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Festival di Sanremo

LIVE Sanremo 2024, quarta serata in DIRETTA: Geolier (con Guè, Luche e D’Alessio) trionfa nei duetti! Tante emozioni

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Riccardo Cocciante
Cocciante/Shutterstock

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2.03: Per questa sera è tutto, l’appuntamento è per domani sera dalle 20.45 per la serata finale del Festival 2024

2.00: C’era di meglio, diciamolo. Skin e i Santi Francesi, Il Volo, Annalisa hanno regalato emozioni forti. Geolier non ha rubato nulla ma non era l’esibizione che aveva rubato occhio e orecchio. Applausi

1.57: Chiaro disaccordo dell’Ariston per la vittoria di Geolier, ci sono grandi fischi, alcuni spettatori lasciano il Teatro

Primo posato: Geolier, Gue, Luchè e Gigi D’Alessio

Secondo posto Angelina Mango

Terzo poasto Annalisa e Rappresentante di Lista

Quarto posto Ghali con Ratchopper

Quinto posto: Alfa e Vecchioni

1.54: E’ il momento della classifica

1.52: Gli anni ’90 imperano all’Ariston con i Jalisse. Una delle vittorie più incredibili del Festival. Alessandra e Fabio dimostrano con una prova vocale straordinaria che quella vittoria non arrivò per caso ma purtroppo non sono mai più tornati

1.47: E’ il momento del ritorno dei Jalisse all’Ariston, 27 anni dopo la vittoria del Festival. Cantano Fiumi di Parole

1.38: Sono ancora in gran forma Renga e Nek. Fanno ballare con i loro capisaldi l’Ariston. Peccato che il loro pezzo in gara non sia all’altezza…

1.31: Renga Nek – Medley dei loro successi

Francesco Renga e Nek si uniranno per la prima volta come coppia concorrente al Festival di Sanremo nel 2024, dando seguito alla loro collaborazione artistica avviata nel 2023 con un tour in giro per l’Italia e il singolo di grande successo “L’infinito più o meno”.
Nek, già noto al pubblico sanremese, ha partecipato al Festival in veste di artista in gara nel 2002 nella categoria Nuove Proposte, raggiungendo il terzo posto con “In Te”. Nel 1997 si è classificato settimo con il tormentone “Laura non c’è”, mentre nel 2015 è tornato in gara con “Fatti avanti amore”, arrivando secondo. Nel 2019 si è piazzato al 19º posto a Sanremo con “Mi farò trovare pronto”.
Francesco Renga, storico frontman dei Timoria, ha debuttato al Festival di Sanremo nel 2005 vincendo con il brano “Angelo”. Nel 2009 è tornato all’Ariston con “Uomo senza età”, pur rimanendo fuori dal podio. Nel 2012 si è classificato ottavo con “La tua bellezza” e due anni dopo è arrivato al quarto posto con “Vivendo adesso”, brano scritto per lui da Elisa. Dopo un periodo di pausa, Renga è ritornato in gara nel 2021, ottenendo il 22º posto con “Quando trovo te”. La loro collaborazione a Sanremo 2024 promette un ulteriore capitolo emozionante nella loro carriera musicale congiunta.

1.30: E’ l’ora giusta per un po’ di disco. Si respira ancora l’aria degli anni 90, gettonatissimi con gli Eiffel e con il freestyle di Fred De Palma. Per ballare è tutto perfetto… senza troppe pretese

1.26: Yo, listen up here’s a story
About a little guy
That lives in a blue world
And all day and all night
And everything he sees is just blue
Like him inside and outside
Blue his house
With a blue little window
And a blue corvette
And everything is blue for him
And himself and everybody around
Cause he ain’t got nobody to listen to
I’m blue
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
I’m blue
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
I have a blue house
With a blue window
Blue is the colour of all that I wear
Blue are the streets
And all the trees are too
I have a girlfriend and she is so blue
Blue are the people here
That walk around
Blue like my corvette its in and outside
Blue are the words I say
And what I think
Blue are the feelings
That live inside me
I’m blue
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
I’m blue
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
I have a blue house
With a blue window
Blue is the colour of all that I wear
Blue are the streets
And all the trees are too
I have a girlfriend and she is so blue
Blue are the people here
That walk around
Blue like my corvette, its in and outside
Blue are the words I say
And what I think
Blue are the feelings
That live inside me
I’m blue
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
I’m blue
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di
Da ba dee da ba di

1.25: Fred De Palma con gli Eiffel 65 – Medley degli Eiffel 65

Gli Eiffel 65 sono un gruppo italodance italiano formatosi nel 1998 presso gli studi di Torino della Bliss Corporation. La formazione originale include il DJ Gabry Ponte, il musicista Maury e il cantante Jeffrey Jey. Il nome del gruppo è stato scelto casualmente da un computer, aggiungendo accidentalmente il numero 65 a “Eiffel”. Dopo il distacco di Gabry Ponte e una parentesi come Bloom 06, il gruppo si è riunito nel 2010.
Il loro successo è stato notevole, con l’album “Europop” vincitore di triple platino negli Stati Uniti e disco di diamante in Francia. La canzone “Blue (Da Ba Dee)” ha raggiunto il triplo platino in Germania, Inghilterra e Australia. Nel 2006, il gruppo ha cambiato nome in Bloom 06, ma nel 2010 si sono riuniti come Eiffel 65 con Gabry Ponte.
Hanno partecipato al Festival di Sanremo nel 2003, ottenendo il primo posto nella classifica dei brani presentati con “Quelli che non hanno età”. Nel 2003 hanno anche pubblicato l’album omonimo “Eiffel 65”, caratterizzato da testi in italiano e sonorità pop.
Dopo una pausa nel 2005, Gabry Ponte ha lasciato il progetto nel 2005. Nel 2010, gli Eiffel 65 hanno annunciato la riunione e la lavorazione di un quarto album. Attualmente, il gruppo sta lavorando al loro quarto album e sta portando avanti il “New Planet Tour”. Nel corso degli anni, il gruppo ha avuto successo anche con il personaggio virtuale Zorotl, apparso nei video di “Blue (Da Ba Dee)” e “Move Your Body”.

1.24: Questa versione di Maninni ed Ermal Meta aggiunge qualcosa alla versione di “Non mi avete niente” che vinse il Festival nel 2018. Ritmi tribali e due bellissime voci. Il duetto funziona

1.22: A Il Cairo non lo sanno che ore sono adesso
Il sole sulla Rambla oggi non è lo stesso
In Francia c’è un concerto
La gente si diverte
Qualcuno canta forte
Qualcuno grida a morte
A Londra piove sempre ma oggi non fa male
Il cielo non fa sconti neanche a un funerale
A Nizza il mare è rosso di fuochi e di vergogna
Di gente sull’asfalto e sangue nella fogna
E questo corpo enorme che noi chiamiamo Terra
Ferito nei suoi organi dall’Asia all’Inghilterra
Galassie di persone disperse nello spazio
Ma quello più importante è lo spazio di un abbraccio
Di madri senza figli, di figli senza padri
Di volti illuminati come muri senza quadri
Minuti di silenzio spezzati da una voce
Non mi avete fatto niente
Non mi avete fatto niente
Non mi avete tolto niente
Questa è la mia vita che va avanti
Oltre tutto, oltre la gente
Non mi avete fatto niente
Non avete avuto niente
Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre
C’è chi si fa la croce
E chi prega sui tappeti
Le chiese e le moschee
L’Imàm e tutti i preti
Ingressi separati della stessa casa
Miliardi di persone che sperano in qualcosa
Braccia senza mani
Facce senza nomi
Scambiamoci la pelle
In fondo siamo umani
Perché la nostra vita non è un punto di vista
E non esiste bomba pacifista
Non mi avete fatto niente
Non mi avete tolto niente
Questa è la mia vita che va avanti
Oltre tutto, oltre la gente
Non mi avete fatto niente
Non avete avuto niente
Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre
Le vostre inutili guerre
Cadranno i grattaceli
E le metropolitane
I muri di contrasto alzati per il pane
Ma contro ogni terrore che ostacola il cammino
Il mondo si rialza
Col sorriso di un bambino
Col sorriso di un bambino
Col sorriso di un bambino
Non mi avete fatto niente
Non avete avuto niente
Perché tutto va oltre le vostre inutili guerre
Non mi avete fatto niente
Le vostre inutili guerre
Non mi avete tolto niente
Le vostre inutili guerre
Non mi avete fatto niente
Le vostre inutili guerre
Non avete avuto niente
Le vostre inutili guerre
Sono consapevole che tutto più non torna
La felicità volava
Come vola via una bolla

1.21: Maninni con Ermal Meta – “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta

Ermal Meta, nato il 20 aprile 1981 a Fier, in Albania, è un artista di 178 cm di altezza del segno zodiacale Ariete. Cresciuto in un contesto difficile, eredita la passione per la musica dalla madre, una violinista, mentre il rapporto con il padre è complicato, come espresso nella canzone “Lettera a mio padre”.
A tredici anni, lascia l’Albania con la madre e il fratello per trasferirsi a Bari, Italia. Dopo aver studiato chitarra e pianoforte, inizia la sua carriera musicale come chitarrista nel gruppo Ameba 4, seguito da Caterina Caselli. Nel 2006, partecipa a Sanremo con la canzone “Rido… Forse mi sbaglio”, ma l’esperienza dura solo una serata.
Successivamente, registra tre album con La Fame di Camilla, gira l’Italia per i primi tour e ritorna a Sanremo nel 2010 con “Buio e Luce”. Dopo lo scioglimento della band, diventa autore di testi per vari artisti di successo. Nel 2015, pubblica il singolo “Odio le Favole” e ritorna a Sanremo nel 2016 con “Vietato Morire”, conquistando il terzo posto. Nel 2018, vince Sanremo con Fabrizio Moro con “Non mi avete fatto niente”.
Nel 2021 raggiunge il terzo posto a Sanremo con “Un milione di cose da dirti”. Nel 2022, collabora con Giuliano Sangiorgi per “Una cosa più grande” e pubblica il libro “Domani e per sempre”. Attualmente, è al lavoro sul suo nuovo album.

1.17: Sacrilegio! Ci sono pezzi che non vanno toccati e Lady Marmalade è uno di questi. Qui gli insert in napoletano e il rap non ci stanno., poche storie! In più non tutti gli arzigogoli vocali funzionano a meraviglia. Operazione mal riuscita, poi si balla e si canta ma non basta!

1.15: Where’s all my soul sistas?
Lemme hear ya’ll flow, sistas
Hey sista, go sista, soul sista, flow sista
Hey sista, go sista, soul sista, go sista
He met Marmalade down in old Moulin Rouge
Struttin’ her stuff on the street
She said, “Hello, hey Joe, you wanna give it a go?”
Oh, uh-huh
Gitchie, gitchie, ya-ya, da-da (hey, hey, hey)
Gitchie, gitchie, ya-ya, here (here)
Mocha Chocolata, ya-ya (ooh, yeah)
Creole Lady Marmalade
(What-what? What-what?)
Ooh, oh
Voulez-vous coucher avec moi, ce soir?
Voulez-vous coucher avec moi?
Yeah, yeah, yeah, yeah
He sat in her boudoir while she freshened up
Boy drank all that Magnolia wine
On her black satin sheets’ where he started to freak, yeah
Gitchie, gitchie, ya-ya, da-da (da-da-da)
Gitchie, gitchie, ya-ya, here (ooh, yeah, yeah)
Mocha Chocolata, ya-ya (yeah, yeah)
Creole Lady Marmalade
Voulez-vous coucher avec moi, ce soir?
(Ce soir, what, what, what?)
Voulez-vous coucher avec moi? Ooh
Yeah, yeah, uh
We come through with the money and the garter belts
Let him know we ‘bout that cake straight out the gate (uh)
We independent women, some mistake us for whores
I’m sayin’, “Why spend mine when I can spend yours?”
Disagree? Well, that’s you, and I’m sorry
I’ma keep playing these cats out like Atari
Wear high heel shoes, get love from the dudes
Four badass chicks from the Moulin Rouge
Hey sistas, soul sistas, betta get that dough, sistas
We drink wine with diamonds in the glass
By the case, the meaning of expensive taste
If you wanna gitchie, gitchie, ya-ya (c’mon)
Mocha Chocolata (what?)
Creole Lady Marmalade
One more time, c’mon now
Marmalade (ooh)
Lady Marmalade (ooh, yeah, yeah)
Marmalade (no, yeah)
Hey, hey, hey
Touch of her skin, feeling silky smooth, hey
Color of café au lait, alright
Made the savage beast inside roar until he cried
More (more), more (more), more
Now he’s back home doin’ 9 to 5 (9 to 5)
He’s livin’ the grey flannel life
But when he turns off to sleep, memories creep
More (more), more (more), more
Gitchie, gitchie, ya-ya, da-da (da-da, yeah)
Gitchie, gitchie, ya-ya, here (ooh)
Mocha Chocolata (ohh), ya-ya (oh)
Creole Lady Marmalade
Voulez-vous coucher avec moi, ce soir? (Ce soir)
Voulez-vous coucher avec moi? (All my sistas, yeah)
Voulez-vous coucher avec moi, ce soir? (Ce soir)
Voulez-vous coucher avec moi, ohh (c’mon, uh)
Christina (hey, oh)
P!nk (Lady Marmalade)
Lil’ Kim (hey, hey, uh, uh, uh, uh, uh, uh, uh)
Mya (oh-oh, oh, ohh)
Rockwilder, baby (baby)
Moulin Rouge (ooh-oh, da-duh, da-duh)
Misdemeanor here
Creole Lady Marmalade
Ooh, ooh-ooh, yes

1.14: BigMama con Gaia, La Niña e Sissi – “Lady Marmalade” di Labelle

Gaia Gozzi, conosciuta semplicemente come Gaia, è nata il 29 settembre 1997 a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia. Avendo una madre brasiliana e un padre italiano, Gaia possiede la cittadinanza brasiliana.
La sua ascesa alla notorietà inizia nel 2016 quando partecipa alla decima edizione di X Factor su Sky, classificandosi al secondo posto. Dopo l’esperienza televisiva, pubblica l’EP “New Dawns” nel 2017, composto principalmente da cover, con l’eccezione del singolo omonimo.
Successivamente, nel talent show “Amici di Maria De Filippi”, Gaia vince il contest nel 2019. In concomitanza con il programma, nel marzo 2020, pubblica il suo primo album, “Genesi”, per la Sony Music, che successivamente viene ristampato in formato fisico con il titolo “Nuova Genesi”.
Nel 2022, Gaia partecipa alla 71esima edizione del Festival di Sanremo nella sezione Campioni con la canzone “Cuore amaro”.

LA NIÑA, il cui vero nome è Carola Moccia, fa il suo esordio nel 2019 con il suo primo progetto solista, che porta la tradizione a una dimensione estremamente contemporanea. Nata a Napoli nel 1991, la sua rinascita artistica avviene nel 2019. Prima del 2018, esplora la musica, il canto, la scrittura, l’arte e il teatro alla ricerca della sua identità.
Nel 2019, LA NIÑA emerge in un universo musicale che abbina l’artista alle sue radici. Le prime tre tracce, “Croce”, “Niente Cchiù” e “Salomè”, la collocano come un perfetto ibrido tra Rosalía e Teresa De Sio. Nel 2020 firma con la Sony Music pubblicando il singolo “Fortuna”. Nel 2021, rilascia il suo primo EP intitolato “EDEN” e entra a far parte del roster di Sugar Music Publishing.

Silvia Cesana, conosciuta come Sissi, è nata nel 1999 ed è attualmente allieva nella categoria canto di Amici 21. Originaria della Lombardia, ha già partecipato a X Factor, raggiungendo la fase degli Home Visit. Appassionata di rap, musica urban e rock, predilige gli artisti della scena glam come David Bowie e Marc Bolan. Il suo album preferito è “Orange” di Frank Ocean, e ammira particolarmente Amy Winehouse.
Nonostante la giovane età, Sissi ha già pubblicato tre canzoni prima di entrare in Amici: “Sento”, “Verus” e “Per farti paura”. Il 8 novembre 2021 ha rilasciato “Come, come”, seguito da “Stupidi Lovers”, “Danshari” e “Dove sei”. La sua partecipazione ad Amici 21 offre una piattaforma più ampia per far conoscere la sua musica e il suo talento al pubblico più vasto.

