Tennis
Alcaraz e Zverev sconfitti dal fantasma di Sinner: il n.1 ringrazia
Alla fine della fiera, è Jannik Sinner a vincere. Il 15 febbraio la notizia che si sperava di non dare: una squalifica per la vicenda “Clostebol” in conseguenza dell’accordo tra i legali del pusterese e la WADA. Tre mesi senza poter giocare per il n.1 del mondo e un ritorno sui campi in corrispondenza del torneo di Roma, il cui è inizio è previsto il 7 maggio.
1600 i punti che l’azzurro non potrà difendere nel computo totale. C’erano, quindi, possibilità per Alexander Zverev e Carlos Alcaraz di accorciare le distanze in classifica mondiale, ma sia il tedesco (n.2) che lo spagnolo (n.3) non sono riusciti ad approfittare dell’assenza di Jannik. Due sconfitte nelle quali si sono palesati un po’ gli attuali limiti di Sascha e Carlitos nel confronto proprio con l’altoatesino.
Impegnato nei quarti di finale dell’ATP500 di Rio de Janeiro (Brasile), Zverev è stato battuto dall’argentino Francisco Comesana (n.86 del mondo) col punteggio di 4-6 6-3 6-4 in 2 ore e 32 minuti di gioco. Un ko pesante per le ambizioni del nativo di Amburgo, specie per come è maturato. Il n.1 del seeding si è trovato avanti nel terzo set 4-1 e quindi con la possibilità di chiudere. Incredibilmente, però, il suo avversario ha messo in fila cinque giochi consecutivi, approfittando delle chiare fragilità caratteriali di Zverev.
Recovering from 1-4 down in the deciding set against the World No. 2?
Francisco Comesana: Take a bow pic.twitter.com/IKd98ZiTKZ
— Tennis TV (@TennisTV) February 22, 2025
Discorso non così dissimile lo si può fare per Alcaraz, impegnato nei quarti di finale a Doha (Qatar). Il n.3 ATP sembrava aver incanalato sui binari a lui favorevoli la partita contro il ceco Jiri Lehecka (n.22 ATP), dopo aver perso il primo set pur inizialmente avanti di un break. Mettendo in mostra alcuni colpi d’alta scuola, il funambolo di Murcia pareva aver ribaltato l’inerzia del confronto, vinto il secondo parziale 6-3 e trovandosi avanti 4-2 nel terzo e con palla break per portarsi sul 5-2.
Improvvisamente, però, la luce si è spenta, un po’ come era accaduto nel turno precedente contro Luca Nardi, con il pesarese in grado di strappare la seconda frazione allo spagnolo. Gli up&down di Carlitos non sono una sorpresa e lo rendono più vulnerabile rispetto a Sinner, capace di vincere partite anche quando non tutto funziona nel proprio tennis.
E così, alla prova dei fatti, il nostro portacolori può guardare tutti dall’alto, essendo certo di rimanere in vetta alla classifica almeno fino al Masters1000 di Montecarlo (6 aprile), visto il suo margine di vantaggio. Attualmente, il 23enne tricolore ha 11330 punti, 3195 in più di Zverev e 3820 in più di Alcaraz.
