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ATP Ginevra, Flavio Cobolli si regala l’impresa della carriera ed elimina Ben Shelton!

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Flavio Cobolli
Cobolli / Roberta Corradin / IPA Sport

Flavio Cobolli, nel secondo turno dell’ATP 250 di Ginevra, mette a segno uno dei successi più importanti, anzi forse il più importante, nella sua ancor giovane carriera a livello ATP. Vero, Ben Shelton sul rosso è ancora in una chiara fase di apprendistato, ma intanto va sconfitto. E il nativo di Firenze (ma, appunto, ci è solo nato: è di Roma a tutti gli effetti) lo fa con un bel 4-6 7-6(1) 6-2 che ne certifica il buono stato in vista del Roland Garros. nel mentre, ai quarti di finale (che si giocheranno giovedì) se la vedrà con il kazako Alexander Shevchenko, che non è neanche sceso in campo oggi in virtù del forfait del finlandese Emil Ruusuvuori.

Primo set che procede con Cobolli ben in grado di tenere il ritmo di Shelton, il quale però in battuta concede ben poco. E anche alla risposta trova un paio di guizzi importanti, uno dei quali, un missile terra-aria di dritto, contribuisce in ottima misura a portarlo avanti di un break nel settimo game. Considerando che l’americano è inavvicinabile quando serve, è presto detto il destino: 6-4.

Nel secondo parziale il copione sembra, all’incirca, ripetersi: break all’inizio per il ventunenne di Atlanta, che però stavolta non arriva fino in fondo. Un game lungo, l’ottavo, e anche costellato da suoi errori porta Cobolli, che ne è coetaneo (nato due mesi dopo), ad avere quattro chance di rientrare. L’ultima la sfrutta con un colpo da cineteca: partendo da lontanissimo arriva vicino alla rete e piazza il passante stretto incrociato esaltando il pubblico di Ginevra. In questa situazione arriva anche a set point, ma l’USA si salva, sul 6-5, e arriva a un tie-break che viene però dominato dall’azzurro: 7-1.

Il terzo set diventa così un autentico monologo da parte di Cobolli, anche perché Shelton si mostra decisamente scarico rispetto ai momenti precedenti. Subisce il break nel terzo game, poi nel quarto l’azzurro è bravo a fargli constatare lo status (almeno sul rosso) di ancora poco avvezzo al gioco a rete annullandogli due palle del controbreak. Di lì è campo libero per l’italiano, che gli toglie un’altra volta il servizio e va a chiudere con successo.

Due ore e un minuto: tanto basta a Cobolli per crearsi le premesse di un sorriso davvero ampio (e un passo in più nel tentativo di acchiappare la quota Olimpiadi, con la corsa aperta fino a fine Roland Garros con un po’ di fortuna). 78% di punti vinti con la prima per lui, mentre Shelton agli 8 ace aggiunge il non invidiabile dato di 9 doppi falli.

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