1.10: Due romani sul palco dell’Ariston, da cantare una serie di capolavori scritti da Fabrizio Moro, due volte trionfatore all’Ariston. Bravo e sorprendente Il Tre a reggere il confronto

1.07: Ci sono stati uomini che hanno scritto pagine
Appunti di una vita dal valore inestimabile
Insostituibili perché hanno denunciato
Il più corrotto dei sistemi troppo spesso ignorato
Uomini o angeli mandati sulla terra per combattere una guerra
Di faide e di famiglie sparse come tante biglie
Su un’isola di sangue che fra tante meraviglie
Fra limoni e fra conchiglie, massacra figli e figlie
Di una generazione costretta a non guardare
A parlare a bassa voce, a spegnere la luce
A commentare in pace ogni pallottola nell’aria
Ogni cadavere in un fosso
Ci sono stati uomini che passo dopo passo
Hanno lasciato un segno con coraggio e con impegno
Con dedizione contro un’istituzione organizzata
Cosa Nostra, cosa vostra, cos’è vostro?
È nostra, la libertà di dire
Che gli occhi sono fatti per guardare
La bocca per parlare, le orecchie ascoltano
Non solo musica, non solo musica
La testa si gira e aggiusta la mira, ragiona
A volte condanna, a volte perdona
Semplicemente
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare, prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto, un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che sono morti giovani
Ma consapevoli che le loro idee
Sarebbero rimaste nei secoli come parole iperbole
Intatte e reali come piccoli miracoli
Idee di uguaglianza, idee di educazione
Contro ogni uomo che eserciti oppressione
Contro ogni suo simile, contro chi è più debole
Contro chi sotterra la coscienza nel cemento
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare, prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto, un attimo di più
Con la testa fra le mani
Ci sono stati uomini che hanno continuato
Nonostante intorno fosse tutto bruciato
Perché in fondo questa vita non ha significato
Se hai paura di una bomba o di un fucile puntato
Gli uomini passano e passa una canzone
Ma nessuno potrà fermare mai la convinzione
Che la giustizia no, non è solo un’illusione
Pensa prima di sparare
Pensa prima di dire e di giudicare, prova a pensare
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto, un attimo di più
Con la testa fra le mani
Pensa
Pensa che puoi decidere tu
Resta un attimo soltanto, un attimo di più
Con la testa fra le mani

1.06: Il Tre con Fabrizio Moro – Medley di Fabrizio Moro

Fabrizio Mobrici, noto come Fabrizio Moro, è nato a Roma il 9 aprile 1975, sotto il segno dell’Ariete. Cresciuto nel quartiere di San Basilio, uno dei quartieri più difficili di Roma, ha studiato presso l’Istituto per la cinematografia e la televisione Roberto Rossellini. Successivamente, si è trasferito con la famiglia a Sant’Angelo Romano.
Attivo dal 1996, Fabrizio Moro ha iniziato la sua carriera esibendosi nei locali romani con la chitarra, strumento che ha imparato a suonare da autodidatta. Nel corso degli anni, ha partecipato sette volte al Festival di Sanremo, vincendo nel 2007 con “Pensa” e nel 2017 con “Non mi avete fatto niente” in collaborazione con Ermal Meta.
Fabrizio Moro è noto anche come autore di brani, tra cui “Sono solo parole” cantata da Noemi. Nel 2018, ha rappresentato l’Italia all’Eurovision Song Contest con Ermal Meta, ottenendo un buon risultato. Nel 2022, è tornato a Sanremo con il brano “Sei tu”, vincendo il premio per il miglior testo. Ha esordito come regista con il film “Ghiaccio”.
Nel 2023 e 2024, è tornato in rotazione radiofonica con brani come “Tutta la voglia di vivere” e “Dove”. Nel 2024, è stato annunciato come ospite al Festival di Sanremo, dove parteciperà nella serata dei duetti con il rapper Il Tre, proponendo un medley dei suoi più grandi successi.

1.03: Eccola l’anima punk dei La Sad! Molto più che nel pezzo portato in gara a Sanremo. Il vocoder anche no ma ci voleva una vecchia tigre come Rettore per tirare fuori la essenza del gruppo

1.02: Dammi una lametta che mi taglio le vene
(coro) ploloploploploploploplo
diventa bieca questa notte da falene
(coro) ploloploploploploploplo
promette bene si promette tanto bene
ma gimme gimme gimme
ma gimme gimme gimme
ma gimme gimme gimme
ma dammi una lametta che mi taglio le vene
dammi una lametta che ti taglio le vene
(coro) ploloploploploploploplo
ti faccio meno male del trapianto del rene
(coro) ploloploploploploploplo
ti voglio si ti voglio tanto bene
ma (coro) gimme gimme gimme
ma (coro) gimme gimme gimme
ma (coro) gimme gimme gimme
ma dammi una lametta che mi schioppo le vene
parlo già da sola
e disegno nell’aria
certo ho un po’ peccato ma che goduria
mi gioco tutto con candore e furia
e allora stop!
Senti come affetta questa lametta
da destra verso il centro zac!
Dall’alto verso il basso zip!
Che gusto che innesto gimme gimme gimme!
E allora stop!
Senti come taglia questa canaglia
ma che poltiglia gimme gimme gimme!
E allora stop!
Vivere in fretta
prendere al volo
tutto conviene dammi dammi dammi dammi
dammi una lametta che mi taglio le vene
(coro) ploloploploploploploplo
mi faccio meno male del trapianto del rene
(coro) ploloploploploploploplo
mi voglio bene si mi voglio tanto bene
ma (coro) gimme gimme gimme
ma (coro) gimme gimme gimme
ma (coro) gimme gimme gimme
ma gimme… ma gimme…
dammi una lametta che
(coro) dammi una lametta che
dammi una lametta che mi sgaro le vene

1.01: La Sad con Donatella Rettore – “Lamette” di Donatella Rettore

Donatella Rettore è nata ufficialmente l’8 luglio 1955 a Castelfranco Veneto, provincia di Treviso. Fin da giovane, si appassiona alla musica e inizia a cantare a dieci anni, interpretando le canzoni di Caterina Caselli nelle parrocchie del suo paese. Dopo la maturità, si trasferisce a Roma per perseguire il sogno di diventare una cantante.
I primi passi di Rettore nello spettacolo li compie come spalla di Lucio Dalla, e successivamente inizia la sua carriera da solista. Cambiando il look e il genere musicale, abbraccia il rock, diventando un fenomeno culturale e artistico. Canzoni come “Splendido Splendente” e “Kobra” la portano al successo, e scopre di essere più adatta al Festivalbar che non a Sanremo.
Se in Italia divide la critica, all’estero è elogiata come un nuovo talento musicale, collaborando persino con Elton John. Oltre alla musica, esordisce nel cinema nel 1982 con la commedia “Cicciabomba”, ma capisce che il suo habitat naturale è il palcoscenico.
Negli anni Duemila, torna in auge e nel 2021 appare come ospite a Sanremo. Nel 2022, dopo ventotto anni, partecipa nuovamente come concorrente, ottenendo successo con il brano “Chimica”. Successivamente, collabora con Tancredi, ex cantante di Amici 20, e pubblica la sua prima autobiografia, “Dadauffa Memorie agitate”.

1.00: L’omaggio a Fabrizio De Andrè non convince del tutto. Il coraggio c’è stato, il contrasto fra le tonalità di Diodato e Savoretti non sempre è gradevole. La sufficienza c’è ma non si va molto oltre

0.56: Quei giorni perduti a rincorrere il vento
A chiederci un bacio e volerne altri cento
Un giorno qualunque li ricorderai
Amore che fuggi da me tornerai
Un giorno qualunque li ricorderai
Amore che fuggi da me tornerai
E tu che con gli occhi di un altro colore
Mi dici le stesse parole d’amore
Fra un mese fra un anno scordate le avrai
Amore che vieni da me fuggirai
Fra un mese fra un anno scordate le avrai
Amore che vieni da me fuggirai
Venuto dal sole o da spiagge gelate
Perduto in novembre o col vento d’estate
Io t’ho amato sempre, non t’ho amato mai
Amore che vieni, amore che vai
Io t’ho amato sempre, non t’ho amato mai
Amore che vieni, amore che vai

0.55: Diodato con Jack Savoretti – “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De André

Jack Savoretti, nato nel 1983 a Westminster, Inghilterra, ha iniziato la sua carriera musicale nel 2005. Dopo il suo primo singolo nel 2006, è stato notato da Corinne Bailey Rae e ha collaborato con lei in un tour europeo. Il suo primo album, “Between the Minds”, non ha avuto un grande successo nelle classifiche, ma le sue canzoni sono state incluse in colonne sonore di serie famose. Il secondo album, “Harder Than Easy” nel 2009, ha mantenuto la sua popolarità nelle colonne sonore di serie TV e film. Nel 2015, con l’album “Written in Scars”, ha ottenuto riconoscimento anche in Italia, collaborando con artisti come Elisa e suonando allo stadio Luigi Ferraris di Genova.

0.48: Spettacolare la versione de Il Volo e Stef Burns, il chitarrista di Vasco, di uno dei capisaldi dei Queen. Tecnicamente una prestazione di altissimo livello

0.45: here’s no time for us
There’s no place for us
What is this thing that builds our dreams, yet slips away from us
Who wants to live forever
Who wants to live forever
Oh ooo oh
There’s no chance for us
It’s all decided for us
This world has only one sweet moment set aside for us
Who wants to live forever
Who wants to live forever
Ooh
Who dares to love forever
Oh oo woh, when love must die
But touch my tears with your lips
Touch my world with your fingertips
And we can have forever
And we can love forever
Forever is our today
Who wants to live forever
Who wants to live forever
Forever is our today
Who waits forever anyway?

0.44: Il Volo con Stef Burns – “Who wants to live forever” dei Queen

Stephan Birnbaum, noto come Stef Burns, è nato a Oakland, in California, il 26 giugno 1959, sotto il segno del Cancro. Ha iniziato a suonare la chitarra già a 6 anni e ha formato la sua prima band a 9 anni. Durante gli anni delle superiori, ha suonato in un gruppo che eseguiva cover di artisti southern e hard rock come Allman Brothers, Lynyrd Skynyrd, Led Zeppelin e Deep Purple.
La sua prima vera esperienza musicale è stata con gli Omega, con i quali ha iniziato a suonare nel 1979. Nel 1986/87, ha partecipato alla colonna sonora di “Top Gun” con il brano “Take My Breath Away” insieme ai Berlin. Dopo un tour con Michael Bolton nel 1989, si è unito agli Y&T e ha registrato diversi album con loro. Grazie a una raccomandazione di Joe Satriani, ha collaborato con Alice Cooper dal 1991, registrando gli album “Hey Stoopid” nel 1991 e “The Last Temptation” nel 1994.
Il suo stile musicale con Alice Cooper ha attirato l’attenzione di Vasco Rossi, che lo ha contattato per una sessione nel 1993, iniziando una collaborazione che continua ancora oggi. Nel 2000, Stef Burns è stato chiamato a sostituire Chris Hayes nei leggendari Huey Lewis and The News.
Oggi, Stef Burns continua la sua carriera musicale, rimanendo al fianco di Vasco Rossi soprattutto durante i tour. Ha anche collaborato in progetti paralleli, come il gruppo Heroes and Monsters, che ha debuttato discograficamente nel gennaio 2023 con la partecipazione di Will Hunt e Todd Kerns. Nel 2024, è stato annunciato come ospite a Sanremo nella serata dei duetti, suonando la chitarra su “Who Wants to Live Forever” dei Queen, cantata da Il Volo.

Questa composizione dei Queen, eseguita con la National Philharmonic Orchestra, esprime la consapevolezza della transitorietà della vita e promuove l’accettazione del presente. Riconosce la finitezza dell’amore e della vita, ma incoraggia a preservare ciò che si ha finché possibile. La canzone sottolinea l’importanza di vivere nel momento attuale, poiché “oggi” rappresenta l’unica eternità di cui possiamo essere certi. Il testo si interroga su chi desidererebbe vivere per sempre quando l’amore è destinato a terminare, suggerendo che l’impermanenza della vita è essenziale per sperimentare gioia e dolore, e costituisce l’unico modo per apprezzare appieno ogni istante. Il ritornello “Who wants to live forever” (Chi vuole vivere per sempre) solleva la domanda se qualcuno debba sopportare il peso dell’eternità. Nel complesso, la canzone invita a abbracciare la propria mortalità e a valorizzare il tempo trascorso con coloro che amiamo.

0.41: Emma e Bresh che cantano Tiziano Ferro, aggiungendo insert che non sono di Tiziano Ferro e che Toziano Ferro probabilmente non avrebbe gradito. Francamente non si capisce perchè andare a cercare pezzi che non sono nelle corde di entrambi. Finora il peggiore

0.37: Emma con Bresh – Medley di Tiziano Ferro

Andrea Brasi, noto come Bresh, è nato a Genova il 28 luglio 1996 e ha iniziato la sua carriera musicale nel 2013 con un mixtape intitolato “Cosa vogliamo fare”. Dopo aver collaborato con altri artisti del rap genovese, come Izi, Tedua e Rkomi nel collettivo Zona4Gang, ottiene successo nel 2017 con il singolo “Il bar dei miei”. Nel 2020, debutta con l’album “Che io mi aiuti”, da cui emerge il singolo “Parà”. Nel 2022, il suo secondo album “Oro e blu” raggiunge la classifica Fimi, trainato dal singolo “Andrea”.
Nel 2023, il singolo “Guasto d’amore” contribuisce ulteriormente alla sua popolarità, diventando un coro da stadio. In estate, collabora con Fabri Fibra ed Ernia nel successo “Parafulmini”. Dopo aver raggiunto la fama nazionale, collabora con i Pinguini Tattici Nucleari nel singolo “Nightmares”.
Sebbene il suo nome non sia stato incluso tra i concorrenti ufficiali del Festival di Sanremo 2024, Bresh sarà uno degli ospiti delle serate sulla nave Costa Crociera durante l’evento, in particolare nella serata del giovedì.

