (dopo un 400 non all’altezza) nei 200 misti. Il dolore, purtroppo resta, ma con questi exploit, tutto si affronta meglio.
ANITA GASTALDI 8 I 21 anni nel nuoto spesso sono il bivio. Qualcuno può pensare che a 21 anni sia arrivato il momento di smettere di lottare se non arrivano i risultati sperati, altri sbocciano e la torinese ha preso la seconda strada, piazzando il colpo a sorpresa nei 200 misti e andandosi a prendere il suo primo pass mondiale. Le qualità ci sono, la voglia anche e magari siamo solo all’inizio.
SIMONE CERASUOLO 7.5 Tre, come le volte in cui ha battuto Martinenghi agli Assoluti, come i pass mondiali conquistati in carriera e come le finali che potrebbe aver disputato il 3 agosto. Per lui il 50 rana è casa, anche se ha fatto passi da gigante anche nei 100 ma sempre con tanta fatica e non sempre con la lucidità che serve per stampare il tempo quando è necessario. E’ giovane ma ormai è un veterano in azzurro.
LEONARDO DEPLANO 8.5 E’ un crono di assoluta eccellenza, quello con cui va a prendersi il pass mondiale dei 50 stile e si installa al primo posto della graduatoria mondiale stagionale. Sta trovando la continuità dei campioni e dopo la finale olimpica non ha ceduto un centimetro e continua a lavorare a testa bassa per migliorare quei particolari che in una gara così veloce fanno la differenza.
LISA ANGIOLINI 8 La star degli Europei di Roma è tornata. Due anni non semplici, il 2023 e 2024, per la ranista toscana che ha una qualità: non si arrende mai, ci crede e sa far fruttare i suoi talenti. La qualificazione al Mondiale è un bel regalo che si è fatta in apertura di quadriennio olimpico con un tempo che lascia davvero ben sperare.
CHRISTIAN MANTEGAZZA 7.5 Nome nuovo molto interessante perché potrebbe andare a colmare qualche lacuna nel settore maschile, proprio nella stagione in cui Luca Pizzini, ultimo grande interprete dei 200 rana, lascia l’attività. Ma attenzione anche ai suoi misti. La classe c’è, la voglia di lavorare e crescere non manca. Il titolo italiano potrebbe fare da molla per un ulteriore crescita.
CARLOS D’AMBROSIO 7 Il freddo di Riccione, durante i Criteria, gli è costato caro. Una bronchite, smaltita proprio alla vigilia degli Assoluti, ha privato la manifestazione della migliore versione del giovane veronese ma comunque si è difeso alla grande sfoderando un ottimo 200 stile e un buonissimo 100 stile. E’ in rampa di lancio.
ALBERTO RAZZETTI 6.5 Dopo un 2024 vissuto a mille, ci sta un calo mentale e fisico ma siamo certi che è solo un passaggio. Ai Mondiali ci sarà e troverà il modo per essere protagonista.
FEDERICO BURDISSO 6 Non ha fatto niente di eccezionale, ha vinto i 100 farfalla con un tempo non straordinario ma, dopo tante peripezie, sembra avere imboccato la strada giusta. E’ consapevole di aver fatto meno di quello che si poteva e doveva nelle ultime stagioni ma è pronto a ripartire e per questo merita incoraggiamento e applausi.
MARCO DE TULLIO 5.5 Se non è l’ultimo treno, quello che passa nei prossimi due anni, poco ci manca. Da troppo tempo non si migliora e non è protagonista a livello internazionale dopo un debutto con i fiocchi. Qualche segnale lo ha lanciato ma è ancora troppo poco.
LUCA DE TULLIO N.G. Non stava bene, ci ha provato ma era troppo lontano dai suoi standard per cercare la qualificazione al Mondiale. In due mesi vanno smaltiti i malanni e ritrovata la condizione migliore.
BENEDETTA PILATO N.G. Non serve giudicare. Deve ritrovarsi.
LUDOVICO BLU ART VIBERTI 5 Errore imperdonabile quello di sottovalutare la batteria. In una gara come i 100 rana non ci si possono permettere distrazioni in Italia, soprattutto se poi si ha nelle braccia e nelle gambe il tempo con cui si sarebbe potuto vincere l’oro olimpico. Lezione durissima.
MICHELE BUSA 5 Idem come sopra. Prima fallisce l’accesso alla finale e poi fa il personale e da papabile per la staffetta mista finisce in fondo alla lista. Il talento e la voglia non mancano, vanno sistemate alcune cose.
ALESSANDRO MIRESSI 4.5 Gli Assoluti grigi del gruppo torinese coinvolgono anche il miglior velocista azzurro degli ultimi dieci anni. Serve una scossa, perché la sua presenza è imprescindibile sia in staffetta che nella gara individuale.