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Torna l’incubo doping in Spagna: controlli irregolari e positività insabbiate? E spunta il nome di Ramos…

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Sergio Ramos

Un nuovo scandalo doping potrebbe far tremare l’universo sportivo in Spagna. Il sito web Relevo ha fatto luce su una serie di negligenze e complicità della Celad, l’agenzia nazionale antidoping. Secondo l’inchiesta, la Wada (agenzia mondiale antidoping) avrebbe permesso alla Spagna di lasciare impuniti diversi atleti risultati positivi ai testi antidoping e la Celad avrebbe utilizzato vari metodi per insabbiare questi test positivi, evitando di sanzionare gli atleti. Relevo ha svelato una serie di scappatoie burocatriche che sarebbero state utilizzate dalla Celad, come ad esempio l’attendere il tempo massimo consentito dalla normativa, un anno, tra l’apertura del caso e la notifica della positività all’atleta.

Viene riportato un caso del 2019: a un atleta di rilievo nazionale sarebbe stata inviata la notifica della sanzione il 365° giorno successivo alla positività e per posta, così l’atleta ricorse al Tribunale Amministrativo Sportivo che si è pronunciato in suo favore proprio perché la sanzione era stata notificata oltre i temini di legge. Altri metodi per insabbiare? Relevo parla dell’uso retroattivo di esenzioni per uso terapeutico, come nel caso della maratoneta Majida Maayouf (primatista nazionale). Sempre secondo Relevo, la Wada sarebbe in possesso di molti documenti comprovanti l’esistenza di risultati positivi illeciti nello sport spagnolo, ma ha chiuso un occhio su di essi. Inoltre l’agenzia antidoping spagnola avrebbe usato fondi pubblici per cinque anni per finanziare test svolti in maniera irregolare.

Un altro caso riguarderebbe il centometrista Patrick Chinedu Ike, risultato positivo al norandrosterone e al noretiocolanolone nel 2019: Celad non avrebbe aperto un’indagine e la Wada non avrebbe intrapreso azioni, anche se il risultato positivo era stata pubblicato sul profilo dell’atleta nel sistema “Adams”. Ci sarebbe anche un nome di primissimo piano: Sergio Ramos avrebbe ritardato un controllo dopo una partita contro il Malaga in modo del tutto irregolare, ma l’ispettore vigilante non avrebbe menzionato questo aspetto.

Foto: Lapresse