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Atletica, Ingebrigtsen doppio record del mondo. Fabbri avvicina i 22, Battocletti regala primati

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Battocletti
Battocletti / Lapresse

La tappa del World Indoor Tour (livello gold, il massimo circuito internazionale itinerante di atletica al coperto) andata in scena a Lievin (Francia) ha regalato grande spettacolo. La copertina è tutta per il norvegese Jakob Ingebrigtsen, che nella stessa gara ha firmato due record del mondo: ha infatti chiuso il miglio (1.609,34 metri) in 3:45.14 togliendo un secondo e mezzo al precedente primato siglato sabato sera da da Yared Nuguse e al passaggio dei 1500 metri è stato preso il tempo di 3:29.63 con cui ha ritoccato di un secondo il già suo record.

L’Italia sorride grazie a due delle sue punte di diamante. Nadia Battocletti ha infatti firmato il record italiano dei 3000 metri: 8:30.82, abbassando di undici secondi il precedente che le apparteneva da tre anni. L’argento olimpico dei 5000 metri ha chiuso in quarta posizione alle spalle delle etiopi Freweyni Hailu (8.19.88, mondiale stagionale), Gudaf Tsegay (8:25.12) e Birke Haylom (8:25.37).

Leonardo Fabbri ha ruggito dopo due uscite opache e ha spedito il peso a 21.95 metri, siglando la miglior prestazione mondiale stagionale. Stoccata perentoria da parte del toscano che si è destato in maniera perentoria e ha raggiunto la misura di lusso all’ultimo assalto, firmando una bella doppietta con Zane Weir (21.72).

Catalin Tecuceanu non è mai stato in gara sugli 800 metri: dopo il buon esordio della scorsa settimana ci si attendeva una prova positiva da parte dell’azzurro, che è invece rimasto sempre in fondo al gruppo e ha chiuso in settima posizione con il tempo di 1:45.83 nella gara vinta dal belga Eliott Crestan (1:44.81).

Lo statunitense Grant Holloway è stato come sempre imperiale sui 60 ostacoli e ha firmato il mondiale stagionale (7.36), fermandosi a nove centesimi dal suo record del mondo. La giamaicana Ackera Nugent ha firmato la world dei 60 ostacoli con un imperiale 7.75 davanti alla statunitense Grace Stark e si è così fermata a dieci centesimi dal record del mondo siglato lo scorso anno da Devynne Charlton. Giada Carmassi (8.13), Elena Carraro (8.35), Veronica Borsi (8.30) sono state eliminate in batteria.

L’olandese Lieke Klaver continua a esaltarsi in questa prima parte di stagione e ritocca di 16 centesimi la già sua miglior prestazione mondiale stagionale dei 400 metri, imponendosi in un rilevante 50.76 davanti alla francese Louise Maraval (52.20). Il greco Miltiadis Tentoglu, campione di tutto nel salto in lungo, incappa in una nuova sconfitta: salta 8.04 metri come il cinese Mingkun Zhang, ma si deve accontentare della piazza d’onore in virtù della seconda misura (8.03 per l’asiatico contro 8.00 dell’ellenico).

Arriva la world lead anche nel salto con l’asta per merito della statunitense Katie Moon, che ha valicato 4.83 metri regolando la britannica Molly Caudery (4.75). Roberta Bruni quarta con lo stagionale di 4.65 (ha commesso tre errori a 4.75, che se superato le avrebbe consegnato il record nazionale), Elisa Molinarolo settima con 4.55. Squillante mondiale stagionale anche nel salto triplo, dove la cubana Leyanis Perez Hernandez stampa un bel 14.62 davanti alla connazionale Liadagmis Povea (14.17), mentre Dariya Derkach ha rinunciato per un fastidio al polpaccio.

Il francese Azeddine Habz ha vinto i 1500 metri in 3:32.29, Federico Riva ottavo in 3:38.91. L’americano Erriyon Knighton si è espresso in un per lui alto 20.54 sui 200 metri. Il turco Ersu Sasma si è imposto nel salto con l’asta superando 5.90 metri, l’olandese Niels Laros ha prevalso sui 3000 metri in 7:29.49, l’etiope Tsige Duguma ha vinto gli 800 metri in 1:59.02. In chiusura di serata arriva anche la world lead degli 1500 metri per mano dell’etiope Diribe Welteji (3:58.89), Marta Zenoni settima in 4:06.40.