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‘Saranno Campioni’: Matteo Borsani, un ricambio di lusso per il tiro con l’arco azzurro

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Matteo Borsani
Borsani / World Archery

Il terzetto maschile della Nazionale italiana di tiro con l’arco olimpico composto da Mauro Nespoli, Alessandro Paoli e Federico Musolesi è salito esponenzialmente di colpi nell’ultimo triennio, raccogliendo risultati di peso soprattutto a livello continentale e conquistando recentemente la qualificazione olimpica per i Giochi di Parigi 2024 grazie all’argento europeo di Essen. Una formazione di alto profilo, quarta classificata ai Mondiali 2023, che può guardare con fiducia anche al futuro.

Alle spalle dei tre “titolari” sta infatti crescendo un giovane talento molto interessante in prospettiva per il movimento tricolore, già capace di inserirsi positivamente in squadra quando ne ha avuto la possibilità. Stiamo parlando di Matteo Borsani, nato a Legnano (Milano) il 14 maggio 2003 e affacciatosi per la prima volta alla disciplina nel 2015.

Il lombardo si è formato nella società “Arcieri del Roccolo”, mettendosi in luce già a livello giovanile con risultati importanti e guadagnandosi le prime convocazioni in azzurro nel 2022 per il circuito continentale U21. Versatile, si dimostra competitivo anche nel tiro di campagna centrando un argento mondiale U21 nel Mixed Team e due podi agli Europei di categoria (oro nella prova a coppie miste, bronzo nell’individuale). Per quanto riguarda la Nazionale maggiore dell’olimpico, il suo debutto avviene ad aprile 2023 nel Grand Prix europeo di Lilleshall e la prima grande soddisfazione arriva pochi mesi più tardi con il bronzo a squadre nelle Universiadi di Chengdu.

A suon di buone prestazioni viene convocato anche in Coppa del Mondo a Parigi lo scorso agosto, ma l’esplosione definitiva si concretizza nel 2024 con uno splendido argento a squadre negli Europei Indoor (dopo aver fatto il miglior punteggio assoluto nel ranking round individuale) e, al debutto stagionale outdoor, con una vittoria insieme a Nespoli e Musolesi allo Spring Arrows di Antalya nel ruolo di “closer” del terzetto negli scontri a eliminazione diretta. La sua progressione continua anche in World Cup, con uno splendido nono posto in qualificazione a Yecheon e due piazzamenti ai piedi del podio con la squadra tra Shanghai e la tappa coreana.

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