Ginnastica artistica, Europei 2022: le pagelle dell’Italia. Asia D’Amato in paradiso, Maggio estasiata, Alice divampa, Villa coriacea

L’Italia festeggia una maestosa giornata agli Europei 2022 di ginnastica artistica. Asia D’Amato ha vinto il concorso generale individuale, Martina Maggio si è messa al collo la medaglia di bronzo. La nostra Nazionale primeggia nel turno di qualifica a squadre e conquista addirittura sette Finali di Specialità. Le ragazze del DT Enrico Casella sono state impeccabili, di seguito le pagelle delle azzurre scese in pedana a Monaco (Germania).

ASIA D’AMATO: 10. Campionessa d’Europa all-around. Un titolo tanto grosso, imponente, maestoso. Identifica la migliore ginnasta sul giro completo, quello più eclettica, quella capace di ammaestrare tutti gli attrezzi, quella in grado di distinguersi in tutte le specialità. Eterogenea ed eterea, capace di firmare un’impresa che alle nostre latitudini si era vista soltanto una volta, quindici anni fa, quando la ligure aveva appena iniziato ad andare all’asilo: Vanessa Ferrari ad Amsterdam nel 2007, da Campionessa del Mondo in carica. Asia D’Amato è risultata impeccabile, ha firmato quattro prove di assoluto spessore tecnico, senza commettere grossi errori: 13.766 con il doppio avvitamento al volteggio, 13.900 concreto alle parallele per portare a casa il titolo, 13.500 solidissimo alla trave, 13.566 di grande acrobatica al corpo libero. Dopo l’argento iridato al volteggio e il bronzo a squadre ai Mondiali 2019, arriva una nuova magia e nel fine settimana potrà rimpinguare un palmarese già degno delle più grandi del circuito.

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MARTINA MAGGIO: 9,5. Cade sulle parallele a metà esercizio, quando era in piena lotta per conquistare il titolo. La brianzola si rialza, completa la prova, scende piangendo dagli staggi, poi esulta per la medaglia di bronzo. Un dramma emotivo concluso in maniera trionfale per la 21enne, che dopo aver vinto i Giochi del Mediterraneo davanti ad Asia sale meritatamente sul podio continentale: una vera e propria rivincita personale per questa ragazza che è cresciuta in maniera esponenziale nelle ultime due annate agonistiche e si sta togliendo enormi soddisfazioni. Primeggia al corpo libero con un superbo 13.833 e annuncia già battaglia per la finale a squadre di sabato pomeriggio: l’Italia vuole l’oro, la guerriera bionda ci crede più che mai.

ALICE D’AMATO: 9. Stoccata straripante alle parallele asimmetriche: maestoso 14.566, primo posto provvisorio. La 19enne genovese festeggia il trionfo della gemella e si lancia con grande ottimismo verso la finale di domenica pomeriggio: dopo il bronzo conquistato nel 2019, questa volta è l’azzurra ad avere tutte le carte in regola per fare saltare il banco. Ottimo il suo contributo per la squadra anche tra volteggio e corpo libero, tra un paio di giorni ci sarà da divertirsi.

GIORGIA VILLA: 9. Non può competere sul giro completo a causa di qualche problema fisico che la sta tormentando da tempo, ma si comporta come sempre da grandissima capitana, supporta le compagne, esulta per le due medaglie nel concorso generale e si toglie la sua soddisfazione personale: in finale alle parallele e alla trave, sempre col terzo punteggio. Sui 10 cm si può incrementare e provare l’all-in, sugli staggi è in grado di esprimersi in maniera egregia.

ANGELA ANDREOLI: 8. Debutto con i fiocchi a livello internazionale (in una manifestazione di primo livello). L’OlympiaHalle le sembrava così grande in prova podio, in gara si comporta come un leone: peccato per la caduta alla trave (ma il suo esercizio è infarcito di difficoltà, basta solo metterlo a posto e ne ha tutte le capacità), poi si riscatta al corpo libero e centra la finale col terzo punteggio. Il suo talento è smodato, deve continuare su questa strada continuando a migliorarsi. Non dimentichiamoci che ha soltanto 16 anni…

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Photo LiveMedia/Filippo Tomasi