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Alcaraz taglia corto: “Sinner? Non mi è mancato. A volte ho dei dubbi”

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Carlos Alcaraz
Alcaraz / Lapresse

Dopo la cocente delusione per la sconfitta contro un menomato Novak Djokovic nei quarti degli Australian Open, Carlos Alcaraz rialza la testa e vince l’ATP 500 di Rotterdam 2025. Si tratta del primo titolo indoor in carriera nel circuito maggiore per il fenomeno spagnolo, che ha battuto oggi in finale l’australiano Alex de Minaur per 6-4 3-6 6-2 avvicinandosi alla seconda posizione del ranking mondiale occupata da Alexander Zverev.

Ogni torneo che vinci è speciale, ma il primo indoor lo è anche di più. E ho visto che posso giocare bene a tennis anche su questi campi. È il momento di arrivare ad essere tra i migliori a giocare indoor, ma devo sistemare alcune cose su cui sto lavorando. Una di queste è il servizio, lo sanno tutti. Non mi vergogno a dire che ci sono giocatori con un gran servizio e degli ottimi colpi da fondo che sono molto pericolosi, ma sono sicuro che raggiungerò quel livello“, ha dichiarato il 21enne iberico in conferenza stampa.

Ho avuto dei piccoli passaggi a vuoto, ma penso che la cosa più importante sia stata restare forte mentalmente, rimanere concentrato durante tutta la partita anche se ho perso il secondo set. La finale è sempre molto difficile perché devi gestire la pressione, ma penso di aver giocato abbastanza bene oggi. Ero concentrato, sapevo cosa dovevo fare fin dall’inizio. Però anche il primo turno con Van de Zandschulp è stato piuttosto duro“, ha aggiunto il numero 3 ATP.

A volte ho dei dubbi su cosa devo fare. Le sensazioni possono cambiare durante il match. Per esempio, oggi mi sentivo benissimo nel primo e nel secondo set, anche se l’ho perso. Ma nel primo set mi sentivo un po’ a disagio a giocare in modo aggressivo. Ecco perché ero un po’ rigido. Sento comunque di aver fatto sempre le scelte corrette“, le parole del quattro volte campione Major.

Sapevo che avrei giocato un ottimo tennis indoor, era arrivato il momento. Non avevo una gran esperienza al coperto e in tanti giocano meglio di me su questi campi. Il servizio, che sto migliorando, è un’arma davvero importante in queste condizioni. Sono felice di aver mostrato alla gente che posso giocare anche sui campi coperti e penso che questo aiuti molto la mia sicurezza“, il commento di Alcaraz.

Allo spagnolo è stato infine chiesto un po’ ironicamente se gli fosse mancato il numero uno al mondo Jannik Sinner, che ha scelto di saltare il torneo di Rotterdam:Ehm, non proprio… (ride, ndr). Poteva essere una finale fantastica? Sì, è vero. Ha avuto comunque le sue ragioni per rinunciare, lo capisco. Penso che avere qui anche lui sarebbe stato grandioso per il torneo, però ho in mano il trofeo e non dirò che mi è mancato“.