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Atletica, l’Italia viaggia verso il sogno: primo posto e fuga in classifica agli Europei a squadre! Sibilio e Furlani protagonisti

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Alessandro Sibilio

L’Italia può veramente sognare in grande agli Europei a squadre di atletica leggera, l’erede della cara vecchia Coppa Europa. La nostra Nazionale si trova al comando della classifica generale al termine della seconda giornata (disputati 25 eventi sui 37 in programma) con ben 294 punti. Gli azzurri sono ufficialmente in fuga a Cracovia: 35,5 lunghezze di vantaggio sulla Polonia padrona di casa e detentrice del titolo, 37,5 sulla solida Germania, 50,5 sulla discontinua Gran Bretagna. Il Bel Paese può davvero alzare al cielo il prestigioso e mitico trofeo mai conquistato in oltre mezzo secolo di storia (la Coppa Europa nacque nel 1965, poi ha recentemente cambiato la denominazione ma non la sostanza).

Spiccano la spettacolare vittoria di Alessandro Sibilio sui 400 ostacoli (quinta vittoria tricolore dopo le quattro di ieri); i secondi posti di Mattia Furlani (salto in lungo), Ottavia Cestonaro (salto triplo), Ayomide Folorunso (400 ostacoli); della 4×100 maschile (senza l’infortunato Fausto Desalu, con il debutto di Samuele Ceccarelli e lo show di Filippo Tortu in ultima frazione); la terza piazza di Hassane Fofana (110 ostacoli). Da annotare le controprestazioni della 4×100 donne e di Roberta Bruni nel salto con l’asta, un plauso a Alessio Mannucci che si è difeso nel disco (sulla carta decisamente sfavorevole). Domani si andrà a caccia del colpaccio trascinati da Gianmarco Tamberi, Filippo Tortu, Larissa Iapichino, Yeman Crippa e Zane Weir.

RISULTATI EUROPEI A SQUADRE ATLETICA (SECONDA GIORNATA)

400 OSTACOLI (MASCHILE) – Alessandro Sibilio ha illuminato la scena, dominando in maniera perentoria il giro di pista con barriera: sontuoso 48.14 (record dei campionati, secondo tempo in carriera) e vittoria schiacciante davanti all’olandese Nick Smidt (48.95) e al britannico Seamus Derbyshire (49.51). Arriva anche la medaglia d’oro agli European Games, come da pronostico della vigilia: quinto successo per l’Italia in questa edizione degli Europei a squadre. Clicca qui per la cronaca della gara.

SALTO IN LUNGO (MASCHILE) – Mattia Furlani era l’italiano più atteso di giornata e ha conquistato un pregevole secondo posto con un balzo da 7.97 metri (0,4 m/s di vento contrario). L’azzurro ha tentato il tutto per tutto per battere il fuoriclasse greco Miltiadis Tentoglou, ma il Campione Olimpico ha stampato un vertiginoso 8.34 all’ultimo assalto (miglior prestazione europea stagionale nonostante 1,3 m/s di vento in faccia). Arriva anche l’argento agli European Games per il giovane laziale, che si è lasciato alle spalle lo svizzero Simon Ehammer (7.95) e lo svedese Thobias Montler (7.82). Clicca qui per la cronaca della gara.

4X100 (MASCHILE) – Fausto Desalu si infortuna in riscaldamento e viene sostituito da Marco Ricci in terza frazione. In seconda debutta Samuele Ceccarelli dopo il trionfo di ieri sui 100 metri. Il Campione d’Europa dei 60 metri ha una difficoltà nel passaggio di testimone con Ricci, la superano e poi in ultima frazione si scatena Filippo Tortu, che rischia addirittura di riacciuffare tedeschi e britannici. Italia terza in 38.47 alle spalle di Germania (38.34) e Gran Bretagna (38.44), poi arriva la squalifica dei britannici e l’Italia sale al secondo posto. Clicca qui per la cronaca della gara.

SALTO TRIPLO (FEMMINILE) – Secondo posto pesantissimo per Ottavia Cestonaro. L’azzurra si rende protagonista di una gara decisamente solida e stampa un prezioso balzo da 14.09 metri (0,3 m/s di vento contrario), inchinandosi soltanto al cospetto della turca Tugba Danismaz (14.16, record nazionale all’aperto). Terzo posto per la svedese Maja Askag (13.88) davanti alla tedesca Kira Wittmann (13.71).

400 OSTACOLI (FEMMINILE) – Ayomide Folorunso non si tira mai indietro quando indossa la maglia azzurra, gareggia a tutto cuore e conquista un secondo posto di lusso (54.79) al termine di un bel duello con la tedesca Carolina Krafzik (54.47), scappata via definitivamente sull’ultima barriera. Terzo posto per l’olandese Cathelijn Peeters (54.97). Clicca qui per la cronaca della gara.