0.34: Rendere sofisticata una delle canzoni più cantate nelle serate chitarra e amici. Non decolla il duetto tra Sangiorgi e Malika Ayane. Dal punto di vista tecnico le due voci si sposano alla perfezione, il pezzo forse non aiuta a raggiungere l’apice. La sufficienza piena c’è

0.32: Le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi
Le tue calzette rosse
E l’innocenza sulle gote tue
Due arance ancor più rosse
E la cantina buia dove noi
Respiravamo piano
E le tue corse, e l’eco dei tuoi no, oh no
Mi stai facendo paura
Dove sei stata cosa hai fatto mai?
Una donna, donna dimmi
Cosa vuol dir sono una donna ormai
Ma quante braccia ti hanno stretto, tu lo sai
Per diventar quel che sei
Che importa tanto tu non me lo dirai
Purtroppo
Ma ti ricordi l’acqua verde e noi
Le rocce, bianco il fondo
Di che colore sono gli occhi tuoi
Se me lo chiedi non rispondo
O mare nero, o mare nero, o mare ne-
Tu eri chiaro e trasparente come me
O mare nero, o mare nero, o mare ne-
Tu eri chiaro e trasparente come me
Le biciclette abbandonate sopra il prato e poi
Noi due distesi all’ombra
Un fiore in bocca può servire sai
Più allegro tutto sembra
E d’improvviso quel silenzio fra noi
E quel tuo sguardo strano
Ti cade il fiore dalla bocca e poi
Oh no, ferma ti prego la mano
Dove sei stata, cos’hai fatto mai?
Una donna, donna, donna, dimmi
Cosa vuol dir sono una donna ormai
Io non conosco quel sorriso sicuro che hai
Non so chi sei, non so più chi sei
Mi fai paura oramai purtroppo
Ma ti ricordi le onde grandi e noi
Gli spruzzi e le tue risa
Cos’è rimasto in fondo agli occhi tuoi
La fiamma è spenta o è accesa?
O mare nero, o mare nero, o mare ne-
Tu eri chiaro e trasparente come me
O mare nero, o mare nero, o mare ne-
Tu eri chiaro e trasparente come me
No, no, no, no, no, no (o mare nero, o mare nero, o mare ne-)
No, no, no, no, no, no (o mare nero, o mare nero, o mare ne-)
No, no, no, no (o mare nero, o mare nero, o mare ne-)
No (o mare nero, o mare nero, o mare ne-)
Il sole quando sorge, sorge piano e poi
La luce si diffonde tutto intorno a noi
Le ombre ed i fantasmi della notte
Sono alberi e cespugli ancora in fiore
Sono gli occhi di una donna
Ancora pieni d’amore

0.31: Negramaro con Malika Ayane – “La canzone del sole” di Lucio Battisti

Malika Ayane è nata a Milano il 31 gennaio 1984 ed è un talento precoce. Fin da giovane, a 11 anni, è entrata nel coro delle voci bianche del Teatro alla Scala, dove è rimasta fino al 2001. Oltre a cantare, ha studiato violoncello presso il Conservatorio.
Il suo debutto ufficiale avviene nel 2008, quando firma un contratto con Sugar, la casa discografica di Caterina Caselli. Il suo album di debutto, intitolato “Malika Ayane,” esce nello stesso anno e diventa un grande successo, raggiungendo il disco di platino. Il singolo “Feeling Better” contribuisce notevolmente al successo dell’album.
Malika partecipa a Sanremo nel 2009 nella categoria Nuove Proposte con il brano “Come foglie,” scritto da Giuliano Sangiorgi, ottenendo un notevole successo commerciale. Nel 2010, debutta nella categoria Big di Sanremo con “Ricomincio da qui,” aggiudicandosi il premio della Critica e il premio della Sala stampa.
Successivamente, pubblica altri album di successo come “Grovigli” nel 2010 e “Ricreazione” nel 2012, entrambi certificati disco di platino. Nel 2015, ritorna a Sanremo con i brani “Adesso e qui (nostalgico presente)” e “E se poi,” raggiungendo il terzo posto e vincendo il premio della Critica Mia Martini.
Nel 2015 pubblica il quarto album, “Naïf,” con il singolo estivo “Senza fare sul serio.” Nel 2018, dopo aver preso parte al musical “Evita,” lancia il singolo “Stracciabudella.” Nel 2019, è giudice a X Factor.
Nel 2021 ritorna a Sanremo come concorrente, partecipando all’edizione vinta dai Maneskin. Nel 2022, canta il brano “Un po’ più in là” per i Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina. Nel 2024, è annunciata tra gli ospiti della serata dei duetti a Sanremo, dove si esibirà con i Negramaro cantando una cover de “La canzone del sole.”

La canzone “La canzone del sole” di Lucio Battisti, scritta da Mogol, racconta la nostalgia e il confronto con il passato. Il testo si basa su un episodio autobiografico di Mogol, che ricorda un’amicizia d’infanzia con Titty durante una villeggiatura al mare. Nel brano, l’autore immagina di rincontrare l’amica anni dopo e si confronta con il cambiamento e le complessità della vita adulta.
I versi evocano i ricordi dell’infanzia, la perdita dell’innocenza e i turbamenti d’amore che emergono nel passaggio dall’essere bambini all’essere adulti. La canzone esplora la dualità tra il ricordo nostalgico di un passato spensierato e il confronto con la realtà presente, caratterizzata da cambiamenti e ambiguità nei rapporti.
Il protagonista, nel tentativo di aggrapparsi al passato, si scontra con la realtà del presente e con la trasformazione dell’amica d’infanzia. Il testo riflette sulle domande irrisolte riguardo a cosa sia successo nel frattempo e il rimpianto di non poter conoscere appieno il percorso dell’altro. La canzone esprime un senso di nostalgia, rimpianto e il difficile confronto con i cambiamenti che il tempo porta nella vita delle persone.

0.21: Mr. Rain riporta in auge un gruppo che ha spopolato negli anni 90, il medley con Supereroi funziona, emoziona. Gradita anche la presenza delle Farfalle, la nazionale italiana di ginnastica ritmica

0.16: Mary è andata via
L’hanno vista piangere
Correva nel buio di una ferrovia
Notti di sirene in quella periferia
Si dice che di noi tutti ha un po’ nostalgia
Ma lei se ne è andata, Mary
Si sente sola, Mary, ora ha paura, Mary
L’ho vista piangere e poi chiedere una risposta al cielo, Mary
Ora il suo sguardo non mente
Ha gli occhi di chi nasconde alla gente
Gli abusi osceni del padre
Ma non vuol parlarne, Mary, e cela i suoi dolori
In ogni foglio del diario che ora ha tra le mani
Guardando vecchie foto chiede aiuto ad una preghiera
Sui polsi i segni di quegli anni chiusa in una galera
La madre che sa tutto e resta zitta
Ora il suo volto porta i segni di una nuova sconfitta e l’ho vista
Girar per la città senza una meta
Dentro lo zaino i ricordi che le han sporcato la vita, tradita
Da chi l’ha messa al mondo, in un secondo, sul suo corpo
I segni di un padre che per Mary adesso è morto
È stanca, Mary, non ha più lacrime ed ora
Chiede al destino un sorriso chiuso in un sogno la sera, ma
Dicono che Mary se n’è andata via
L’hanno vista piangere
Correva nel buio di una ferrovia
Sanno che scappava
Notti di sirene in quella periferia
Non bastava correre
Si dice che di noi tutti ha un po’ nostalgia
Ma lei se n’è andata
Mary che cammina su sentieri più scuri
Sta cercando sorrisi sinceri
Oltre i muri di questa città
No, Mary camminando su sentieri più scuri
Sul diario segreto scrivevi
“Quella bestia non è il mio papà”
Ora ripenso a quando mi parlavi in lacrime
Dicevi, “Questa vita non la cambio, ma
Ci sto provando, sto pregando, ma sembra inutile”
E abbracciandomi dicesti, “Tornerò”
Ehi, guarda c’è Mary è tornata in stazione
Sai, stringe la mano a due persone
Il suo bel viso ha cambiato espressione
Senza più gocce di dolore, ora la bacia al sole
Bacia il suo uomo e la bimba nata dal suo vero amore
Con quel suo sorriso che dà senso a tutto il resto
Protetto da un mondo sporco che ha scoperto troppo presto
Ha un’anima ferita, un’innocenza rubata
Sa che è la vita non è una fiaba
Ma ora Mary è tornata una fata
Cammina lenta, ma sembra che sia contenta, attenta
Una sfida eterna aspetta, ma non la spaventa
Era altrove, suo padre ha smesso di vivere
Mary fissa la sua lapide, versare lacrime impossibile
Si chiedono, “Ma è Mary quella in fondo alla via?”
È riuscita a crescere
Tornata con il giorno in quella ferrovia
Fresca di rugiada
Parla di sé Mary, senza nostalgia
Stanca ormai di piangere
Lei sa quanto dura questa vita sia
Ma lei l’ha cambiata
Mary, camminando su sentieri più scuri
Hai trovato sorrisi sinceri
Oltre i muri di questa città
Oh, Mary
Camminavi sentieri più scuri
E sul diario segreto scrivevi
“Quella bestia non è il mio papà”
Guarda Mary
Camminava sentieri più scuri
E ha trovato sorrisi sinceri
Oltre i muri di questa città
Mary, camminava su sentieri più scuri
Sul diario segreto scriveva
“Quella bestia non è il mio papà”
Mary, camminando sentieri più scuri
E ha trovato sorrisi sinceri
Oltre i muri di questa città
Oh, Mary
Camminava su sentieri più scuri
Sul diario segreto scriveva
“Quella bestia non è il mio papà”

0.16: Mr.Rain con i Gemelli Diversi – “Mary” dei Gemelli Diversi

Alla fine degli anni ’90 e agli inizi del 2000, i Gemelli DiVersi erano uno dei gruppi italiani di maggior successo. Composto da Grido (Luca Paolo Aleotti), Strano (Francesco Stranges), Thema (Emanuele Busnaghi), e THG (Takagi), il gruppo ha dominato le classifiche con brani pop-rap come “Fotoricordo,” “Mary,” e “Un attimo ancora.”
Attualmente, Strano e Thema sono rimasti fedeli al gruppo. Strano, un cantante e pianista sobrio, e Thema, con uno stile più eccentrico caratterizzato da capelli biondo ossigenato e molti tatuaggi, continuano a suonare in concerto come annunciato sui social media. Grido, fratello di J-Ax, ha intrapreso una carriera da solista e ha messo su famiglia con la modella Jill Nizzotti. THG (Takagi) ha avuto una carriera da solista, ha collaborato con Ketra per brani come “L’esercito del selfie,” ed è diventato un produttore lavorando con artisti come Fedez, Marracash, Jovanotti e Rocco Hunt. Con l’avanzare degli anni, i membri dei Gemelli DiVersi hanno intrapreso percorsi individuali, ma hanno lasciato un’impronta indelebile nella scena musicale italiana.

0.14: Amadeus legge il comunicato degli agricoltori che stanno prtestando

0.12: Altro momento estremamente toccante ed emozionante. Mahmood è un grandissimo interprete e questa asera, con l’aiuto dei Tenores di Britti, gloria sarda, ha regalato una chicca al pubblico omaggiando un gigante come Lucio Dallla

0.09: Siamo noi, siamo in tanti
Ci nascondiamo di notte
Per paura degli automobilisti, dei linotipisti
Siamo i gatti neri, siamo pessimisti
Siamo i cattivi pensieri
E non abbiamo da mangiare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Babbo, che eri un gran cacciatore
Di quaglie e di fagiani
Caccia via queste mosche
Che non mi fanno dormire
Che mi fanno arrabbiare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
È inutile, non c’è più lavoro
Non c’è più decoro
Dio o chi per lui
Sta cercando di dividerci
Di farci del male, di farci annegare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Con la forza di un ricatto
L’uomo diventò qualcuno
Resuscitò anche i morti, spalancò prigioni
Bloccò sei treni con relativi vagoni
Innalzò per un attimo il povero
A un ruolo difficile da mantenere
Poi lo lasciò cadere, a piangere e a urlare
Solo in mezzo al mare
Com’è profondo il mare
Poi da solo l’urlo diventò un tamburo
E il povero come un lampo nel cielo sicuro
Cominciò una guerra per conquistare
Quello scherzo di terra
Che il suo grande cuore doveva coltivare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Ma la terra gli fu portata via
Compresa quella rimasta addosso
Fu scaraventato in un palazzo, in un fosso
Non ricordo bene
Poi una storia di catene, bastonate
E chirurgia sperimentale
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Intanto un mistico, forse un aviatore
Inventò la commozione
Che rimise d’accordo tutti
I belli con i brutti
Con qualche danno per i brutti
Che si videro consegnare
Un pezzo di specchio
Così da potersi guardare
Com’è profondo il mare
Com’è profondo il mare
Frattanto i pesci
Dai quali discendiamo tutti
Assistettero curiosi
Al dramma collettivo di questo mondo
Che a loro indubbiamente doveva sembrar cattivo
E cominciarono a pensare
Nel loro grande mare
Com’è profondo il mare
Nel loro grande mare
Com’è profondo il mare
È chiaro che il pensiero dà fastidio
Anche se chi pensa è muto come un pesce
Anzi un pesce
E come pesce è difficile da bloccare
Perché lo protegge il mare
Com’è profondo il mare
Certo, chi comanda
Non è disposto a fare distinzioni poetiche
Il pensiero come l’oceano
Non lo puoi bloccare
Non lo puoi recintare
Così stanno bruciando il mare
Così stanno uccidendo il mare
Così stanno umiliando il mare
Così stanno piegando il mare

0.08: Mahmood con i Tenores di Bitti – “Come è profondo il mare” di Lucio Dalla

Il canto a tenore del centro della Sardegna è uno stile vocale affascinante, che ha le sue radici nell’imitazione dei suoni naturali, come il muggito del bue, il belato della pecora e il suono del vento, risalenti a epoche primitive. Questo stile coinvolge quattro voci maschili: ‘oche, mesu ‘oche, bassu e contra. Le ultime due voci caratterizzano il canto con suoni gutturali di sapore ancestrale.
Il gruppo dei Tenores di Bitti “Mialinu Pira” è dedicato allo scrittore Michelangelo Pira, conosciuto a Bitti come “Mialinu ‘e Crapinu”. Composto da Omar Bandinu, Marco Serra, Bachisio Pira e Arcangelo Pittudu, il quartetto ha partecipato a importanti manifestazioni e concerti in tutto il mondo. Con uno stile meno aspro rispetto ad altri stili vocali sardi, sono riconosciuti per la ricerca del proprio patrimonio e l’eccezionale qualità vocale.
I testi dei canti profani narrano storie di pastori in contatto con la natura, mentre quelli sacri esprimono devozione verso i santi e celebrano momenti importanti dell’anno liturgico. Il gruppo, nonostante la radice tradizionale, ha realizzato progetti di elaborazione musicale per valorizzare il Tenore nella musica leggera, colta contemporanea e nel teatro. Il canto a tenore è stato riconosciuto come patrimonio immateriale dell’umanità dall’UNESCO nel 2005.

Scritta quarant’anni fa, “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla affrontava il contesto dell’Italia durante gli anni di Piombo, un’epoca segnata dal terrorismo delle Brigate Rosse. La canzone rifletteva il clima di tensione e instabilità di quegli anni, ma andava oltre.
Il testo di Dalla era ricco di significati e sottotesti, con molteplici sfaccettature che rendevano ogni parola luminosa come le onde del mare. La canzone divenne subito un brano cult, grazie anche alla sua musicalità che sembrava simulare il movimento cullante del mare.
Con il consueto fischio di marinaio, Lucio Dalla introduceva una melodia ipnotica, trovando nel ritornello cadenzato “Com’è profondo il mare” il suo punto di fuga. La canzone creava un’atmosfera surreale, quasi onirica, immergendo l’ascoltatore nelle profondità degli abissi del pensiero. Strofa dopo strofa, Dalla narrava la storia dell’umanità, dal primo uomo nella caverna alla bomba atomica.

0.07: Amadeus saluta Carolina Kostner, campionessa del mondo e medaglia olimpica di pattinaggio si ghiaccio

0.05: Dargen D’Amico dice cose serie dando l’impressione di scherzare. La sua esibizione sul pezzo di Morricone ha emozionato, sul finale non tutto ha funzioonato al meglio

0.03: Dargen D’Amico con BabelNova Orchestra – Omaggio a Ennio Morricone: “Modigliani” sulle note di The Crisis

La BabelNova Orchestra è un nuovo progetto ispirato all’Orchestra di Piazza Vittorio, un’importante storia della musica world in Italia. L’Orchestra di Piazza Vittorio è stata ideata e creata nel 2002 da Mario Tronco e Agostino Ferrente. La BabelNova Orchestra è guidata dal contrabbassista Pino Pecorelli ed è composta da 12 musicisti provenienti da tutto il mondo.
Dopo la decisione di Mario Tronco di intraprendere un percorso artistico autonomo e la scomparsa di Leandro Piccioni, la BabelNova Orchestra si è dedicata a una ricerca di nuovi linguaggi musicali. La formazione si evolve verso una struttura più collettivistica dell’ensemble, incorporando anche musicisti più giovani di seconda generazione.
Tra i membri della BabelNova Orchestra ci sono musicisti di alta qualità come il cantante, musicista e compositore tunisino Ziad Trabelsi, il musicista e cantante ecuadoregno Carlos Paz, uno degli interpreti più importanti del canto sufi, il tunisino Houcine Ataa, il batterista e percussionista cubano Ernesto Lopez, il chitarrista Emanuele Bultrini, il sassofonista Peppe D’Argenzio, il batterista Davide Savarese, il polistrumentista e arrangiatore Duilio Galioto, l’argentino Raul Scebba, il trombettista peruviano Roman Villanueva e il polistrumentista Simone Ndiaye.
La BabelNova Orchestra rappresenta una continuità e una nuova direzione nell’esplorazione della musica world, portando avanti l’eredità dell’Orchestra di Piazza Vittorio.

