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Tiro a segno, Europei 2020: evento chiave per qualificarsi a Tokyo 2020. Gli azzurri ancora a caccia del pass, rischia Petra Zublasing

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Il momento della “resa dei conti” sta per arrivare. Gli Europei di tiro a segno a 10m 2020 sono sempre più vicini e man mano che ci si avvicina al via ufficiale della kermesse – che si svolgerà a Wroclaw – la tensione sale, a tutti i livelli. Mai come questa volta, nel corso del quadriennio, non si potrà sbagliare perché la rassegna continentale oltre a mettere in palio tre medaglie per tutti i contest in programma consentirà, con due “Quota places” per ogni singola gara individuale, di poter provare ad ottenere l’accesso alle Olimpiadi di Tokyo 2020.

Una chance molto speciale, ulteriormente aumentata nel suo valore dal fatto che in questo scenario gli shooters del Vecchio Continente non avranno neppure l’assillo di confrontarsi con gli spaziali interpreti di India, Cina e Corea del Sud addizionando a questo il fatto che molti iscritti alle competizioni hanno già in tasca il passaporto per il Giappone.

Entriamo quindi nello specifico del contingente italiano. Il comparto di carabina maschile avendo già Marco De Nicolo, Marco Suppini e Lorenzo Bacci qualificati è pressochè a posto, cosa che al contrario non si può dire per il reparto femminile dove la situazione di Petra Zublasing al momento – punta di diamante della spedizione azzurra nel quadriennio che portava a Rio 2016 – è difficile: l’altoatesina infatti dovrà cercare di ritrovare lo smalto di un tempo, altrimenti per lei le chance di partecipazione alla sua terza rassegna a Cinque Cerchi della carriera si ridurranno al lumicino. Dietro di lei poi, solo Martina Ziviani (forse) ha le carte in regola per provare a fare qualcosa di straordinario mentre Barbara Gambaro, per quanto mostrato negli ultimi ventiquattro mesi, non sembra avere nelle sue corde quel salto di qualità che la porterebbe a compiere l’impresa.

Sezione pistola: laureandosi l’anno scorso campione d’Europa a Bologna, Riccardo Mazzetti si è preso un pass per Tokyo ma non in una specialità ad aria compressa bensì nella gara di tiro celere dai 25m di automatica. La discussione dai 10m va quindi orientata su Giuseppe Giordano, Paolo Monna e Alessio Torracchi. Il primo è un veterano assoluto: due Olimpiadi già disputate, vari risultati internazionali di livello e un precedente, risalente proprio a dodici mesi fa, che può far ben sperare. Un terzo posto agli Europei di Osijek che, se dovesse essere ripetuto, porterebbe al 99.9% all’ottenimento della carta olimpica. Gli altri due invece sono due ragazzi fra i più promettenti del panorama internazionale, hanno già dimostrato di saper competere con i “Big” e qualora trovassero la giornata di grazia non sarebbe cosa impossibile attendersi da loro un guizzo di elevato standard.

Passiamo infine alla line-up femminile. La buona notizia è che finalmente abbiamo una speranza, da riporre nel braccio e nell’arma di Sara Costantino. La calabrese nell’ultimo anno agonistico ha fatto vedere di essere vicina alla piena maturità agonistica che potrebbe sbocciare nel poligono polacco. Che sia la volta buona? Una domanda a cui solo il bersaglio potrà rispondere, così come per Maria Varricchio e Ilenia Marconi, sulle quali è giusto scommettere una fiche da outsider magari in una gara pazza o dove la tensione possa tradire altre naturali favorite.

A chiosa dello screening generale rispetto alla situazione è giusto ricordare che, qualora l’Italia riuscisse a qualificare un singolo tiratore di sesso maschile e femminile per arma, avrebbe automatico accesso – se lo volesse –  anche alle gare di Mixed Team fissate nel prossimo programma Olimpico di Tokyo 2020. Ragion per cui diventa di vitale importanza cercare di ottenere almeno un paio di nuovi pass in quel di Wroclaw.

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michele.cassano@oasport.it

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Foto: UITS

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