110 OSTACOLI – Prestazione tutto cuore da parte di Hassane Fofana, che non si tira mai indietro e nonostante un errore tra quarta e quinta barriera riesce a chiudere in terza posizione con il tempo di 13.47 (niente medaglia agli European Games). Il lombardo ha lottato spalla a spalla con lo spagnolo Enrique Llopis (13.44), lo svizzero Jason Joseph è risultato imprendibile (13.12). Clicca qui per la cronaca della gara.

1500 METRI (MASCHILE) – Ci si aspettava un grande squillo da parte di Pietro Arese, che recentemente ha avvicinato il record italiano. Il piemontese ha impostato una gara di testa, ma negli ultimi 200 metri gli è mancato qualcosa per impostare la volata per il risultato di lusso. Bravo a superare sulla linea del traguardo un avversario diretto come il britannico George Mills e a chiudere in quarta posizione con il tempo di 3:38.13 alle spalle dello spagnolo Mohamed Katir (3:36.95), del portoghese Isaac Nader (3:37.37) e dell’olandese Niels Laros (3:37.59). Clicca qui per la cronaca della gara.

4X100 (FEMMINILE) – Johanelis Herrera Abreu parte bene, Dalia Kaddari è brava in seconda frazione ma poi succede il classico imprevisto delle staffette: il cambio con Anna Bongiorni non si completa. Con lucidità l’azzurra torna indietro riprende il testimone, completa la propria prova e poi lancia Vittoria Fontana. Altissimo 52.28 per l’Italia, che però può sfruttare al meglio ben quattro squalifiche (Finlandia, Svezia, Norvegia e soprattutto l’avversaria diretta Gran Bretagna) per risalire al 12mo posto e portare a casa cinque punti pesantissimi per come si era messa. Clicca qui per la cronaca della gara.

SALTO CON L’ASTA (FEMMINILE) – In questa specialità arriva la controprestazione che non ti aspetti. Roberta Bruni supera 4.25 metri, ma poi incappa in tre nulli alla modesta quota di 4.40 e chiude al decimo posto alla pari con la polacca Emilia Kusy. Risultato pesantissimo in termini negativi per l’Italia, che puntava sulla romana per agguantare quantomeno un risultato ai piedi del podio (bastava 4.50 per la quarta pizza). Vince la finlandese Wilma Murto, Campionessa d’Europa capace di 4.71 metri per lasciarsi alle spalle la svizzera Angelica Moser e la ceca Amalie Svabikova (4.60). Clicca qui per la cronaca della gara. 

100 OSTACOLI – Elisa Maria Di Lazzaro non si esibisce al meglio delle proprie possibilità e chiude con un relativamente alto 13.21, ma il quinto posto fa ampiamente comodo per la classifica generale, soprattutto se la britannica Abigail Pawlett chiude in 13ma piazza. La polacca Pia Skrzyszowska ha vinto con uno schiacciante 12.77 davanti all’olandese Nadine Visser (12.81) e alla francese Laeticia Bapté (12.82).

800 METRI (FEMMINILE) – Sesta piazza per una volitiva Eloisa Coiro (2:01.03) nella gara vinta dalla svizzera Audrey Werro (1:59.95) davanti alla britannica Isabelle Boffey (2:00.39) e alla tedesca Majtie Kolberg (2:00.72).

LANCIO DEL MARTELLO (MASCHILE) – Il polacco Wojciech Nowicki conferma il pronostico della vigilia e vince con 79.61 metri, lasciandosi abbondantemente alle spalle il norvegese Thomas Mardal (76.50) e il greco Michail Anastasakis (74.12). Il nostro Giorgio Olivieri, che in stagione si era spinto oltre i 73 metri, non è riuscito a replicare quanto di buono fatto poche settimane fa (avrebbe potuto chiudere in quinta posizione) e si ferma all’undicesimo posto con 68.85.

LANCIO DEL DISCO (MASCHILE) – Alessio Mannucci doveva essere uno dei punti deboli della squadra e invece sfodera una prestazione decisamente sorprendente: 59.66 metri per un settimo posto di extra-lusso, ben oltre le aspettative della vigilia. Dominio dello svedese Daniel Stahl (67.25) davanti al tedesco Henrik Janssen (64.09) e al polacco Robert Urbanek (61.97).

CLASSIFICA EUROPEI A SQUADRE ATLETICA (SECONDA GIORNATA)

1. Italia 294
2. Polonia 258,5
3. Germania 256,5
4. Gran Bretagna 243,5
5. Paesi Bassi 242
6. Spagna 231
7. Portogallo 211,5
8. Finlandia 211
9. Francia 204
10. Svezia 198
11. Svizzera 191
12. Repubblica Ceca 183,5
13. Grecia 171,5
14. Norvegia 161
15. Turchia 160
16. Belgio 159

Foto: FIDAL/Grana