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Calcio

Pagelle Inter-Milan 1-0, Lautaro match-winner, Lukaku grande impatto, Leao solo a sprazzi

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Acerbi in contrasto con Giroud

Con un goal di Lautaro Martinez l’Inter di Simone Inzaghi conquista anche l’Euroderby di ritorno e tornerà a giocare una finale di Champions League 13 anni dopo Madrid 2010. Queste le pagelle di OA Sport.

INTER

Onana: 6,5. Decisivo dopo dieci minuti quando blocca in tuffo il destro da posizione ravvicinata di Brahim Diaz, per il resto è di fatto ordinaria amministrazione.

Darmian: 6. Prestazione ordinata quella dell’ex Parma e Manchester United, ormai primo nelle gerarchie di Inzaghi come terzo di destra della linea a tre di difesa, fatica soltanto fisiologicamente a contenere le sfuriate di Leao.

Acerbi: 6,5. Coordina la linea difensiva con leadership e personalità rendendosi protagonista di una prova priva di particolari sbavature. Si fa vedere anche in avanti al 70′ con un sinistro dal limite, murato da Tomori.

Bastoni: 6. Serata senza straordinari per il classe 1999 con il Milan che cercando di sfruttare al meglio la catena Hernandez-Leao scende meno dalla sua parte.

Dumfries: 6,5. Spinge con costanza sulla corsia di destra creando più di una situazione pericolosa come al 25′ quando guadagna il fondo cercando poi di servire in mezzo Lautaro con un cross basso allontanato da Thiaw.

Barella: 6,5 Fa densità fin da subito in mezzo al campo provandoci da fuori area al 7′ con un destro che finisce sopra la traversa. E’ il solito motorino inesauribile. Ammonito per uno scontro con Tonali, lascia il campo a cinque minuti dal termine (dall’85’ Gagliardini: s.v.)

Calhanoglu: 6. Movimento continuo tra le linee per l’ex di serata che riesce a creare più di un pericolo dalla battuta delle palle inattive. Cala di intensità con il passare dei minuti.

Mkhitaryan: 6. Sfiora il vantaggio al 24′ con un destro dal limite su suggerimento di Dzeko con il pallone alto sopra la traversa. Lascia il campo per un problema fisico in chiusura della prima frazione di gioco (dal 43′ Brozovic: 6. Entra e si mette subito a servizio della causa, gara di rottura più che di impostazione).

Dimarco: 6. Al pari dell’opposto di reparto è protagonista di un saliscendi perpetuo sulla fascia di sua competenza, cala alla distanza fino al cambio nel secondo tempo (dal 65′ Gosens: 6. Fa il suo ingresso nella staffetta con il compagno contribuendo alla difesa del risultato favorevole).

Dzeko: 6,5. Là davanti è il solito totem, sfiora il vantaggio al 40′ con un colpo di testa in area sugli sviluppi di una punizione sventato miracolosamente da Maignan. Lascia il campo nel corso della ripresa (dal 66′ Lukaku: 6,5. Apporta maggiore vivacità all’interno del reparto offensivo con più di uno strappo, offre a Lautaro il pallone del goal che chiude il doppio confronto).

Lautaro Martinez: 7. Si prende la copertina della serata firmando il goal che sancisce il ritorno dell’Inter in una finale di Champions 13 anni dopo con la qualificazione nel primo Euroderby dopo gli infelici precedenti. I cori della San Siro neroazzurra sono tutti per lui (dall’84’ Correa s.v.)

All. Inzaghi: 8. Doppio confronto interpretato alla perfezione, conquista per la prima volta la qualificazione in un Euroderby (vincendo sia all’andata che al ritorno) riportando l’Inter in una finale di Champions League tredici anni dopo il Triplete di “Mourinhana” memoria, il resto, almeno per stasera, è superfluo.

MILAN

Maignan: 6. Fenomenale in chiusura della prima frazione di gioco quando con un colpo di reni salva sulla girata di testa in area di Dzeko. Ha forse qualche responsabilità in occasione del goal.

Calabria: 6. Non si vede particolarmente in quanto a spinta ma la fase difensiva è ben interpretata, va raramente in difficoltà.

Thiaw: 6. Pioli gli concede una maglia da titolare nella partita più importante dalla stagione e l’ex Schalke lo ripaga con una prova solida al centro della linea difensiva. Ammonito ad inizio ripresa per un fallo di gioco su Lautaro (dal 64′ Kalulu: 5,5. Si perde Lautaro in occasione del goal che chiuderà di fatto il discorso qualificazione).

Tomori: 5,5. Fatica a contenere gli interpreti (in grande serata) del reparto offensivo nerazzuro, non la sua miglior prova in rossonero. Ammonito per un diverbio con Lautaro.

Theo Hernandez: 6. Spinge con assiduità sulla corsia di sinistra fin dalle prime battute, ci prova con un bolide dal limite al 5′ senza riuscire a trovare di poco lo specchio della porta. Cala nella ripresa.

Krunic: 5. Macchinoso, a tratti impacciato, perde il confronto con i diretti avversari, nel doppio confronto l’ex Empoli ha probabilmente mostrato di non essere un giocatore adatto per questo tipo di serate. Riceve un giallo nel finale per un intervento in ritardo su Calhanoglu.

Tonali: 5,5. Non riesce ad essere incisivo e ficcante come all’andata palesando un eccessivo nervosismo, ammonito nella ripresa dopo un diverbio con Barella.

Messias: 5,5. Vince il ballottaggio con Saelemaekers offrendo una prima frazione di gioco di grande dinamismo, nel secondo tempo si vede poco, sostituito a poco meno di un quarto d’ora dalla fine del tempo regolamentare (dal 76′ Saelemaekers: s.v.).

Brahim Diaz: 5,5. Prova incolore quella dello spagnolo che dopo il destro da posizione ravvicinata bloccato da Onana al 10′ non riesce praticamente mai a rendersi pericoloso, lascia il campo dopo il vantaggio nerazzurro (dal 77′ Origi: s.v.).

Leao: 6,5. Con il portoghese il Milan è semplicemente un’altra squadra, ogni volta che si accende è incontenibile, come al 38′ quando entra in area dalla sinistra e conclude con un mancino incrociato che si spegne di poco a lato. Ben arginato dalla retroguardia di Inzaghi nella ripresa.

Giroud: 5. Così come all’andata anche al ritorno il francese non riesce ad essere incisivo, ci si sarebbe aspettato di più da un giocatore della sua esperienza.

All. Pioli: 5,5. Nonostante l’Inter si sia dimostrato oggettivamente superiore nel doppio confronto il Milan ci ha provato troppo poco mostrando un atteggiamento forse anche troppo rinunciatario.

Foto: Lapresse