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L’analisi di Bertolucci: “Djokovic aveva paura di perdere. La sconfitta in Coppa Davis è rimasta nella testa”

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Paolo Bertolucci

Paolo Bertolucci, nel corso del podcast “La telefonata” a cura di Tennis Italiano, ha analizzato quanto avvenuto nella semifinale degli Australian Open 2024 con Jannik Sinner che ha superato in maniera eccezionale il fuoriclasse serbo in 4 set (61 62 67 63) in poco più di 3 ore di gioco.

Secondo il nativo di Forte dei Marmi, l’altoatesino merita grandissimi complimenti per quanto fatto alla Rod Laver Arena, ma a suo parere il match va analizzato anche in un’altra direzione. “Sono davvero contento per questo successo e per Jannik. Anzi, gli auguro di vincere una marea di tornei del Grande Slam in carriera. Però, se devo essere sincero, nei primi 2 set ho visto un Nole lento e falloso”.

Paolo Bertolucci prova a dare una spiegazione a quanto visto in campo: “Djokovic dava la sensazione che, in un colpo solo, fossero arrivati tutti insieme e tutti in una volta i suoi 37 anni. Penso, inoltre, che la sconfitta in Coppa Davis, con tre match point non sfruttati, gli sia rimasta dentro la testa. Non c’è dubbio. In semifinale Nole è entrato in campo convinto di vincere come sempre, certo, ma anche con mille dubbi e la paura di come affrontare un match complicatissimo”.

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A questo punto tutta l’attenzione si sposta verso la Finale di domattina (ore 09.30 italiane). “La seconda semifinale tra Daniil Medvedev e Alexander Zverev è stata importante per capire come i due al momento sembrino di un livello differente rispetto a Sinner. Il tedesco aveva dominato i primi due set, poi dopo aver perso al tie-break il terzo parziale ha dato la sensazione di essere stanco. L’altro è stato bravo a portare il match dalla sua parte nella sua ragnatela. Come giocherà contro Jannik in finale? Penso che starà più avanti delle altre volte, altrimenti non avrà vita facile. Dovrà inventarsi qualcosa di nuovo”.

Foto: Olycom