Il brano “The Crisis” di Ennio Morricone, utilizzato nelle colonne sonore dei film “La leggenda del pianista sull’oceano” e “Sette anime”, ruota attorno alla presenza di una nota sbagliata. Quest’errore apparente, inizialmente considerato un’ imperfezione, si trasforma nel corso della musica, diventando più dolce nella sua stonatura grazie alla crescita della melodia degli altri strumenti. Il testo suggerisce che questa imperfezione musicale rifletta una dimensione più ampia, rappresentando i rimpianti, i ricordi o gli eventi che hanno lasciato un’imperfezione interiore in ognuno di noi. Morricone, nel comporre questo brano, ha cercato di creare un linguaggio comprensibile non solo ai musicisti, ma anche a chi, attraverso i film o altri modi, trova una connessione personale con l’imperfezione rappresentata dalla nota sbagliata. Il testo riflette sull’idea che ognuno di noi porta dentro di sé una qualche forma di imperfezione, e il brano di Morricone diventa un capolavoro capace di raccontare storie personali attraverso la sua dolce imperfezione.

23.56: Alessandra Amoroso sfodera le sue hit che fanno ballare. Pezzi che non resteranno nella storia ma che hanno sicuramente hanno tanta presa. L’Ariston balla con Alessandra e Boomdabash, non si pensa ma non è quello l’obiettivo

23.52: Voglio l’aria di mare
il sole sulla faccia
tornerò a cantare sotto al suo balcone quando lei si affaccia
questa notte finisce che facciamo tardi e torniamo a casa a piedi
tu baciami forte per tutte le volte che non hai potuto ieri
Il suono delle tue risate
il primo giorno di una nuova estate
ho voglia di fare tardi la sera
karaoke guantanamera
voglia di ballare
un reggae in spiaggia
voglia di riaverti
qui tra le mie braccia
in una piazza piena
per fare tutto quello che non si poteva
Karaoke guantanamera
Giuro,
con te sono stato sincero
stavolta facciamo sul serio
qui invece mi sento
come lu sole lu mare lu viento
tu ridi che poi mi innamoro davvero
tu sei tutto ciò che volevo
stanotte facciamo tardissimo
la luna lassù
Il suono delle tue risate
il primo giorno di una nuova estate
ho voglia di fare tardi la sera
karaoke guantanamera
e non vale
se mi stringi così e non mi lasci andare
tu ricorda se grido e il cielo mi ascolta
del resto cosa ci importa
non chiedermi un’altra volta
se ho voglia di ballare
un reggae in spiaggia
voglia di riaverti
qui tra le mie braccia
in una piazza piena
per fare tutto quello che non si poteva
Ho voglia di ah ah ah ah ah
ho voglia di ah ah ah ah ah
ho voglia di ah ah ah ah ah
Karaoke guantanamera.

Baila
Baila
Tre del mattino, fuore de capu
Ancora in giro, quando se balla
Trucco sbavato, me da se balla
Mambo Salentino
L’autostrada del sole mi riporta da te
Quanta fretta che c’ho, è il mio quinto caffè
Quando torno non voglio un minuto di stress
Penso solo a star bene, tu sei peggio di me
Si ti fuore de capo (Baila)
Come l’estate in Salento (Baila)
Trovarsi dentro una dancefloor
Tornare indietro nel tempo, bedda mia
Dimmi cosa succede se tra un secondo scappiamo via
Senza guardare più indietro e la tua bocca diventa la mia
Quando cammino per strada sento l’estate che è già nell’aria
Le nostre ombre sopra la sabbia e almeno fino al mattino
Mambo Salentino
Mambo, mambo
Mambo Salentino
Mambo, mambo
Sta cadendo una stella
È solo un punto nel cielo
Ma la più bella è già a terra affianco a me
Ho espresso già il desiderio
Sta ballando come se il mondo la guardasse
Muove quel bacino come se ballasse
Principessa del quartiere, sembra una velina
Sei diversa, sei speciale, tu sei salentina
Dimmi cosa succede se tra un secondo scappiamo via
Senza guardare più indietro e la tua bocca diventa la mia
Quando cammino per strada sento l’estate che è già nell’aria
Le nostre ombre sopra la sabbia e almeno fino al mattino
Mambo Salentino
Mambo, mambo
Mambo Salentino
Mambo, mambo
Non sarà per sempre ma
Una sola sera con le stelle mi basta
Anche se veloce come un treno che passa
Non sarà perfetto ma
È così bello stare qui a ballare abbracciata con te
Mambo
Un mambo salentino
Mambo
Un mambo salentino
Mambo
Un mambo salentino
Mambo
Un mambo salentino
Mambo

23.51: Alessandra Amoroso con Bomdabash – Medley

Alessandra Amoroso con i BoomDaBash – Medley
I Boomdabash sono un gruppo musicale italiano originario della regione salentina, formato nel 2002 come sound system a Mesagne. La band include il deejay Blazon, i cantanti Biggie Bash e Payà, insieme al beatmaker Mr. Ketra. Dopo la collaborazione con Treble degli ex Sud Sound System, nel 2008 pubblicano il loro primo album “Uno”. Nel 2011 esce “MADE IN ITALY” con la hit “MURDER”, vincendo l’MTV New Generation. Seguono successi come “DANGER” nel 2012. Nel 2013 pubblicano “Superheroes” e nel 2015 il quarto album “Radio Revolution”. Nel 2018 rilasciano l’album “Barracuda” con i singoli “Barracuda” e “Non ti dico no”. Nel 2019 partecipano al Festival di Sanremo. La loro musica spazia tra reggae e pop, ottenendo riconoscimenti nazionali e internazionali.

23.49: Tutto l’Ariston è in piedi, il ricordo di Pino Mango è vivissimo, grande emozione anche per Angelina Mango. Il papà in questo momento sta sorridendo, da qualche parte e può essere orgoglioso della sua “bimba”

23.46: Coraggiosa Angelina ma ikl coraggio è stato ripagato

23.42: Ti vorrei, ti vorrei
Come sempre ti vorrei
Notte farà, mi penserai
Ma tu che ne sai dei sogni, mmh
Quelli son miei, non li vendo
Che ne sai, che ne sai
Chissà che mi scriverai
Forse un addio, o forse no
Ma tu che ne sai dei sogni, mmh
Nonostante tu sia
La mia rondine andata via
Sei il mio volo a metà
Sei il mio passo nel vuoto
Dove sei? Dove sei?
Dove sei? Dove sei? Dove sei?
Unico amore che rivivrei
Sai di vento del Nord
Sai di buono ma non di noi
Stessa luna a metà
Sei nel cielo sbagliato
Non lo so, non lo so
Quanto tempo ammazzerò
Mio libro mio, non ti leggerò
Baciandoti sulla bocca, mmh
Lo scriverò un’altra volta
Nonostante tu sia
La mia rondine andata via
Sei il mio volo a metà
Sei il mio passo nel vuoto
Dove sei? Dove sei?
Dove sei? Dove sei? Dove sei?
Unico amore che rivivrei
Sai di vento del Nord
Sai di buono ma non di noi
Stessa luna a metà
Sei nel cielo sbagliato
My love
Nonostante tu sia
La mia rondine andata via
Stessa luna a metà
Sei nel cielo sbagliato

23.42: Angelina Mango con il quartetto d’archi dell’orchestra di Roma – “La rondine” di Mango

Giuseppe Mango, nato a Lagonegro nel 1954, è stato un talentuoso cantautore italiano. Fin da giovane, mostrò un notevole talento musicale, unendosi a una cover band con il fratello Michele. Dopo un periodo di passione per il soul e l’hard rock, si trasferì a Roma per inseguire il sogno musicale.
Il suo primo album, “La mia ragazza è un gran caldo,” fu pubblicato nel 1976, seguito da “Arlecchino” nel 1979. Sebbene non ottennero un grande successo, attirarono l’attenzione nel panorama musicale italiano. Nel 1984, il brano “Oro” segnò il suo primo grande successo, seguito da una partecipazione al Festival di Sanremo nel 1985 con “Il viaggio.”
Negli anni successivi, Mango consolidò la sua fama con successi come “Lei verrà” e “Bella d’estate” (scritta con Lucio Dalla). Gli anni ’90 portarono successi commerciali come l’album “Sirtaki” e “Come l’acqua.” Nel 2000, l’album “Disincanto” ottenne grande successo, seguito da altri successi come “Ti porto in Africa” e “Chissà se nevica.”
La carriera di Mango continuò a prosperare fino alla sua improvvisa morte il 7 dicembre 2014, quando venne colpito da un attacco cardiaco durante un concerto a Policoro. Aveva solo 60 anni. La sua morte è stata un duro colpo per il mondo della musica, segnando la fine di una carriera brillante.

23.41: Il re della dance targata Italia Gigi D’Agostino, uno dei grandi della musica italiana del mondo. Un medley graditissimo

23.35: Luigino Celestino Di Agostino, meglio conosciuto come Gigi D’Agostino, è nato a Torino il 17 dicembre 1967. Iniziò la sua carriera come disc jockey nel 1986, ma fu negli anni Novanta che ottenne i primi successi, collaborando con vari artisti e producendo brani che lo resero celebre in tutto il mondo, come “(your love) Elisir” nel 1998 e “Bla bla bla” nel 1999. Il suo album “L’amour toujours” segnò un punto di svolta nella sua carriera, consolidando la sua fama internazionale. Nei primi anni Duemila, introdusse lo stile “Lento violento”, caratterizzato da basse bpm, influenzato dalla musica afro. Nonostante problemi di salute che ne limitarono la carriera, nel 2022 ha pubblicato un nuovo EP e nel 2023 un album come Lento Violento: “Slowerland III”. Nel 2024 è stato annunciato come ospite al Festival di Sanremo, confermando il suo status di icona nella scena dance mondiale.

23.34: C’è Gigi D’Agostino sulla Costa Smeralda

23.26: Sul palco ci sono Margherita Buy ed Elena Sofia Ricci per presentare il film “Volare”

23.24: Il trionfo di Napoli, di cui Geolier è il nuovo ambasciatore nel mondo. Uno show impreziosito dalla presenza di Guè, un monumento del rap italiano. Toccante la chiusura con Gigi D’Alessio

23.18: Geolier con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio – Medley dal titolo “Strade”

Cosimo Fini, noto come Gué Pequeno o Guè, è nato il 25 dicembre 1980 a Milano, sotto il segno del Capricorno, ed è alto 188 centimetri. Contrariamente a quanto molti pensano, il padre di Gué non è il noto giornalista Massimo Fini, ma Marco Fini, anch’esso giornalista, così come la madre.
Gué Pequeno ha vissuto un’infanzia difficile, essendo vittima di bullismo a causa di un problema palpebrale chiamato ptosi, che gli causava la chiusura di un occhio. Ha dichiarato di essere diventato più sicuro di sé durante gli anni del liceo, quando ha fatto amicizia con persone influenti.
Il rapper ha sperimentato una trasformazione radicale che lo ha portato a incontrare Marracash, anche se inizialmente non sul palco, ma presumibilmente durante attività di spaccio di droga a Milano.
Prima di raggiungere il successo nella musica, Guè ha lavorato anche in un call center. La sua decisione di dedicarsi interamente alla musica è arrivata dopo il secondo album con i Club Dogo, quando ha iniziato a guadagnare abbastanza da abbandonare i lavori ordinari.
Il suo debutto da solista è avvenuto nel 2011 con l’album “Il ragazzo d’oro”, dove si è presentato come un antagonista di Fedez. La sua carriera da solista è decollata, portandolo a diventare uno dei rapper più importanti in Italia.
La fortuna iniziale di Guè è arrivata con il trio dei Club Dogo, formato insieme a Don Joe e Jake La Furia. Hanno ottenuto successo con album come “Mi fist” nel 2003 e “Penna Capitale” nel 2006.
Oltre alla carriera musicale, Guè è diventato noto al pubblico come coach in “The Voice of Italy” e come ospite a Sanremo. Nel 2023 ha continuato a riscuotere successi con l’album “Madreperla” e ha annunciato il ritorno dei Club Dogo con un nuovo album e una serie di date a Milano.

23..15: Metti insieme Luigi Tenco, Ivano Fossati, Loredana Bertè, mescoli ed escono tre minuti di musica straordinbaria che attraversano 5 decenni. Più forte del tempo che passa il pezzo di Luigi Tenco

23.13: Problema tecnico per Loredana Bertè che ferma la musica

23.11: Ragazzo mio, un giorno ti diranno che tuo padre
aveva per la testa grandi idee, ma in fondo, poi….
non ha concluso niente
non devi credere, no, vogliono far di te
un uomo piccolo, una barca senza vela
Ma tu non credere,no, che appena s’alza il mare
gli uomini senza idee, per primi vanno a fondo
Ragazzo mio…un giorno i tuoi amici ti diranno
che basterà trovare un grande amore
e poi voltar le spalle a tutto il mondo
no, no, non credere,no, non metterti a sognare
lontane isole che non esistono
non devi credere,ma se vuoi amare l’amore
tu,…non gli chiedere quello che non può dare
Ragazzo mio, un giorno sentirai dir dalla gente
che al mondo stanno bene solo quelli che passano la vita a non far niente
no,no,non credere no,
non essere anche tu un acchiappanuvole che sogna di arrivare
non devi credere, no, no, no non invidiare
chi vive lottando invano col mondo di domani

23.11: Loredana Bertè con Venerus – “Ragazzo mio” di Luigi Tenco con l’arrangiamento di Ivano Fossati

Andrea Venerus, nato a Milano nel 1992, ha sviluppato una passione per la musica fin da giovane. Dopo aver studiato a Londra, è tornato in Italia per intraprendere la sua carriera musicale. Ha debuttato discograficamente con l’EP “A che punto è la notte” e ha ottenuto successo con la collaborazione “Senza di me” con Gemitaiz e Franco126. La sua partnership con il producer Mace ha portato a notevoli successi, incluso il singolo “Love Anthem No. 1”. Nel 2021, ha pubblicato l’album “Magica Musica”, una miscela di pop, rock ed elettronica. Nel 2023, ha rilasciato il secondo album “Il segreto” e nel 2024 è stato annunciato come ospite per la serata dei duetti a Sanremo con Loredana Bertè.

La canzone “Ragazzo mio” di Luigi Tenco, pubblicata nel 1964, è un invito a non abbandonare i propri sogni di fronte al giudizio di coloro che non comprendono o che non riescono a realizzare le proprie idee. La dedica al giovane Alessandro, figlio dell’amico Roy, rappresenta la preoccupazione di Tenco per le future generazioni e la loro comprensione dell’impegno profuso nella lotta contro il conformismo della società. Tenco si sente giudicato per essere un sognatore ed idealista, ma critica coloro che giudicano, definendoli piccoli uomini senza ideali.
La canzone ha avuto diverse cover, tra cui quelle di Loredana Bertè e Ivano Fossati. Tenco, figura di spicco della scuola genovese e maestro cantautore italiano, anticipa con le sue parole una solitudine che lo accompagnerà per tutta la vita. La sua morte nel 1967, avvolta nel mistero, potrebbe essere stata influenzata da questa solitudine e dagli ideali che portava avanti.
Il testo della canzone dimostra l’avanguardia di Tenco, e a otto anni dalla sua scomparsa, viene ricordato attraverso la cover di Giuseppe Mango nell’album “Acchiappanuvole” del 2008. Mango, non particolarmente interessato alla musica italiana, interpreta brani di noti artisti italiani, tra cui Ivano Fossati. L’album include anche successi degli anni 2000, dimostrando la rilevanza continua della musica di Tenco e di altri artisti italiani.

