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MotoGP, Valentino Rossi: “Vorrei essere ricordato come un bravo pilota, non ho cambiato idea sul ritiro”

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Siamo al terzultimo atto del Mondiale 2021 di MotoGP. Si torna a Misano per disputare un weekend che potrebbe assegnare il titolo iridato al francese Fabio Quartararo (Yamaha), che può vantare un vantaggio considerevole sul pilota della Ducati Francesco “Pecco” Bagnaia di 52 lunghezze.

Sarà però un fine-settimana particolare perché per l’ultima volta, davanti al suo pubblico, Valentino Rossi gareggerà. Il ‘Dottore’, come è noto, ha annunciato il ritiro al termine di questo campionato e per quello che ha rappresentato per oltre un ventennio riceverà il tributo dovuto da chi l’ha sempre sostenuto anche in anni complicati e lontani dal vertice come quello attuale.

Per Valentino, quindi, un’occasione speciale per vivere al meglio possibile un fine-settimana significativo più per gli aspetti emotivi che per quelli squisitamente agonistici. “Situazione strana, è la seconda gara a Misano, già questo è particolare perché di solito si gira una volta nello stesso circuito. Sarà una grande chance per salutare tutti i fan italiani, nel mio circuito di casa. Spero che il tempo sia buono, che si corra sull’asciutto. Oltre 400 gare, la mia è una lunga carriera, non posso che ringraziare tutti, anche perché ho avuto e ho un sostegno ovunque vada. Io faccio sempre il massimo, insieme ci siamo sempre divertiti. Vedremo cosa succederà dopo Misano. E’ stato bellissimo, ci siamo divertiti“, le parole emozionate di Rossi in conferenza stampa.

Valentino è poi tornato sull’intervista concessa a DAZN Spagna (aveva parlato del suo ritiro e del suo essere in “paranoia”): “In Austria tutti mi chiedevano come mi sentissi e ho preso la decisione ufficialmente, ma dovevo restare concentrato sul resto della stagione, a Valencia sarà diverso perché sarà l’ultima gara, sarà più emozionante, ho detto questo. Parlare di paranoia è un modo di dire in Italia, non è la fine del mondo. Cambiare idea? No di certo“.

Sul target del weekend il nove volte iridato ha dichiarato: “Il mio obiettivo questo weekend è restare concentrato al massimo, senza pensare che sia la mia ultima gara in Italia. Essere competitivo e dare il massimo, restando nella top-10. E’ difficile per tutti in una situazione normale tenere alta la concentrazione, ci sono tante cose da considerare, certo ora la situazione per me è estrema, bisogna pensare che prima di tutto viene il risultato di domenica, poi il resto. Mi sento normale, niente di speciale, voglio solo cercare di fare un bel fine-settimana. Sarà bello, emozionante, ma non c’è una grande differenza per me“.

In conferenza si è poi parlato della decisione di punire con severità la condotta del pilota turco di Moto3 Deniz Öncü (squalificato per due weekend) e il ‘Dottore’ è stato molto chiaro: “Qualcosa va cambiato, certi incidenti accadono troppe volte, molti piloti si spostano in modo molto aggressivo e scriteriato in rettilineo, bisogna parlare chiaramente con loro, altrimenti 6-7 sono troppo pericolosi. La decisione della penalità all’ultimo giro è un buon segnale, bisogna continuare così“.

Il centauro di Tavullia è nell’ultimo anno agonistico, come detto, e alla domanda su come vorrà essere ricordato la sua risposta è stata: “Non so come vorrei che la gente mi ricordasse. Quando sei uno sportivo la tua vita è sempre divisa: da una parte il pilota, che le persone possono seguire, amare, e dall’altra l’uomo, che conoscono solo le persone più vicine. Vorrei che mi ricordassero come un bravo pilota. La cosa che più mi piace ricordare è che ci siamo divertiti. Dallo sport impari molto. Anche per la vita di tutti i giorni. Io ho collezionato belle esperienze. Impari a lavorare in un team, questa è una bellissima cosa che ti fa crescere, impari a trarre il meglio dagli altri“.

A conclusione sul ritorno possibile di Davide Brivio in MotoGP nel suo team, il pilota nostrano ha precisato: “Parlo sempre con lui ma non so nulla del suo futuro. Con il nostro team? No, abbiamo altri progetti“.

Foto: MotoGP.com Press