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Ciclismo

‘La Fagianata’ di Riccardo Magrini: “Il Giro finirà a Milano. In caso di interruzione, non verrà assegnato”

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Riccardo Magrini

OGGI UNA TAPPA DI TRASFERIMENTO

E’ stata una tappa che non ha detto niente. Peccato perché Puccio l’ha buttata un po’ via. E’ abituato a fare un altro tipo di lavoro. Ha fatto quello scatto là che era un po’ troppo presto. Oggi Dowsett ha vinto con la classica fagianata. E’ andato via come il fagiano: piano piano e passettino passettino, poi prendendo il volo. Non ha fatto uno scatto vero e proprio, ha allungato e poi ha rinforzato il passo. Lui è un cronoman, ha saputo gestire un vantaggio molto ampio. Il vantaggio della Israel è stato essere in superiorità numerica, peraltro sia Dowsett sia Brandle sono due cronomen. Sono rientrati grazie al gioco di squadra, poi hanno ripreso Puccio e Dowsett è ripartito al contrattacco. Puccio era quello che aveva la gamba migliore oggi.

LA POLEMICA TRA FUGLSANG E NIBALI

E’ una dichiarazione forte, ci sono vecchie ruggini di gelosie interne alla squadra quando erano insieme. Io questa cosa la sapevo, ma non avevo interesse a dirla. Come anche Sagan è arrabbiato con Demare, perché la sua squadra non ha tenuto ferma la corsa. Non si può pretendere che sia sempre la Bora a fare tutto il lavoro. Lo sfogo di Sagan ci sta, a Matera sono stati loro a riprendere la fuga. Se hai un velocista così forte, non ti puoi accontentare perché hai già vinto tre tappe.

COME REAGIRA’ NIBALI ALLE DICHIARAZIONI DI FUGLSANG? 

Glielo diranno sicuro. Nibali è un po’ ‘permalosetto’, penso che a questo punto se le daranno in strada a colpi di pedali.

NEL 2019 ROGLIC, ORA FUGLSANG: LE FRIZIONI DI NIBALI CON GLI AVVERSARI

Nibali vedo che con quelli con cui si allena, tipo Ulissi e Bettiol, ha buoni rapporti. Con gli italiani va d’accordo, con gli stranieri forse c’è qualche incomprensione legata alla lingua. Penso che Vincenzo abbia ancora qualche recriminazione nei confronti di Roglic per quanto avvenuto l’anno scorso nella tappa di Courmayeur.

SIMON YATES POSITIVO AL COVID-19: QUESTO GIRO D’ITALIA FINIRA’ O VERRA’ INTERROTTO PRIMA?

Io ho parlato con Vegni e mi ha tranquillizzato, dicendomi che a Milano ci si arriva. Mi ha detto di stare sereno. Lui è preoccupato, ma l’intenzione è finire il Giro a Milano. Se finisse domani, mi ha assicurato che il trofeo non sarebbe assegnato. Speriamo si arrivi sulle montagne. Io sono positivo sul fatto che la corsa finisca a Milano. Fra domani e lunedì vedremo con i tamponi che sono in programma. Gli organizzatori sono molto attrezzati, hanno un’unità specifica per il Covid che fa tamponi immediati e monitora la situazione in tempo reale. Questo è molto importante. Io Vegni lo conosco da una vita. Per RCS sarebbe un danno clamoroso e per questo andranno fino a Milano. Magari qualche caso di positività verrà fuori, ma ci sono degli interessi troppo grossi, ballano 40 milioni di euro. Non credo che una manifestazione di questo genere, popolare e con l’esempio del Tour finito da poco, possa fermarsi; dovrebbe esserci proprio una catastrofe, ma per me non c’è, dobbiamo guardare anche il numero di tamponi. I casi sono gli stessi di marzo, ma adesso vengono fatti 130000 tamponi, a marzo 20000.

I CORRIDORI DELLA MITCHELTON-SCOTT VERRANNO GUARDATI COME APPESTATI

E’ normale avere paura. Io ce l’ho anche del mio vicino di casa…Oggi siamo a combattere con un nemico invisibile. Se fossi un corridore e mi si avvicinasse uno della Mitchelton, cercherei di prendere una distanza adeguata. Ma questo è un fattore contingente a quelle che sono le notizie. Serpeggia questa paura che è subdola, ti guardano come appestato. E’ una brutta situazione.

DOMANI L’ARRIVO IN SALITA A ROCCARASO

Domani non ci saranno grandi distacchi, è più dura la salita del Passo Lanciano rispetto a quella finale. Pare che non dovrebbe nemmeno piovere. Non credo vedremo grossi divari. Spero che vinca Nibali, così mettiamo un po’ di pepe a questa vicenda con Fuglsang. Credo che sarà ben supportato da Ciccone. Se l’abruzzese avrà gamba, Vincenzo potrebbe anche lasciarlo andare per giocarsi la tappa. Penso che Nibali cercherà di rendere la corsa dura già da passo Lanciano per provare a fare selezione e mettere in difficoltà Almeida. Però Kelderman per me è il vero favorito per la vittoria di tappa. A cronometro l’olandese potrà anche guadagnare qualcosa su Nibali. E’ un Giro talmente strano e imprevedibile che mi aspetto una bella battaglia. Penso che la Trek faccia la corsa, il problema è che oggi è caduto Brambilla in discesa e potrebbe risentire delle conseguenze. Senza una squadra a tenere ferma la corsa, sarà un tutti contro tutti, con corridori come Konrad, Majka e Kruijswijk che potrebbero muoversi.

JOAO ALMEIDA NON SI STACCHERA’ NEMMENO DOMANI? 

Io penso che Almeida rimarrà lì attaccato, perché lo vedo tranquillo e ben supportato dalla squadra. Poi è giovane e solo la strada ci dirà. Se non si stacca domani, diventa uno dei favoriti per la vittoria finale, perché avrà anche la cronometro di Valdobbiadene per fare la differenza.

LE PUNTATE PRECEDENTI

Puntata zero: presentazione del Giro d’Italia

Prima puntata: “Questo Giro parla già inglese. Nibali nella norma, deluso da Fuglsang”

Seconda puntata: “Ulissi ha avuto coraggio. Yates favorito sull’Etna, ma Nibali può provare qualcosa”

Terza puntata: “Giro scontato? Ecco la risposta! Ineos e Yates gli sconfitti: adesso può succedere di tutto”

Quarta puntata: “Vincenzo Nibali dovrà stare attento alle imboscate”

Quinta puntata: “Filippo Ganna piace alla gente”

Sesta puntata: “La Bora è troppo generosa”

Settima puntata: “Per staccare Almeida dovranno inventarsi qualcosa”

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