23.01: non è stato il duetto migliore di questa sera, soprattutto perchè Clara probabilmente non è ancora pronta al confronto. Spagna è una fuoriclasse e la presenza del coro aggiunge pathos ad un pezzo toccante, colonna sonorade “Il re leone”

22.59: Un bel giorno ti accorgi che esisti
Che sei parte del mondo anche tu
Non per tua volontà e ti chiedi chissà
Siamo qui per volere di chi
Poi un raggio di sole ti abbraccia
I tuoi occhi si tingon di blu
E ti basta così, ogni dubbio va via
E i perché non esistono più
E’ una giostra che va, questa vita che
Gira insieme a noi e non si ferma mai
E ogni vita lo sa che rinascerà
In un fiore che fine non ha
E’ una giostra che va, questa vita che
Gira insieme a noi e non si ferma mai
E ogni vita lo sa che rinascerà
In un fiore che fine non ha

22.58: Clara con Ivana Spagna e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino – Il cerchio della vita

Clara con Ivana Spagna e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino – “Il cerchio della vita” di Ivana Spagna

Ivana Spagna è nata il 16 dicembre 1954 a Valeggio sul Mincio. Ha iniziato la sua carriera musicale alla fine degli anni Sessanta e ha incontrato le prime difficoltà nei primi anni Settanta. Negli anni Ottanta ha ottenuto successo con una serie di canzoni pubblicate sotto vari pseudonimi. Nel 1986, con il nome di Ivana Spagna, ha lanciato due successi internazionali, “Easy Lady” e “Jealousy”.
Il successo è proseguito nel 1987 con un altro brano di successo, “Call Me”, che ha raggiunto il 13° posto nella classifica dei singoli dance di Billboard negli Stati Uniti. Nel corso degli anni, Ivana Spagna ha sperimentato diverse sonorità, passando dalla dance commerciale agli anni ’80 all’eurodance degli anni ’90.
Nel 1994 è stata scelta da Elton John per cantare “Circle of Life” nella colonna sonora del film Disney “Il Re Leone”. Ha partecipato al Festival di Sanremo nel 1995 con “Gente come noi” e nel 1996 con “E io penso a te”.
Negli anni Duemila ha continuato la sua carriera musicale e nel 2014 ha tentato un ritorno alla musica dance con il brano “The Magic of Love”. Nel 2017 ha pubblicato un nuovo libro, “Sarà capitato anche a te”, e nel 2018 ha annunciato il ritorno alla Sony, la casa discografica dei suoi maggiori successi. Nel 2022 ha partecipato al contest “Una voce per San Marino” per poter raggiungere l’Eurovision Song Contest 2022 con il brano “Seriously in Love”.

22.48: Canta se stesso, in arabo e in italiano, Ghali che chiude con L’Italiano di Toto Cutugno, con l’aiuto di un’orchestra strepitosa. Eleganza e inclusione. Applausi anche per lui

22.45: Ghali con Rat Chopper – Medley Italiano vero

Ghali con Ratchopper – Medley dal titolo “Italiano vero”

Ratchopper, noto anche come Rat Chopper, ha il vero nome di Souhayl Guesmi. È un talentuoso producer e musicista che ha guadagnato rapidamente notorietà nella scena rap tunisina. Oltre a essere produttore, si distingue anche come compositore, deejay e ingegnere del suono. Fin da giovane ha dimostrato il suo interesse per la musica, iniziando a lavorare su brani, sia editi che inediti, già a 14 anni, riuscendo a farsi un nome nella scena rap tunisina.
Il suo successo in patria gli ha permesso di entrare in contatto con Ghali, celebre trapper italo-tunisino. Hanno collaborato nell’album “Sensazione ultra” del 2022, in particolare nel brano “Bayna”, che ha ricevuto apprezzamenti dai fan. La collaborazione è nata durante le riprese del video di “Wallah”, girato in Tunisia, quando Ghali è tornato nel paese d’origine della sua famiglia per esplorare nuove sonorità.
Attualmente, Ratchopper continua la sua carriera e, in collaborazione con Ghali, si esibirà per la prima volta a Sanremo durante la serata del venerdì nell’edizione del 2024.

22.43: Francesco Bagnaia, conosciuto nel mondo del motorsport anche con il soprannome di Pecco, è originario di Torino, dove è nato il 14 gennaio 1997. Il suo soprannome, come ha raccontato lo stesso pilota in diverse interviste, gli è stato dato dalla sorella Carola quando era ancora piccolo e incapace di pronunciare il suo nome completo. Cresciuto a Chivasso, si è affermato precocemente nel mondo delle minimoto, diventando campione europeo nel 2009, e ottenendo il secondo posto nel campionato mediterraneo di 125 PreGP l’anno successivo.

Il suo debutto nel motomondiale è avvenuto nel 2013 nella categoria Moto3 con la FTR M313 del San Carlo Team Italia, accanto a Romano Fenati. Nel 2014, si è unito al neonato Sky Racing Team VR46, ottenendo i suoi primi punti nel Gran Premio del Qatar. Prima di passare alla categoria superiore nel 2017, ha vinto due gran premi, ad Assen nel 2016 e in Malesia nello stesso anno.
In Moto2 ha trascorso solo due stagioni, ma sono state sufficienti per diventare campione del mondo. Ha conquistato il titolo nel 2018 con lo Sky Racing Team VR46, accanto al connazionale Luca Marini, ottenendo otto vittorie, tra cui il Gran Premio di Thailandia dove la sua squadra ha ottenuto la prima doppietta della storia.
Nel 2019 è passato alla classe regina, la MotoGP, guidando la Desmosedici Ducati del team satellite Pramac Racing, prima di unirsi alla squadra ufficiale nel 2021. Dopo essersi classificato secondo nel suo primo anno, ha ottenuto la sua rivincita l’anno successivo, superando il campione in carica Fabio Quartararo su Yamaha di 17 punti, dopo una straordinaria rimonta di 91 punti, la migliore nella storia del motomondiale. È stato il primo pilota italiano a vincere su una moto italiana dopo Giacomo Agostini nel 1972. Bagnaia ha poi confermato il titolo nella stagione successiva, concludendo con un totale di 467 punti.

22.42: Sul palco dell’Ariston c’è il campione del mondo cdella MotoGp Pecco Bagnaia

22.40: Non negate! Avete cantato anche voi!!!

22.37: Balla tutto l’Ariston e non potrebbe essere altrimenti!

22.35: Che confusione
Sarà perché ti amo
È un’emozione
Che cresce piano piano
Stringimi forte e stammi più vicino
Se ci sto bene
Sarà perché ti amo
Io canto al ritmo del dolce tuo respiro
È primavera
Sarà perché ti amo
Cade una stella
Ma dimmi dove siamo
Che te ne frega
Sarà perché ti amo
E vola vola si sa
Sempre più in alto si va
E vola vola con me
Il mondo è matto perché
E se l’amore non c’è
Basta una sola canzone
Per far confusione
Fuori e dentro di te
E vola vola si va
Sempre più in alto si va
E vola vola con me
Il mondo è matto perché
E se l’amore non c’è
Basta una sola canzone
Per far confusione
Fuori e dentro di te
Ma dopo tutto
Che cosa c’è di strano
È una canzone
Sarà perché ti amo
Se cade il mondo
Allora ci spostiamo
Se cade il mondo
Sarà perché ti amo
Stringimi forte e stammi più vicino
È così bello che non mi sembra vero
Se il mondo è matto
Che cosa c’è di strano
Matto per matto
Almeno noi ci amiamo
E vola vola si sa
Sempre più in alto si va
E vola vola con me
Il mondo è matto perché
E se l’amore non c’è
Basta una sola canzone
Per far confusione
Fuori e dentro di te
E vola vola si va
Sarà perché ti amo
E vola vola con me
E stammi più vicino
E se l’amore non c’é
Ma dimmi dove siamo
Che confusione
Sarà perche ti amo

Un gatto bianco con gli occhi blu
Un vecchio vaso sulla tv
Nell’aria il fumo delle candele
Due guance rosse, rosse come mele
Ha un filtro contro la gelosia
E una ricetta per l’allegria
Legge il destino, ma nelle stelle
E poi ti dice solo cose belle
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Nel mio futuro che cosa c’è?
Sarebbe bello se fossi un re
Così la bionda americana
O si innamora o la trasformo in rana
Io muoio dalla curiosità
Ma dimmi un po’ la verità
Voglio sapere se questo amore
Sarà sincero, sarà con tutto il cuore
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Non ho una lira però vorrei
Comprare il cielo per darlo a lei
Ci devi dare un po’ di fortuna
E insieme al cielo compriamo anche la luna
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-
Ma-ma-ma, mamma Maria, ma-

22.35: Ricchi e Poveri con Paola & Chiara – Medley di “Sarà perché ti amo” e “Mamma Maria” dei Ricchi e Poveri

Paola Iezzi e Chiara Iezzi sono due sorelle milanesi che hanno iniziato la loro carriera musicale insieme nel 1996, partecipando al concorso Sanremo Giovani con il brano “In viaggio”. Nel 1997, vincono il Festival di Sanremo nella categoria Nuove Proposte con la canzone “Amici come prima” e lanciano l’album “Ci chiamano bambine”.
Negli anni successivi, hanno partecipato a Sanremo e hanno ottenuto successo con brani come “Vamos a bailar (Esta vida nueva)” tratto dall’album “Television” nel 2000 e l’album “Festival” nel 2002. Nel 2009, Paola Iezzi debutta da solista, ma continuano a lavorare insieme.
Dopo l’album “Giungla” nel 2013, le due sorelle decidono di separare le loro strade. Nel 2020, hanno fatto un’apparizione televisiva insieme dopo molti anni. Chiara ha intrapreso la carriera di attrice, mentre Paola continua a dedicarsi alla musica. Nel 2022, sono tornate sotto i riflettori partecipando a concerti di Max Pezzali negli stadi e sono annunciate tra i partecipanti al Festival di Sanremo nel 2023 nella categoria Big.

22.34: Due ore di altissimo livello, in questo venerdì sanremese. La Notte contribuisce a questo crack. Un pezzo che se si fosse presentato a tutte le altre edizioni di Sanremo probabilmente avrebbe vinto e invece arrivò seconda…

22.31: Rosalba Pippa, nota come Arisa, è nata a Genova il 20 agosto 1982. Cresciuta a Pignola, in provincia di Potenza, ha scoperto la passione per la musica grazie a Mariah Carey e Céline Dion. Nel 2009 ha partecipato a Sanremo e ha vinto con la canzone “Sincerità”, lanciando la sua carriera nel mondo della musica. La sua immagine eccentrica e il talento vocale l’hanno resa un’icona. Dopo successi come “Malamoreno” nel 2010 e “La notte” nel 2012, ha vinto nuovamente Sanremo nel 2014 con “Controvento”. Nel corso degli anni, Arisa ha mostrato un’evoluzione nella sua immagine e nel suo stile musicale. Ha anche fatto esperienza come giudice in programmi televisivi come X Factor. Nonostante alcune controversie, ha continuato a essere una presenza importante sia nel mondo della musica che della televisione, partecipando a Sanremo nel 2019 e nel 2021. Recentemente è stata coinvolta nell’organizzazione dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina e ha preso parte come giurata in programmi come “Il cantante mascherato” e “The Voice Kids”

22.30: Collegamente con Arisa, in piazza Colombo. Il pezzo scelto è La Notte, voittorioso a Sanremo nel 2012

22.22: Un incanto. Raccontarlo a parole non è facile, è stato un momento altissimo. Skin è arrivata su Marte con la sua voce e Alessandro De Santis è stato ampiamente all’altezza della situazione. Realizzazione meravigliosa

22.18: Now I’ve heard there was a secret chord
That David played, and it pleased the Lord
But you dont really care for music, do you?
It goes like this, the fourth, the fifth
The minor falls, the major lifts
The baffled king composing Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Your faith was strong but you needed proof
You saw her bathing on the roof
Her beauty and the moonlight overthrew her
She tied you to a kitchen chair
She broke your throne, and she cut your hair
And from your lips she drew the Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Well, maybe there’s a God above
As for me all I’ve ever learned from love
Is how to shoot somebody who outdrew you
But it’s not a crime that you’re hear tonight
It’s not some pilgrim who claims to have seen the Light
No, it’s a cold and it’s a very broken Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Instrumental
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Well people I’ve been here before
I know this room and I’ve walked this floor
You see I used to live alone before I knew ya
And I’ve seen your flag on the marble arch
But listen love, love is not some kind of victory march, no
It’s a cold and it’s a broken Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
There was a time you let me know
What’s really going on below
But now you never show it to me, do you?
And I remember when I moved in you
And the holy dove she was moving too
And every single breath we drew was Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Now I’ve done my best, I know it wasn’t much
I couldn’t feel, so I tried to touch
I’ve told the truth, I didnt come here to London just to fool you
And even though it all went wrong
I’ll stand right here before the Lord of song
With nothing, nothing on my tongue but Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah, Hallelujah
Hallelujah

22.17: Santi Francesi con Skin – “Hallelujah” di Leonard Cohen

Deborah Anne Dyer, nota come Skin, è nata a Londra il 3 agosto 1967 sotto il segno del Leone. Fin da giovane è stata appassionata di musica e nel 1994 ha formato gli Skunk Anansie, una band che ha ottenuto riconoscimento per la sua musica rock con sonorità intense e melodie radiofoniche, caratterizzata anche dall’immagine provocatoria di Skin, con il capo completamente rasato. Tra i successi della band, spicca “My Ugly Boy”.
Nel 2003, Skin ha intrapreso una breve carriera solista, pubblicando l’album “Fleshwounds”, seguito nel 2006 da “Fake Chemical State”. Nonostante i risultati positivi, Skin è tornata agli Skunk Anansie, riconfermando la sua presenza carismatica nella band.
Oggi, Skin continua a essere la frontwoman degli Skunk Anansie e occasionalmente si esibisce anche come solista. Nel 2024, è stata annunciata come ospite nella serata dei duetti al Festival di Sanremo, dove interpreterà “Hallelujah” insieme ai Santi Francesi.

22.14: Nel 2019 si sono giocati la vittoria a Sanremo, adesso intrecciano la loro bravura sul palco dell’Ariston. Toccante la versione di Che sia Benedetta, divertente la versione di Occidentali’s Karma coinb la Mannoia che prima snobba Gabbani e poi si scatena togliendosi la giacca. Due fuoriclasse del palco. Tutto funziona molto bene

22.12: Ho sbagliato tante volte nella vita
Chissà quante volte ancora sbaglierò
In questa piccola parentesi infinita quante volte ho chiesto scusa e quante no.
È una corsa che decide la sua meta quanti ricordi che si lasciano per strada
Quante volte ho rovesciato la clessidra
Questo tempo non è sabbia ma è la vita che passa che passa.
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
Tenersela stretta
Siamo eterno siamo passi siamo storie
Siamo figli della nostra verità
E se è vero che c’è un Dio e non ci abbandona
Che sia fatta adesso la sua volontà
In questo traffico di sguardi senza meta
In quei sorrisi spenti per la strada
Quante volte condanniamo questa vita
Illudendoci d’averla già capita
Non basta non basta
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
Siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta a tenersela stretta
A chi trova se stesso nel proprio coraggio
A chi nasce ogni giorno e comincia il suo viaggio
A chi lotta da sempre e sopporta il dolore
Qui nessuno è diverso nessuno è migliore.
A chi ha perso tutto e riparte da zero perché niente finisce quando vivi davvero
A chi resta da solo abbracciato al silenzio
A chi dona l’amore che ha dentro
Che sia benedetta
Per quanto assurda e complessa ci sembri la vita è perfetta
Per quanto sembri incoerente e testarda se cadi ti aspetta
E siamo noi che dovremmo imparare a tenercela stretta
A tenersela stretta
Che sia benedetta

Essere o dover essere
Il dubbio amletico
Contemporaneo come l’uomo del neolitico.
Nella tua gabbia 2×3 mettiti comodo.
Intellettuali nei caffè
Internettologi
Soci onorari al gruppo dei selfisti anonimi.
L’intelligenza è démodé
Risposte facili
Dilemmi inutili
AAA cercasi (cerca sì)
Storie dal gran finale
Sperasi (spera sì)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma
Piovono gocce di Chanel
Su corpi asettici
Mettiti in salvo dall’odore dei tuoi simili.
Tutti tuttologi col web
Coca dei popoli
Oppio dei poveri
AAA cercasi (cerca sì)
Umanità virtuale
Sex appeal (sex appeal)
Comunque vada panta rei
And singing in the rain
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Quando la vita si distrae cadono gli uomini.
Occidentali’s Karma
Occidentali’s Karma
La scimmia si rialza
Namasté Alé
Lezioni di Nirvana
C’è il Buddha in fila indiana
Per tutti un’ora d’aria, di gloria.
La folla grida un mantra
L’evoluzione inciampa
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma.
Occidentali’s Karma
La scimmia nuda balla
Occidentali’s Karma

22.11: Fiorella Mannoia con Francesco Gabbani – “Che sia benedetta” di Fiorella Mannoia e “Occidentali’s karma” di Francesco Gabbani

Francesco Gabbani, nato a Carrara nel 1982, ha iniziato la sua carriera musicale a 4 anni suonando la batteria e successivamente la chitarra. Cresciuto in una famiglia legata al mondo della musica, firma un contratto discografico a 18 anni con il progetto Trikobalto. Nel 2010 decide di intraprendere una carriera solista.
Nel 2011 lancia quattro singoli e nel 2014 pubblica il suo primo album, “Greitist Iz”. La svolta arriva nel 2015 con la partecipazione a Sanremo Giovani, dove vince con il brano “Amen”. A Sanremo 2017, presenta “Occidentali’s Karma” e vince il festival. Il successo continua con l’album “Magellano”, che include hit come “Tra le granite e le granate” e “Pachidermi e pappagalli”.
Dopo una pausa nel 2018, nel 2019 lancia due singoli e nel 2020 annuncia il ritorno a Sanremo, ottenendo il secondo posto. Nel 2021, dopo una pausa dovuta al Covid, ritorna con un nuovo tour, album e il suo primo film. Nel 2022 e 2023, sperimenta come conduttore nel programma “Ci vuole un fiore”. Nel 2024, Gabbani è tornato definitivamente alla musica con vari singoli e l’album “Volevamo solo essere felici”, facendo anche il suo debutto come attore nel film “La donna per me”.

