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Tennis

Sinner commenta la squalifica: “Un peso che mi tormentava. La sentenza poteva arrivare a fine anno”

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Jannik Sinner
Sinner / LaPresse

Dopo la notizia dell’accordo tra Jannik Sinner e la WADA, che ha portato alla squalifica di tre mesi del n.1 del mondo per la vicenda “Clostebol”, ci sono le prime reazioni. È il caso del pusterese che, sulla base di quanto stabilito, non potrà giocare i Masters 1000 di Indian Wells, Miami, Montecarlo e Madrid e tornerà in campo negli Internazionali d’Italia (7 maggio), potendosi allenare dal 13 aprile.

Questo caso mi tormentava ormai da quasi un anno e il processo ancora sarebbe stato lungo con una decisione che forse sarebbe arrivata solo alla fine dell’anno“, si legge nella nota di Sinner. “Ho sempre accettato di essere responsabile della mia squadra e ritengo che le rigide regole della WADA siano una protezione importante per lo sport che amo. Su questa base ho accettato l’offerta della WADA di risolvere il presente procedimento sulla base di una sanzione di tre mesi”, ha aggiunto l’azzurro.

A queste parole, si aggiungono quelle del legale Jamie Singer: “Sono felice che Jannik possa finalmente lasciarsi alle spalle questa dolorosa esperienza. La WADA ha confermato i fatti stabiliti dal Tribunale Indipendente. È chiaro che Jannik non aveva alcuna intenzione, non era a conoscenza della situazione e non ha ottenuto alcun vantaggio competitivo. Purtroppo, gli errori commessi da alcuni membri del suo team hanno portato a questa situazione“.

E così, Sinner sarà costretto a guardare per qualche tempo gli altri giocare sul campo da gioco, potendosi preparare per il ritorno in campo a Roma, programmando anche nel migliore dei modi il Roland Garros e quel che resterà della sua stagione.

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