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Sci Alpino

Timon Haugan al comando dopo la prima manche dello slalom di Kitzbuehel, segnali da Alex Vinatzer

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Timon Haugan
Timon Haugan / LaPresse

Timon Haugan ha chiuso al comando la prima manche dello slalom di Kitzbuehel (Austria) valevole per la Coppa del Mondo di sci alpino maschile 2024-2025. Sulla pista denominata Ganslern abbiamo visto la tracciatura del norvegese Christian Mitter che, oggettivamente, non ha riservato grosse insidie ai protagonisti. Ne ha fatto le spese solamente Henrik Kristoffersen, con un errore davvero banale in avvio. Situazione resa complicata, però, dalla neve molle per colpa della pioggia (sempre più battente nel corso della manche) che conferma le temperature decisamente non rigide di oggi.

Da questo scenario, come detto, è emerso Timon Haugan. Il norvegese, infatti, ha sfruttato nel migliore dei modi il pettorale n°1 e, con una pista ancora in condizioni impeccabili, ha lasciato andare gli sci nel migliore dei modi. Il suo tempo di 51.29 è subito sembrato un limite difficile da raggiungere, e così è stato. L’unico ad avvicinarsi, infatti, è stato Steven Amiez che si è fermato a 7 centesimi. Il francese, dopo una prima parte addirittura migliore dello scandinavo, ha ceduto qualcosa nel finale, classificandosi comunque davanti ad uno scatenato Lucas Pinheiro Braathen. Il brasiliano, eccezionale fino a metà discesa, non ha saputo confermarsi fino al traguardo, ma ha gettato ottime basi per la seconda manche con soli 25 centesimi da recuperare.

Quarta posizione per il francese Clement Noel che, al termine di una manche tutto sommato regolare, si è fermato a 30 centesimi dalla vetta, mentre è quinto Tanguy Nef a 49. L’elvetico, che continua ad alternare grandi prestazioni a manche opache, in questa mattinata austriaca ha messo in mostra il suo volto migliore. Si confermerà nella seconda? Sesta posizione per l’austriaco Marco Schwarz, migliore dei padroni di casa. Prestazione davvero convincente con il n°22, con un distacco di appena 64 centesimi dalla vetta.

Centra il settimo crono Daniel Yule. Buona risposta per lo svizzero che, sulla pista dove ha vinto due volte in carriera (con 4 podi complessivi), ritrova buone sensazioni e chiude a 65 centesimi, davanti al padrone di casa per eccellenza, Manuel Feller che, dopo qualche gara da dimenticare, chiude una buona prima metà di gara ottavo con 74 centesimi da Haugan, rimontando addirittura nella parte finale.

Si piazza in nona posizione il tedesco Linus Strasser a 76 centesimi, quindi in decima il vincitore di Wengen, Atle Lie McGrath, dopo una manche con ben pochi guizzi (+0.81). Delude, e non poco, lo svizzero Loic Meillard che pasticcia lungo tutto il corso della discesa e accumula ben 1.91 da Haugan. Inforca, invece, Henrik Kristoffersen. Errore davvero banale per il norvegese che, nel tentativo di ammortizzare un dosso, si è fatto completamente sorprendere e ha chiuso anzitempo la sua gara.

Subito fuori dalla top10 il migliore degli italiani, Alex Vinatzer. Il gardenese, infatti, dopo diverse gare da dimenticare, ha disputato una manche senza il minimo errore e ha chiuso 11° a 86 centesimi da Haugan. Vedremo se sarà in grado di confermarsi nella seconda, che prenderà il via alle ore 13.30.

Prove da dimenticare, invece, per tutti gli altri azzurri. Stefano Gross termina a 2.29 ed è 31°, Simon Maurberger (+2.80) 39° e Tobias Kastlunger (+2.96) 43° eliminati in vista della seconda manche. Non completano la discesa, invece, Tommaso Saccardi e Matteo Canins.