22.09: Torna sul palco Lorella Cuccarini

22.06: Che pezzo! Bella anche l’interpretazione, tenendo conto della difficoltà. Il ragazzo cresce a fianco di un monumento cxhe sta prendendo l’applauso scrosciante dell’Ariston che lo ha visato trionfale più di 30 anni fa

22.02: Quando finisce un amore così com’è finito il mio
Senza una ragione né un motivo, senza niente
Ti senti un nodo nella gola
Ti senti un buco nello stomaco
Ti senti vuoto nella testa e non capisci niente
E non ti basta più un amico
E non ti basta più distrarti
E non ti basta bere da ubriacarti
E non ti basta ormai più niente
E in fondo pensi, ci sarà un motivo
E cerchi a tutti i costi una ragione
Eppure non c’è mai una ragione
Perché un amore debba finire
E vorresti cambiare faccia
E vorresti cambiare nome
E vorresti cambiare aria
E vorresti cambiare vita
E vorresti cambiare il mondo
Ma sai perfettamente
Che non ti servirebbe a niente
Perché c’è lei, perché c’è lei
Perché c’è lei, perché c’è lei
Perché c’è lei nelle tue ossa
Perché c’è lei nella tua mente
Perché c’è lei nella tua vita
E non potresti più mandarla via
Nemmeno se cambiassi faccia
Nemmeno se cambiassi nome
Nemmeno se cambiassi aria
Nemmeno se cambiassi vita
Nemmeno se cambiasse il mondo
Però, se potessi ragionarci sopra
Saprei perfettamente che domani sarà diverso
Lei non sarà più lei
Io non sarò lo stesso uomo
Magari l’avrò già dimenticata
Magari, ma se potessi ragionarci sopra
Se potessi ragionarci sopra
Ma non posso, perché
Quando finisce un amore così com’è finito il mio
Senza una ragione né un motivo, senza niente
Ti senti un nodo nella gola
Ti senti un buco nello stomaco
Ti senti un vuoto nella testa
E non capisci niente
E non ti basta più un amico
E non ti basta più distrarti
E non ti basta bere da ubriacarti
E non ti basta ormai più niente
E in fondo pensi, ci sarà un motivo
E cerchi a tutti i costi una ragione
Eppure non c’è mai una ragione
Perché un amore debba finire

22.01: Irama con Riccardo Cocciante – “Quando finisce un amore” di Riccardo Cocciante

Riccardo Vincent Cocciante è nato il 20 febbraio 1946 a Saigon (Ho Chi Minh), in Vietnam, sotto il segno dei Pesci. Figlio di un italiano originario di Rocca di Mezzo, in Abruzzo, e di una donna francese, emigra a undici anni con la famiglia a Roma, dove frequenta il Lycée Chateaubriand.
L’inizio della sua carriera musicale risale alla fine degli anni Sessanta e all’inizio degli anni Settanta, con una transizione da canzoni in inglese a un album dalle influenze del rock progressivo nel 1972. Tuttavia, è con la musica pop che il giovane Riccardo ottiene successo, grazie alla hit “Bella senz’anima”, la canzone più famosa dell’album “Anima”, arrangiato anche da Ennio Morricone.
Divenuto un autore e interprete molto stimato, nel 1976 incide l’album “Concerto per Margherita”, che raggiunge il vertice non solo in Italia ma anche in Spagna, Francia e Sudamerica grazie al brano “Margherita”. Nel 1978 pubblica un nuovo disco, “Riccardo Cocciante”, contenente anche “A mano a mano”, diventato famoso anche nella versione di Rino Gaetano.
Negli anni Ottanta, inizia la sua collaborazione con il famoso paroliere Mogol, portando al successo album come “Cervo a primavera” e “Cocciante”, che includono alcune delle sue canzoni più famose, come “Celeste nostalgia”. Nel 1991, vince il Festival di Sanremo con la toccante “Se stiamo insieme”.
Negli anni Novanta, Cocciante pubblica pochi ma significativi album come “Eventi e mutamenti”, “Un uomo felice” e “Innamorato”, prima di dedicarsi ad altre attività, inclusa la creazione di musical teatrali. La sua opera più importante è “Notre Dame de Paris”, una versione musicale del capolavoro di Victor Hugo, riscritta da Luc Plamondon. Non va sottovalutato anche “Le Petit Prince”, basato sul romanzo di Antoine de Saint-Exupéry.
Attualmente, Riccardo Cocciante ha ricoperto il ruolo di coach a “The Voice of Italy” nel 2013, vincendo con la sua cantante Elhaida Dani, ma non ha più ripetuto l’esperienza. Negli ultimi anni, si è dedicato sempre più al mondo della musica, soprattutto agli spettacoli teatrali.

21.58: Una cover credibile, simpatica. Non straordinaria l’idea di iniziare con la versione melodica. Bravissimo Pino d’Angiò a mettersi in gioco con un gruppo di giovani interessanti

21.57: L’ho beccata in discoteca
Con lo sguardo da serpente
Io mi sono avvicinato
Lei già non capiva niente
L’ho guardata, m’ha guardato
E mi sono scatenato
Fred Astaire al mio confronto
Era statico e imbranato
Le ho sparato un baccio in bocca
Uno di quelli che schiocca
Sulla pista indiavolata
Lì per lì l’ho strapazzata
L’ho lanciata riafferrata
Senza fiato l’ho lasciata
Tra le braccia mi è cascata
Era cotta innamorata
Per i fianchi l’ho bloccata
E ne ho fatto marmellata
Oh, yeah
Si dice così, no?
E poi, e poi
Che idea! (Ma quale idea?)
Non vedi che lei non ci sta?
Che idea! (Ma quale idea?)
È maliziosa, ma saprà
Tenere a bada un superbullo
Buffo come te
E poi che avresti di speciale
Che in un altro, no, non c’è
Che idea! (Ma quale idea?)
Non vedi che lei non ci sta?
Che idea! (Ma quale idea?)
È maliziosa, ma saprà
Tenere a bada un superbullo
Buffo come te
E poi che avresti di speciale
Che in un altro, no, non c’è
M’è venuta una pensata
Nella tana l’ho portata
Le ho versato un’aranciata
Lei si è fatta una risata
Al mio whisky s’è aggrappata
Cinque litri si è scolata
Mi sembrava bell’andata
M’ha baciato, l’ho baciata
Ad un tratto l’ho agganciata
Dalle braccia m’è sgusciata
M’ha guardato, l’ho guardata
L’ho bloccata accarezzata
Sul visino suo di fata
Ma sembrava una patata
L’ho acchiappata, l’ho frullata
E ne ho fatto una frittata
Oh, yeah
Si dice così, no?
E poi
Che idea! (Ma quale idea?)
Non vedi che lei non ci sta?
Che idea! (Ma quale idea?)
È maliziosa, ma saprà
Tenere a bada un superbullo
Buffo come te
E poi che avresti di speciale
Che in un altro, no, non c’è
Balla
Dai, balla
B-b-b-balla
Mhm, così, così
Dai, balla
Dai, balla
B-b-b-balla
Mhm, così, così
He! Ho!
Balla

21.56: Bnkr44 con Pino D’Angiò – “Ma quale idea” di Pino D’Angiò

Giuseppe Chierchia, noto come Pino D’Angiò, è nato a Pompei il 14 agosto 1952. Cresciuto in una famiglia di Mercato San Severino, ha trascorso parte della sua giovinezza in America a causa del lavoro del padre. Tornato in Italia dopo il servizio militare, si è iscritto alla Facoltà di Medicina a Siena, ma la sua passione per la musica lo ha portato a esibirsi nei locali per guadagnare.
Nel 1979 ha esordito con il brano “È libero, scusi?”, ma la svolta nella sua carriera è arrivata negli anni ’80 con il pop rap “Ma quale idea”, che ha venduto milioni di copie in Italia e nel mondo, diventando un successo planetario. Durante questo periodo, è stato premiato come miglior paroliere italiano, si è affermato nelle classifiche di numerosi paesi e in Spagna è stato nominato miglior cantante straniero.
Tra il 1980 e il 2009, Pino D’Angiò è diventato anche un prolifico autore per artisti come Mina, ha lavorato in Rai e ha condotto diversi programmi radiofonici e televisivi. Ha iniziato anche a recitare a teatro e in alcuni film, doppiando diverse pellicole di Woody Allen.
Negli anni 2010, Pino D’Angiò ha mantenuto un profilo più basso, ma nel 2018 ha partecipato all’album “Powerillusi & Friends” dei Powerillusi. Nel 2021 è tornato in televisione come ospite nel programma “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone, nel 2022 è apparso come ospite speciale nel brano “Scandalo” di Franco126. Nel 2024 è stato annunciato come ospite a sorpresa per i duetti a Sanremo, dove proporrà il suo successo “Ma quale idea” insieme ai BNKR44.

21.44: Il medley di Lorella Cuccarini con La notte vola e Sugar Sugar con un impresentabile Fiorello, truccatissimo, capelli lunghi

21.41: Lorella Cuccarini è nata a Roma il 10 agosto 1965 sotto il segno del Leone. La sua infanzia è stata segnata da una separazione dei genitori avvenuta quando aveva soltanto dieci anni, e questo ha influenzato i suoi rapporti con il padre durante l’adolescenza.
Nei primi anni ’80, ha iniziato la sua carriera come showgirl, sostituendo Heather Parisi in Fantastico accanto a Pippo Baudo. Durante questo periodo, ha interpretato diverse sigle per il noto show televisivo, tra cui “Sugar Sugar”, “Tutto matto” e “L’amore è”.
Nel 1986, ha debuttato nel mondo della musica con l’album “Lorel”. L’anno successivo, si è trasferita a Fininvest insieme a Pippo Baudo, dove ha registrato la sigla per Striscia la Notizia, “La notte vola”, che è diventata una delle sue canzoni più famose e un classico della musica italiana.
Dopo aver presentato il Festival di Sanremo nel 1993, Lorella ha continuato la sua carriera musicale e nel 1995 ha partecipato al Festival come concorrente con il brano “Un altro amore no”, classificandosi decima nella finale. Tuttavia, con la pubblicazione del suo terzo album, la sua attività musicale ha subito una battuta d’arresto.
Oggi, Lorella Cuccarini ha interrotto la sua collaborazione con la Rai e ha ripreso a lavorare nel 2020 a Mediaset, dove è diventata insegnante di danza ad Amici di Maria De Filippi. Grazie alla sua esperienza e al suo carisma, è diventata un punto di riferimento molto apprezzato dal pubblico, tanto che è stata confermata anche l’anno successivo, questa volta come insegnante di canto.

21.40: Amadeus presenta Lorella Cuccarini

21,38: Applausi! Emozione forte, bravo anche Alfa con il rap finale. Standing ovation

21.36: Momento emozionante, toccante, uno dei grandi saggi della musica italiana che si mette a disposizione di uno dei più giovani cantanti in gara. Alfa riesce a reggere il confronto e questo è un punto a suo favore. Bellissimo l’arrangiamento dell’orchestra, ritmo tribale e l’insieme di archi

21.34: E ti diranno parole rosse come il sangue
Nere come la notte
Ma non è vero, ragazzo
Che la ragione sta sempre col più forte
Io conosco poeti
Che spostano i fiumi con il pensiero
E naviganti infiniti
Che sanno parlare con il cielo
Chiudi gli occhi, ragazzo
E credi solo a quel che vedi dentro
Stringi i pugni, ragazzo
Non lasciargliela vinta neanche un momento
Copri l’amore, ragazzo
Ma non nasconderlo sotto il mantello
A volte passa qualcuno
A volte c’è qualcuno che deve vederlo
Sogna, ragazzo sogna
Quando sale il vento
Nelle vie del cuore
Quando un uomo vive
Per le sue parole
O non vive più
Sogna, ragazzo sogna
Non lasciarlo solo contro questo mondo
Non lasciarlo andare sogna fino in fondo
Fallo pure tu
Sogna, ragazzo sogna
Quando cade il vento ma non è finita
Quando muore un uomo per la stessa vita
Che sognavi tu
Sogna, ragazzo sogna
Non cambiare un verso della tua canzone
Non lasciare un treno fermo alla stazione
Non fermarti tu
Lasciali dire che al mondo
Quelli come te perderanno sempre
Perchè hai già vinto, lo giuro
E non ti possono fare più niente
Passa ogni tanto la mano
Su un viso di donna, passaci le dita
Nessun regno è più grande
Di questa piccola cosa che è la vita
E la vita è così forte
Che attraversa i muri per farsi vedere
La vita è così vera
Che sembra impossibile doverla lasciare
La vita è così grande
Che quando sarai sul punto di morire
Pianterai un ulivo
Convinto ancora di vederlo fiorire
Sogna, ragazzo sogna
Quando lei si volta
Quando lei non torna
Quando il solo passo
Che fermava il cuore
Non lo senti più
Sogna, ragazzo, sogna
Passeranno i giorni
Passerrà l’amore
Passeran le notti
Finirà il dolore
Sarai sempre tu
Sogna, ragazzo sogna
Piccolo ragazzo
Nella mia memoria
Tante volte tanti
Dentro questa storia
Non vi conto più
Sogna, ragazzo, sogna
Ti ho lasciato un foglio
Sulla scrivania
Manca solo un verso
A quella poesia
Puoi finirla tu

21.33: Alfa con Roberto Vecchioni – “Sogna ragazzo sogna” di Roberto Vecchioni

Roberto Vecchioni è un cantautore italiano nato a Milano nel 1943. Laureatosi in lettere antiche, ha insegnato storia delle religioni prima di dedicarsi alla carriera musicale. Negli anni ’60 ha iniziato come autore per artisti come Vanoni, Mina e altri, diventando interprete delle sue canzoni dal 1971. Il suo successo arriva nel 1977 con “Samarcanda”. Le sue canzoni trattano di amore, ricordi e temi favolistici con uno stile autobiografico e ironico. Alcuni successi includono “Robinson” (1980) e “Milady” (1989). Vecchioni ha anche scritto libri di poesie e racconti.
Nel 2011, ha vinto il Festival di Sanremo con “Chiamami ancora amore”. Nel corso degli anni, ha continuato a pubblicare album come “Di rabbia e di stelle” (2007) e “I colori del buio” (2011). Nel 2013 è uscito il suo nuovo disco “Io non appartengo più”. La sua carriera è contraddistinta da un approccio eclettico e dalla capacità di mescolare ironia e profondità nei suoi testi.

