Seguici su

Ciclismo

Ganna, Consonni e Milan: i campioni olimpici incendiano il finale della tappa di Andora al Giro d’Italia

Pubblicato

il

Jonathan Milan
Milan / LaPresse

Il primo graffio azzurro al Giro d’Italia 2024. L’arrivo di Andora ha permesso al tricolore di esultare per la prima volta in questa edizione, in una frazione che, negli ultimi chilometri, è stata caratterizzata da una delle eccellenze del nostro ciclismo: da tre componenti del quartetto di inseguimento a squadre su pista campione olimpico in carica e che a Parigi punterà a ripetersi.

Ad accendere la miccia, Filippo Ganna. Dopo essere entrato nella fuga del mattino per decisione della squadra e rialzatosi dopo poco, poiché il tentativo non prendeva margine proprio per la sua presenza, ha deciso di scattare sul Capo Mele, per anticipare la volata. Uno strappo bruciante, che per un po’ ha fatto credere che sì, Top Ganna potesse farcela. Ma non aveva fatto i conti con qualcuno con cui ha condiviso tante gioie negli ultimi anni.

Cioè Simone Consonni. L’ultimo uomo di Jonathan Milan, il deputato a portarlo nelle condizioni migliori sui rettilinei finali. Questa volta però si è speso già da prima: è stato lui a dettare l’inseguimento nei confronti di Ganna, e dopo averlo ripreso attorno ai 700 metri dal traguardo ha trovato la forza per poter lanciare la volata a Milan.

Che, dotato di una forza esplosiva fuori dal comune, non si è fatto pregare e si è immediatamente riscattato dal secondo posto di ieri a Fossano. Tornando alla vittoria al Giro esattamente un anno dopo: a San Salvo scoprimmo le sue strepitose doti velocistiche, oggi abbiamo la conferma di avere uno dei migliori sprinter al mondo.

Ganna, Consonni, Milan; tre dei quattro protagonisti su pista si sono dati battaglia negli ultimi chilometri. Con Filippo che, nonostante la delusione, ha preso la sconfitta con filosofia, sapendo che quello era il lavoro degli altri due. E ponendo anche un interrogativo sul che cosa avrebbe combinato Francesco Lamon su un arrivo del genere. per ora, ci accontentiamo di loro tre, oggi avversari e fra poco più di due mesi accomunati dal loro destino in azzurro.

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità