Tennis
Lorenzo Musetti: “Sono stato più concreto che bello. Tabù Tsitsipas? Mi sento più maturo”
Lorenzo Musetti non può che essere soddisfatto della sua prestazione oggi a Montecarlo. Il toscano affrontava Matteo Berrettini in un derby che metteva in palio l’accesso ai quarti di finale del Masters1000 di Montecarlo. Un match con poca storia, vinto da Musetti 6-3 6-3 in cui Berrettini è stato lontano parente di quello che due giorni fa aveva battuto il n.2 del mondo, Alexander Zverev.
Come si è osservato in conferenza stampa, il bilancio dei derby per Lorenzo è salito a 11 vittorie e 4 sconfitte: “Sicuramente è un dato interessante, importante, che mi fa riflettere. Però non nascondo che c’è uno stress emotivo importante. Anche se spesso vinco, devo dire che lo stress è tanto. È difficile gestire una partita del genere, specialmente magari come oggi, quando hai possibilità di fare un doppio break e poi non riesci a sfruttarlo. Il fatto di essermi confermato al servizio senza mai concedere palla break oggi è qualcosa di veramente importante per un giocatore come me“, ha dichiarato il carrarino (fonte: Eurosport).
Entrando nello specifico del match: “Oggi sicuramente non era la partita per ricercare la perfezione o la bellezza nel gioco. Contava tanto essere concreti e semplici, avevo molto chiaro cosa dovevo fare a livello tattico. Credo che si sia visto e alla fine come ho giocato io credo abbia portato a non giocare bene anche Matteo. Berrettini in difficoltà un po’ dal punto di vista fisico per il problema che aveva (piede destro, anche Berrettini ha poi minimizzato, ndr.), però secondo me sono riuscito a portarlo dove volevo io. Avevamo preparato la partita bene e sono riuscito mettere in atto il mio piano tattico fino alla fine che mi ha portato alla vittoria” (fonte: Eurosport).
Musetti si è soffermato poi sul piano tattico: “Secondo me Matteo gioca molto bene quando riesce a girarsi per giocare il dritto a sventaglio, fa molto male. Io ho cercato di togliergli quella parte di campo dove lui gioca molto bene il back per poi girarsi col dritto. Anche quando subivo lo scambio cercavo di girargli poi sul dritto per farlo muovere. Sono stato molto bravo a rispondere quasi sempre. E poi sì, ho cambiato tante traiettorie col back lungolinea e con le variazioni che ci sono nel mio bagaglio tecnico. Sono stato bravo a sfruttarle” (fonte: Eurosport).
Nei quarti di finale ci sarà un giocatore contro cui Lorenzo non ha mai vinto. Il riferimento è al greco Stefanos Tsitsipas, tre volte vincitore di questo torneo: “E’ passato un po’ di tempo, ma sono comunque sempre state partite molto combattute. Sicuramente non avevo la maturità e l’esperienza che ho adesso. Ho avuto anche tante chance in tanti match. Credo anche con uno Tsitsipas un po’ diverso. Poi magari domani ritornerà lo Tsitsipas che ha dimostrato di poter essere al top sulla terra rossa. Ma devo dire che mi sento un giocatore più maturo, così come è cambiato anche il mio atteggiamento. La partita di oggi e quelle delle giornate precedenti devono essere da esempio per entrare in campo con fiducia e poter vincere questa partita” (fonte: Eurosport).
Idee chiare anche sulla strategia: “Devo ancora parlarne col mio team, ma è un altro giocatore che con servizio e dritto fa molto male. Un avversario che si muove molto bene e si sente a suo agio su questa superficie. Il rovescio è dove fa un po’ più di fatica a fare male. Anche lui è un giocatore come Matteo che cerca di girarsi molto sul dritto. Credo che la parola chiave sarà ‘solidità’, ma non solidità nel senso di mettermi lì ed essere passivo nel gioco; solidità nel senso tattico, come oggi, attenersi a un piano tattico fino alla fine. Specialmente se funziona come ha fatto oggi. Non vedo l’ora di scendere in campo domani” (fonte: Eurosport).