21.31: Si chiude con “questa non  Ibiza” il medley di Tozzi cantato in coppia con The Kolors. Bene dal punto di vista musicale, non perfetta l’intesa ma forse serviva quache prova in più

21.29: Si balla e si canta con Tu

21.26: Tu, stiamo qui, stiamo là
C’è l’amore a cena e tu
Dimmi sì, se ti va
Il mio letto è forte e tu
Pesi poco di più della gommapiuma
Tu, perché tu non ci sei
E mi sto spogliando
Tu, quanti anni mi dai?
Ho un lavoro strano e tu
Ma va là, che lo sai
Vista da vicino tu
Sei più bella che mai
Baci da un minuto
Tu non ne dai, non ne dai
Chi ti ha fatto entrare?
Tu, chi mi brucia sei tu
E anche la mia marcia in più
Ed un po’ di follia
Quanto basta perché tu
Come lei, non sei mia
Se mi fai l’amore ti canterò
Come se fossi una canzone
Canterò e camminando sveglierò
Chi sta sognando più di me
Al mondo siamo io e te
Ragazza triste, canterò
La pioggia perché venga giù
Il vento che si calmi un po’
Il cielo perché sia più blu
E mi sorrida tu
Tu, non sarai mica tu
Una saponetta che
Scivolando non c’è
Dimmi che da un’ora tu
Hai bisogno di me
Che ti ossigeno di più
Dimmi che non sei tu
Un miraggio, ma sei tu
Canterò e camminando sveglierò
Chi sta sognando più di me
Al mondo siamo io e te
Ragazza triste, canterò
La pioggia perché venga giù
Il vento che si calmi un po’
Il cielo perché sia più blu
E mi sorrida tu

Gloria
Manchi tu nell’aria
Manchi ad una mano
Che lavora piano
Manchi a questa bocca
Che cibo più non tocca
E sempre questa storia
Che lei la chiamo Gloria
Gloria sui tuoi fianchi
La mattina nasce il sole
Entra odio ed esce amore
Dal nome Gloria
Gloria
Manchi tu nell’aria
Manchi come il sale
Manchi più del sole
Sciogli questa neve
Che soffoca il mio petto, oh
T’aspetto Gloria
Gloria (Gloria)
Chiesa di campagna (Gloria)
Acqua nel deserto (Gloria)
Lascio aperto il cuore (Gloria)
Scappa senza far rumore
Dal lavoro, dal tuo letto
Dai gradini di un altare
T’aspetto Gloria
Ah-ah-ah, ah-ah-ah
Gloria
Per chi accende il giorno
E invece di dormire
Con la memoria torna
A un tuffo nei papaveri
In una terra libera
Per chi respira nebbia
Per chi respira rabbia
Per me che senza Gloria
Con te nuda sul divano
Faccio stelle di cartone
Pensando a Gloria
Gloria
Manchi tu nell’aria
Manchi come il sale
Manchi più del sole
Sciogli questa neve
Che soffoca il mio petto, ah-ah-ah
T’aspetto Gloria
Gloria (Gloria)
Chiesa di campagna (Gloria)
Acqua nel deserto (Gloria)
Lascio aperto il cuore (Gloria)
Scappa senza far rumore
Dal lavoro, dal tuo letto
Dai gradini di un altare
T’aspetto Gloria

21.26: The Kolors con Umberto Tozzi – Medley dei successi di Umberto Tozzi

Umberto Tozzi è nato a Torino il 4 marzo 1952. Cresciuto in una famiglia originaria del sud Italia, ha iniziato a suonare la chitarra durante l’adolescenza. Dopo le prime esperienze musicali nei primi anni ’70, si è fatto notare nella scena cantautorale italiana e ha suonato nel singolo “Incontro d’amore” di Lucio Battisti.
Negli anni ’70, insieme a Damiano Dattoli e Massimo Luca, ha formato il trio Data e hanno registrato l’album “Strada bianca”. Tuttavia, il vero successo è arrivato nel 1977 quando Tozzi ha intrapreso la carriera da solista e ha pubblicato il singolo “Ti amo”, vincitore del Festivalbar e venduto in tutto il mondo.

Nei successivi anni ’70 e ’80, Tozzi ha continuato a ottenere successi con album come “È nell’aria… ti amo” e “Tu”. Nel 1979, ha lanciato il brano “Gloria” che ha dominato le classifiche internazionali. Collaborando con Raf e Giancarlo Bigazzi, ha scritto il brano “Si può dare di più”, vincitore a Sanremo nel 1987 insieme a Gianni Morandi ed Enrico Ruggeri.
Negli anni ’90, Tozzi ha continuato la sua carriera, partecipando ancora al Festival di Sanremo nel 2000 e 2005. Nonostante alcune sfide nel corso degli anni, Tozzi rimane un artista apprezzato in tutto il mondo. Nel 2020, ha unito le forze con Raf per celebrare i trent’anni di “Gente di mare” con una serie di concerti in Italia. Dopo questa collaborazione, Tozzi ha proseguito la sua carriera da solista e ha continuato a lavorare sui suoi progetti musicali.

21.16: Scelta poco rischiosa, sia Gazzelle che Fulminacci sono romani, il brano è sicuramente nelle loro corde. IKl pezzo, ovviamente, non si discute. Funziona ma non emoziona

21.14: Io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarra
E un pianoforte sulla spalla
Come i pini di Roma la vita non li spezza
Questa notte è ancora nostra
Ma come fanno le segretarie con gli occhiali a farsi sposare dagli avvocati?
Le bombe delle sei non fanno male
È solo il giorno che muore
È solo il giorno che muore
Gli esami sono vicini e tu sei troppo lontana dalla mia stanza
Tuo padre sembra Dante e tuo fratello Ariosto
Stasera al solito posto, la luna sembra strana
Sarà che non ti vedo
Da una settimana
Maturità, t’avessi preso prima, le mie mani sul tuo seno
È fitto il tuo mistero
E il tuo peccato è originale come i tuoi calzoni americani
Non fermare, prego, le mie mani
Sulle tue cosce tese, chiuse come le chiese
Quando ti vuoi confessare
Notte prima degli esami, notte di polizia
Certo qualcuno te lo sei portato via
Notte di mamme e di papà col biberon in mano
Notte di nonne alla finestra, ma questa notte è ancora nostra
Notte di giovani attori, di pizze fredde e di calzoni
Notte di sogni, di coppe e di campioni
Notte di lacrime e preghiere
La matematica non sarà mai il mio mestiere
E gli aerei volano alto tra New York e Mosca
Ma questa notte è ancora nostra
Claudia, non tremare, non ti posso far male
Se l’amore è amore
Si accendono le luci qui sul palco
Ma quanti amici ho intorno che viene voglia di cantare
Forse cambiati, certo un po’ diversi
Ma con la voglia ancora di cambiare
Se l’amore è amore, se l’amore è amore, se l’amore è amore
Se l’amore è amore, se l’amore è amore

21.13: Gazzelle con Fulminacci – “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti

Nato il 12 settembre 1997 a Roma con il nome di Filippo Uttinacci, conosciuto come Fulminacci, è un talentuoso cantautore della scena contemporanea. Con uno stile brillante e influenzato dagli anni Novanta, Fulminacci si distingue per il suo approccio poetico in un panorama musicale dominato dalla trap e dall’Itpop.
Il suo primo album, intitolato “La vita veramente,” è stato rilasciato il 9 aprile 2019 per Maciste Dischi e ha ottenuto successo grazie a brani come “Borghese in borghese.” Dopo la partecipazione al Concerto del Primo Maggio 2019, ha ricevuto riconoscimenti significativi, tra cui una Targa Tenco per la Miglior Opera Prima.
Nel 2020, Fulminacci è stato incluso nel cast del Concerto del Primo Maggio 2020, trasmesso in televisione a causa della pandemia di Coronavirus. Nel 2021, ha debuttato al Festival di Sanremo presentando il brano “Santa Marinella,” consolidando la sua posizione come uno dei cantautori più promettenti e talentuosi della scena musicale italiana.
Nel 2023, Fulminacci è tornato con il singolo “Tutto inutile” a gennaio, seguito dal lancio del suo terzo album, “Infinito +1.” L’album include collaborazioni con Pinguini Tattici Nucleari e Giovanni Truppi, consolidando ulteriormente la sua presenza nella scena musicale contemporanea.

Nel pezzo, uno dei capisaldi del repertorio di Antonello Venditti, egli ricorda i suoi primi passi nel mondo della musica insieme a tre altri giovani artisti presso il Folkstudio di Roma. La canzone racconta di un incontro romantico con Claudia la notte prima degli esami, descrivendo l’ansia, l’amore e gli eventi notturni di Roma. Venditti fa riferimento a vari elementi culturali, inclusi i pini di Roma di Respighi e l’aspetto calcistico con la Roma in finale di Coppa dei Campioni. Il testo tocca anche il tema dell’ansia per gli esami e fa un salto temporale, portando l’autore al presente come un cantautore affermato che conserva comunque il desiderio di cambiamento.

21.11: E’ il momento dell’omaggio alle unità cinofile

21.08: Purtroppo tecnicamente Rose Villain e Gianna Nannini non hanno offerto uno spettacolo all’altezza delle aspettative. Nulla da dire sui pezzi, che fanno parte della storia della musica, molto da dire sulla esecuzione, al di sotto delle aspettative. Se nell’anima, cantata bene o no (in questo caso no) emoziona sempre

21.05: Vado punto e a capo così
Spegnerò le luci e da qui
Sparirai
Pochi attimi
Oltre questa nebbia
Oltre il temporale
C’è una notte lunga e limpida,
Finirà
Ma è la tenerezza
Che ci fa paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sospeso
Immobile
Fermo immagine
Un segno che non passa mai
Vado punto e a capo vedrai
Quel che resta indietro
Non è tutto falso e inutile
Capirai
Lascio andare i giorni
Tra certezze e sbagli
E’ una strada stretta stretta
Fino a te
Quanta tenerezza
Non fa più paura
Sei nell’anima
E lì ti lascio per sempre
Sei in ogni parte di me
Ti sento scendere
Fra respiro e battito
Sei nell’anima
Sei nell’anima
In questo spazio indifeso
Inizia
Tutto con te
Non ci serve un perchè
Siamo carne e fiato
Goccia a goccia, fianco a fianco

Se la sera non esci
Ti prepari un panino mentre guardi la TV
Anche tu?
Ti addormenti con qualcuno
Che alla luce del giorno non conosci più
Anche tu?
Ti telefono o no, ti telefono o no
Ho il morale in cantina
Mi telefoni o no, mi telefoni o no
Chissà chi vincerà
Poi se ti diverti
Non la metti da parte un po’ di felicità
Anche tu?
Io vorrei sognarti, ma
Ho perduto il sonno e la fantasia
Anche tu
Ti telefono o no, ti telefono o no
Io non cedo per prima
Mi telefoni o no, mi telefoni o no
Chissà chi vincerà
Questo amore è un camera a gas
È un palazzo che brucia in città
Questo amore è una lama sottile
È una scena al rallentatore
Questo amore è una bomba all’hotel
Questo amore è una finta sul ring
È una fiamma che esplode nel cielo
Questo amore è un gelato al veleno
Io non riesco a dirlo
È che ti vorrei soltanto un po’ di più
Anche tu?
Io vorrei toccarti
Ma più mi avvicino più non so chi sei
Anche tu?
Ti telefono o no, ti telefono o no
Io non cedo per prima
Mi telefoni o no, mi telefoni o no
Chissà chi vincerà
Questo amore è un camera a gas
È un palazzo che brucia in città
Questo amore è una lama sottile
È una scena al rallentatore
Questo amore è una bomba all’hotel
Questo amore è una finta sul ring
È una fiamma che esplode nel cielo
Questo amore è un gelato al veleno

21.04: Rose Villain con Gianna Nannini – Medley

Gianna Nannini è una celebre cantante italiana, conosciuta per il suo spirito da rocker e la sua passione per i motori. Fin da giovane, ha coltivato la sua passione per le moto, che ha influenzato la sua musica e i suoi testi, regalando un senso di libertà e adrenalina.
Inizialmente, Nannini aveva una carriera promettente nel tennis, ma un 6-0 subito in un torneo l’ha spinta a abbandonare il tennis e dedicarsi alla musica. In passato, ha anche lavorato nell’attività di famiglia, una pasticceria, e un incidente durante questo periodo ha contribuito a creare la sua voce roca.
L’inizio della sua carriera musicale non è stato facile, con un inizio disastroso in un concerto di Guccini, dove il pubblico ha reagito negativamente alle sue canzoni, lanciando pomodori. Tuttavia, nel corso degli anni, Gianna Nannini ha conquistato il pubblico italiano diventando una delle grandi donne del rock italiano.
La sua carriera musicale ha avuto inizio negli anni ’70, ma il successo è arrivato con l’album “California” nel 1979, che includeva la famosa canzone “America”. Nel corso degli anni, Nannini ha consolidato la sua reputazione come una delle voci più potenti del panorama musicale italiano.
Oggi, continua a essere attiva nella musica. Nel 2019 ha pubblicato l’album “La differenza”, registrato a Nashville. Nel 2021, ha collaborato con Francesco De Gregori per una cover di “Diamante” di Zucchero. Nel 2022, è tornata in tour e ha partecipato a un concerto a Campovolo contro la violenza sulle donne.

21.03: Spettacolo puro! Era difficile riuscire a rendere questo pezzo contemporaneo senza rovinarne l’essenza. Annie Lennox può dormire sonni tranquilli. Tre minuti di meraviglia assoluta

21.01: Uno dei migliori duetti mai sentiti a Sanremo neglio ultimi anni. Due voci strabilianti, un pezzo da storia della musica, coro e orchestra da favola

20.59: Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
I travel the world and the seven seas
Everybody’s looking for something
Some of them want to use you
Some of them want to get used by you
Some of them want to abuse you
Some of them want to be abused
Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
I travel the world and the seven seas
Everybody’s looking for something
movin’ on
(Hold your head up) movin’ on, (keep your head up) movin’ on
(Hold your head up) movin’ on, (keep your head up) movin’ on
(Hold your head up) movin’ on, (keep your head up)
Some of them want to use you
Some of them want to get used by you
Some of them want to abuse you
Some of them want to be abused
Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
I travel the world and the seven seas
Everybody’s looking for something
Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
I travel the world and the seven seas
Everybody’s looking for something
Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
I travel the world and the seven seas
Everybody’s looking for something
Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
I travel the world and the seven seas
Everybody’s looking for something
Sweet dreams are made of this
Who am I to disagree?
I travel the world and the seven seas
Everybody’s looking for something
Sweet dreams are made of this (oh-oh)

20.58: Annalisa con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia – “Sweet dreams (Are made of this)” degli Eurythmics

La Rappresentante di Lista (LRDL) è un duo musicale italiano composto da Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina. La band è nata in Sicilia nel 2011 e deve il suo nome al fatto che Veronica si iscrisse come rappresentante di lista politica per votare fuori sede nel referendum del 2011 sull’energia nucleare.
Il debutto discografico avviene nel 2014 con l’album “(per la) Via di casa”. Segue “Bu Bu Sad” nel 2016 e nel 2018 esce “Go Go Diva”, trainato dal singolo “Questo corpo”. Nel 2019, collaborano con Dimartino nel singolo “Ci diamo un bacio”.
La band ottiene maggiore visibilità nel 2021 partecipando al Festival di Sanremo con la canzone “Amare” e pubblicando l’album “My Mamma”. Nel 2022 ritornano a Sanremo con “Ciao Ciao”, ottenendo il settimo posto e un grande successo commerciale.
Nel 2023, La Rappresentante di Lista scrive il brano “Lettera 22” per I Cugini di Campagna al Festival di Sanremo e collabora con i produttori Zef e Marz nel brano “Tilt” insieme a Elisa. Nel medesimo anno, organizzano “Musica per la pace”, un concerto benefico per raccogliere fondi a favore della popolazione ucraina colpita dalla guerra.

