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Lara Colturi resta in Albania? Il presidente federale: “300.000 euro in arrivo”

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Lara Colturi
Lara Colturi / LaPresse

Nuova puntata del querelle che riguarda il nuovo cambio di nazionalità di Lara Colturi, pronta a lasciare l’Albania per riabbracciare l’Italia: il procedimento va concluso entro il 1° maggio con il consenso di entrambe le Federazioni, onde evitare un anno di stop per l’atleta, proprio nella stagione delle Olimpiadi di Milano Cortina.

A Top Channel TV, rete albanese, il presidente della Federazione del Paese che ha concesso la nazionalità a Colturi dopo la rottura con la FISI, Elvis Toci, ha affermato che l’atleta vuole gareggiare per l’Italia, ma per il momento dai Balcani non è arrivato il nulla osta per il cambio di bandiera.

Toci ha confermato la volontà dell’atleta, ma anche l’intenzione di trattenerla: “Lara ed i genitori hanno pensato alla possibilità di gareggiare per il Paese d’origine nei Giochi Olimpici di casa. Noi però facciamo i nostri interessi: vorrei ricordare che senza l’Albania non sarebbe l’atleta che è diventata“.

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In caso di stop, invece, Colturi potrebbe tornare a gareggiare sotto la bandiera italiana dal 2026-2027, perdendo, però, i punti FIS acquisiti: “Senza le risorse economiche necessarie, non obbligheremmo l’atleta a rimanere. Il primo ministro Edi Rama ci ha garantito un finanziamento di 300mila euro“.

Ulteriori motivazioni spingono l’Albania: “Stiamo facendo uno sforzo straordinario per avere l’extra budget necessario per Lara Colturi. Non eravamo sicuramente pronti per gestire su questo piano un’atleta del suo livello, ma lei è importante anche per avere altre quote: potremmo fare la storia con 3-4 atleti al via dei Giochi“.

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