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La America’s Cup perde i pezzi? Le voci sul ritiro di Alinghi dopo la rinuncia di INEOS

Una clamorosa indiscrezione sta rimbalzando nell’universo della America’s Cup, rilanciata in maniera importante da Live Sail Die, apprezzato portale neozelandese molto ben informato sulle vicende che riguardano la competizione sportiva più antica del mondo: Alinghi starebbe pensando di non iscriversi alla prossima edizione dell’evento velico più prestigioso e importante.
Il sodalizio svizzero, sostenuto dalle ingenti disponibilità economiche di Ernesto Bertarelli, ha preso parte all’ultima campagna in quel di Barcellona, ma uscendo nella semifinale del torneo degli sfidanti contro INEOS Britannia. La sensazione era quella di un progetto a lungo termine, considerando che alle spalle c’era anche la Red Bull, e invece, se tutto fosse confermato, l’avventura rossocrociata sarebbe giunta al capolinea.
Bertarelli ci aveva riprovato dopo aver alzato al cielo la Vecchia Brocca nel 2003 e nel 2007, ora vedremo come si evolverà la situazione dei prossimi giorni, ma questa voce ha un peso specifico molto rilevante e c’è il serio rischio che la Coppa America perda i pezzi, dopo che INEOS Britannia ha deciso di non scendere in acqua nel 2027. Al momento soltanto i britannici di Athena Racing (Challenger of Record, con Ben Ainslie alla guida ma non mancano i dubbi sulle disponibilità economiche) e Luna Rossa hanno confermato la loro presenza nel tentativo di strappare il trofeo a Team New Zealand.
I Kiwi devono ancora scegliere le date esatte e la location dell’evento (si parla di Atene e Napoli in prima fila). Gli statunitensi di American Magic devono ancora pronunciarsi, non si hanno notizie dei francesi di Orient Express e tutto tace sul possibile inserimento di altre compagini.