20.58: Atmosfera da discoteca, Aitana bella e brava. Pezzo conosciutissimo che funziona anche quaqlche anno dopo. Scelta poco coraggiosa, cantare se stesso ma l’avvio è stato comunque positivo

20.54:

Hai una casa un po’ piccola, sembra fatta per te
È diventata la nostra da quando hai appiccicato
Tutti i momenti-i che hai passato con me-e-e
Sopra il frigorifero (sopra il frigorifero) c’è la mia faccia
E mi fa ridere che sono da tutte le parti
Girando gli angoli di questo mondo
Non posso trovarmi in un luogo migliore
Se non tra le tue braccia, in mezzo a tutte le luci
Noi siamo gli unici con le tapparelle chiuse
E non l’ho detto a nessuno
Che ho perso la testa e sono pazzo di te
Non volano farfalle
Non sto più nella pelle
Ho perso le emozioni me le ritrovi tu?
Da questa notte
No, no non voglio stare male
Dammi due ali per volare
Sei una boccata d’aria-ia
Hai un elastico tra i capelli
Per tenerci legati
Non ho nulla a parte te
Che mi faccia respirare
Sei una botta di ossigeno in mezzo all’industria
La vita è un po’ tossica, strappi un sorriso
Quando mi guardi con quegli occhi lucidi
Non sento i limiti nel mio futuro
E non l’ho detto a nessuno
Che ho perso la testa e sono pazzo di te
Non volano farfalle
Non sto più nella pelle
Ho perso le emozioni me le ritrovi tu?
Da questa notte
No, no non voglio stare male
Dammi due ali per volare
Sei una boccata d’aria-ia
Volano farfalle sulle lampadine
Attratte come fosse la luce del sole
Come me che tra miliardi di persone
Vengo verso di te
Non volano farfalle
Non sto più nella pelle
Ho perso le emozioni me le ritrovi tu?
Da questa notte
No no non voglio stare male
Dammi due ali per volare
Sei una boccata d’aria-ia
Sei una boccata d’aria-ia

20.53: Sangiovanni con Aitana – Medley di “Farfalle” e “Mariposas” di Sangiovanni

Aitana Ocaña Morales, nota semplicemente come Aitana, è una cantante e attrice spagnola nata il 27 giugno 1999 a Barcellona, sotto il segno del Cancro. La sua passione per la musica è emersa fin da bambina, quando ha iniziato a pubblicare cover di canzoni famose su YouTube nel 2014. Nel 2017, ha ottenuto una svolta nella sua carriera partecipando alla nona edizione di Operación Triunfo.
Nonostante abbia raggiunto il secondo posto nelle selezioni per rappresentare la Spagna all’Eurovision, Aitana ha consolidato il suo successo pubblicando il singolo “Lo malo” con Ana Guerra, che le ha valso un doppio disco di platino. Nel 2019, trasferendosi a Los Angeles, ha registrato il suo primo album, candidato a un Latin Grammy.
Nel corso della sua carriera, Aitana ha collaborato con artisti internazionali come Katy Perry e David Bisbal. Nel 2020 ha pubblicato il suo secondo album e ha fatto conoscere la sua musica anche in Italia con il singolo “Mariposas” insieme a Sangiovanni.
Oggi, Aitana continua a dedicarsi sia alla musica che alla recitazione. Nel 2024, è stata annunciata come ospite al Festival di Sanremo, dove si esibirà nella serata dei duetti con Sangiovanni, presentando una versione sia italiana che spagnola di “Farfalle”.

20.52: Inizia la gara. Metteremo i testi per permettervi di cantare insieme a noi

20.49: Fiorello si presenta incappucciato a salutare Amadeus

20.47: Iniziata la quarta puntata. Amadeus sul palco in completo rosa

20.43: Tra gli ospiti, il cast della serie “Mameli”. Il celebre dj e produttore Gigi D’Agostino mette i dischi sulla nave Costa Smeralda, mentre tocca ad Arisa incantare piazza Colombo con la sua voce.

20.40: A condurre il Festival è per il quinto anno consecutivo è Amadeus, che ogni sera viene affiancato da un co-conduttore diverso. Questa sera, venerdì 9 febbraio, omaggio allo show televisivo italiano con la presenza di Lorella Cuccarini

20.38: Questa la lista dei duetti in programma questa sera:

Sangiovanni con Aitana – Medley Farfalle e Mariposas

Annalisa con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia – Sweet Dreams degli Eurytmics

Rose Villain con Gianna Nannini – Medley

Gazzelle con Fulminacci – Notte prima degli esami di Antonello Venditti

The Kolors con Umberto Tozzi – Medley di Umberto Tozzi

Alfa con Roberto Vecchioni – Sogna ragazzo sogna

Bnkr44 con Pino D’Angiò – Ma quale idea

Irama con Riccardo Cocciante – Quando finisce un amore

Fiorella Mannoia con Francesco Gabbani – Che sia benedetta e Occidentali’s karma

Santi Francesi con Skin – Hallelujah di Leonard Cohen

Ricchi e Poveri con Paola e Chiara – Medley Sarà perché ti amo e Mamma Maria

Ghali con Rat Chopper – Medley Italiano vero

Clara con Ivana Spagna e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino – Il cerchio della vita

Loredana Berté con Venerus – Ragazzo mio di Luigi Tenco con Ivano Fossati

Geolier con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio – Medley Strade

Angelina Mango con il quartetto d’archi dell’Orchestra di Roma – La rondine di Pino Mango

Alessandra Amoroso con Bomdabash – Medley

Dargen D’Amico con Babel Nova Orchestra – Omaggio a Ennio Morricone

Mahmood con i Tenores di Bitti – Com’è profondo il mare di Lucio Dalla

Mr. Rain con Gemelli DiVersi – Mary

Negramaro con Malika Ayane – La canzone del sole di Lucio Battisti

Emma con Bresh – Medley di Tiziano Ferro

Il Volo con Stef Burns (chitarrista di Vasco Rossi) – Who wants to live forever dei Queen

Diodato con Jack Savoretti – Amore che vieni, amore che vai di Fabrizio De André

La Sad con Donatella Rettore – Lamette

Il Tre con Fabrizio Moro – Medley

BigMama con Gaia, La Niña e Sissi – Lady Marmalade

Maninni con Ermal Meta – Non mi avete fatto niente

Fred De Palma con Eiffel 65 – Medley

Renga e Nek – Medley

20.36: Gli Artisti – che potranno quindi nell’occasione anche cantare in lingua straniera e dovranno esibirsi insieme ad artisti (compresi tra questi anche “gruppi”) loro Ospiti di conclamata fama italiani o stranieri) – saranno votati dal pubblico con il Televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e dalla Giuria delle Radio. I tre sistemi di votazione avranno un peso percentuale sul risultato complessivo della votazione in Serata così ripartito: Televoto 34%: Giuria della Sala Stampa, Tv e Web 33%, Giuria delle Radio 33%, e daranno luogo ad una classifica di Serata dei 30 Artisti. Saranno comunicati al pubblico gli Artisti nelle prime 5 posizioni nella suddetta classifica di Serata. L’Artista primo classificato potrà essere dichiarato vincitore della Serata. La media tra le percentuali complessive di voto ottenute dagli Artisti in Serata e quelle ottenute dalle canzoni/Artisti nelle Serate precedenti determinerà poi una nuova classifica generale delle 30 canzoni/Artisti in gara.

20.33: La serata odierna, però, contribuirà a fare classifica, oltre a consegnare il premio speciale dei duetti e quindi è molto importante. Nella quarta serata, infatti,  è prevista l’interpretazione–esecuzione, da parte di ognuno dei 30 Artisti in gara, di una Cover, scelta tra le canzoni facenti parte del repertorio italiano ed internazionale e pubblicate entro il 31 dicembre 2023.

20.30: La kermesse sanremese prosegue, dopo tre serate dagli ascolti altissimi e con grande incertezza sulle graduatorie, con una kermesse che esce dai canoni della gara e, come per tutti i venerdì sanremesi dell’epoca contemporanea, è dedicata ai duetti di qualità.

20.28: Nella prima serata la classifica dei primi cinque vedeva prima Loredana Bertè, seconda Angelina Mango, terza Annalisa, quarto Diodato, quinto Mahmood. La seconda serata, che ha visto esibirsi i primi 15 artisti in gara ha visto prevalere Geolier davanti a Irama, Annalisa, Loredana Bertè e Mahmood. Nella terza serata la classifica dei primi cinque ha visto prima Angelina Mango, secondo Irama, terza Alessandra Amoroso, quarto Il Tre, quinto Mr. Rain.

20.26: Vi racconteremo tutto, dalla qualità delle canzoni in gara al comportamento di presentatori e ospiti italiani e internazionali, vi terremo aggiornati su classifiche, votazioni, immancabili polemiche e novità, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore dell’edizione 2024 al termine della serata finale di domani, sabato 10 febbraio.

20.23: OA Sport segue minuto per minuto le cinque serate del Festival con l’aiuto di alcuni esperti del settore che vi aiuteranno nell’ascolto delle canzoni in gara, nell’individuare le qualità sonore, l’originalità di testi e musiche, magari anche qualche plagio, e nel giudicare gli outfit dei partecipanti.

20.20: Buonasera e benvenuti alla DIRETTA LIVE della quarta serata della 74ma edizione del Festival di Sanremo 2024.

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Buonasera e benvenuti alla DIRETTA LIVE della quarta serata della 74ma edizione del Festival di Sanremo 2024. OA Sport segue minuto per minuto le cinque serate del Festival con l’aiuto di alcuni esperti del settore che vi aiuteranno nell’ascolto delle canzoni in gara, nell’individuare le qualità sonore, l’originalità di testi e musiche, magari anche qualche plagio (qualcosa, purtroppo, c’è), e nel giudicare gli outfit dei partecipanti. Vi racconteremo tutto, dalla qualità delle canzoni in gara al comportamento di presentatori e ospiti italiani e internazionali, vi terremo aggiornati su classifiche, votazioni, immancabili polemiche e novità, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore dell’edizione 2024 al termine della serata finale di sabato 10 febbraio.

Nella prima serata la classifica dei primi cinque vedeva prima Loredana Bertè, seconda Angelina Mango, terza Annalisa, quarto Diodato, quinto Mahmood. La seconda serata, che ha visto esibirsi i primi 15 artisti in gara ha visto prevalere Geolier davanti a Irama, Annalisa, Loredana Bertè e Mahmood. Nella terza serata la classifica dei primi cinque ha visto prima Angelina Mango, secondo Irama, terza Alessandra Amoroso, quarto Il Tre, quinto Mr. Rain.

La kermesse sanremese prosegue, dopo tre serate dagli ascolti altissimi e con grande incertezza sulle graduatorie, con una kermesse che esce dai canoni della gara e, come per tutti i venerdì sanremesi dell’epoca contemporanea, è dedicata ai duetti di qualità. La serata odierna, però, contribuirà a fare classifica, oltre a consegnare il premio speciale dei duetti e quindi è molto importante. Nella quarta serata, infatti,  è prevista l’interpretazione–esecuzione, da parte di ognuno dei 30 Artisti in gara, di una Cover, scelta tra le canzoni facenti parte del repertorio italiano ed internazionale e pubblicate entro il 31 dicembre 2023. Gli Artisti – che potranno quindi nell’occasione anche cantare in lingua straniera e dovranno esibirsi insieme ad artisti (compresi tra questi anche “gruppi”) loro Ospiti di conclamata fama italiani o stranieri) – saranno votati dal pubblico con il Televoto, dalla Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e dalla Giuria delle Radio. I tre sistemi di votazione avranno un peso percentuale sul risultato complessivo della votazione in Serata così ripartito: Televoto 34%: Giuria della Sala Stampa, Tv e Web 33%, Giuria delle Radio 33%, e daranno luogo ad una classifica di Serata dei 30 Artisti. Saranno comunicati al pubblico gli Artisti nelle prime 5 posizioni nella suddetta classifica di Serata. L’Artista primo classificato potrà essere dichiarato vincitore della Serata. La media tra le percentuali complessive di voto ottenute dagli Artisti in Serata e quelle ottenute dalle canzoni/Artisti nelle Serate precedenti determinerà poi una nuova classifica generale delle 30 canzoni/Artisti in gara.

Nella quinta e ultima serata è prevista l’interpretazione-esecuzione delle 30 canzoni in gara da parte dei rispettivi 30 Artisti. Le canzoni verranno votate dal pubblico attraverso il Televoto. Verrà comunicata al pubblico la classifica generale delle 30 canzoni determinatasi al termine della precedente Quarta Serata. La media tra le percentuali di voto ottenute in Serata attraverso il Televoto e quelle ottenute nelle Serate precedenti determinerà una nuova classifica generale delle 30 canzoni/Artisti. Verrà comunicata al pubblico la nuova classifica generale delle 30 canzoni. Verranno riproposte attraverso esecuzione dal vivo o registrazione audio video le 5 canzoni (o parte di esse) degli Artisti in gara con la posizione più elevata nella suddetta nuova classifica generale. Le votazioni precedenti verranno azzerate e si procederà a una nuova votazione del pubblico con il Televoto, della Giuria della Sala Stampa, Tv e Web e della Giuria delle Radio. I tre sistemi di votazione avranno un peso percentuale sul risultato complessivo di questa ultima votazione in Serata così ripartito: Televoto 34%: Giuria della Sala Stampa, Tv e Web 33%; Giuria delle Radio 33%. La canzone/Artista con la percentuale di voto complessiva più elevata ottenuta in quest’ultima votazione verrà proclamata Vincitrice di SANREMO 2024. Verranno proclamate anche le canzoni/Artisti classificatesi seconda, terza, quarta e quinta.

A condurre il Festival è per il quinto anno consecutivo è Amadeus, che ogni sera viene affiancato da un co-conduttore diverso. Questa sera, venerdì 9 febbraio, omaggio allo show televisivo italiano con la presenza di Lorella Cuccarini, mentre sabato 10 febbraio nella serata finale ad affiancare Amadeus sarà l’amico e collega di sempre, lo show-man Fiorello. Tra gli ospiti, il cast della serie “Mameli”. Il celebre dj e produttore Gigi D’Agostino mette i dischi sulla nave Costa Smeralda, mentre tocca ad Arisa incantare piazza Colombo con la sua voce.

Questi i duetti in programma nella quarta serata del Festival di Sanremo.
Alessandra Amoroso con i BoomDaBash – Medley
Alfa con Roberto Vecchioni – “Sogna ragazzo sogna” di Roberto Vecchioni
Angelina Mango con il quartetto d’archi dell’orchestra di Roma – “La rondine” di Mango
Annalisa con La Rappresentante di Lista e il coro Artemia – “Sweet dreams (Are made of this)” degli Eurythmics
BigMama con Gaia, La Niña e Sissi – “Lady Marmalade” di Labelle
Bnkr44 con Pino D’Angiò – “Ma quale idea” di Pino D’Angiò
Clara con Ivana Spagna e il Coro di voci bianche del Teatro Regio di Torino – “Il cerchio della vita” di Ivana Spagna
Dargen D’Amico con BabelNova Orchestra – Omaggio a Ennio Morricone: “Modigliani” sulle note di The Crisis
Diodato con Jack Savoretti – “Amore che vieni, amore che vai” di Fabrizio De André
Emma con Bresh – Medley di Tiziano Ferro
Fiorellla Mannoia con Francesco Gabbani – “Che sia benedetta” di Fiorella Mannoia e “Occidentali’s karma” di Francesco Gabbani
Fred De Palma con gli Eiffel 65 – Medley degli Eiffel 65
Gazzelle con Fulminacci – “Notte prima degli esami” di Antonello Venditti
Geolier con Guè, Luchè e Gigi D’Alessio – Medley dal titolo “Strade”
Ghali con Ratchopper – Medley dal titolo “Italiano vero”
Il Tre con Fabrizio Moro – Medley di Fabrizio Moro
Il Volo con Stef Burns – “Who wants to live forever” dei Queen
Irama con Riccardo Cocciante – “Quando finisce un amore” di Riccardo Cocciante
La Sad con Donatella Rettore – “Lamette” di Donatella Rettore
Loredana Bertè con Venerus – “Ragazzo mio” di Luigi Tenco con l’arrangiamento di Ivano Fossati
Mahmood con i Tenores di Bitti – “Come è profondo il mare” di Lucio Dalla
Maninni con Ermal Meta – “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta
Mr.Rain con i Gemelli Diversi – “Mary” dei Gemelli Diversi
Negramaro con Malika Ayane – “La canzone del sole” di Lucio Battisti
Renga Nek – Medley dei loro successi
Ricchi e Poveri con Paola & Chiara – Medley di “Sarà perché ti amo” e “Mamma Maria” dei Ricchi e Poveri
Rose Villain con Gianna Nannini – Medley
Sangiovanni con Aitana – Medley di “Farfalle” e “Mariposas” di Sangiovanni
Santi Francesi con Skin – “Hallelujah” di Leonard Cohen
The Kolors con Umberto Tozzi – Medley dei successi di Umberto Tozzi

OASport vi propone la DIRETTA LIVE della quarta serata della 74ma edizione del Festival di Sanremo 2024: cronaca in tempo reale ed aggiornamenti costanti per non perdervi nulla di questo spettacolo. Appuntamento alle 20.40 circa. Buon divertimento!