Festival di Sanremo

LIVE Sanremo 2020 in DIRETTA: 7 febbraio. Colpo di scena: Bugo litiga sul palco con Morgan: squalificati! LEO GASSMANN TRIONFA nella categoria Giovani. Diodato vince la tappa, Gabbani secondo

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VIDEO: IL LITIGIO TRA MORGAN E BUGO. CHE FIGURA SUL PALCO DI SANREMO 2020

2.25: Grazie per averci seguito. Appuntamento a domani per la serata finale di Sanremo. Buonanotte!

2.23: Gabbani, Diodato, Le Vibrazioni, Tosca si giocheranno la vittoria

2.22: La squalifica ufficiale di Bugo e Morgan:

2.18: 23) Alberto Urso, 22) Riki, 21) Enrico Nigiotti, 20) Michele Zarrillo, 19) Giordana Angi, 18) Elettra Lamborghini, 17) Junior Cally, 16) Marco Masini, 15) Levante, 14) Rita Pavone, 13) Paolo Jannacci, 12) Raphael Gualazzi, 11) Anastasio, 10) Irene Grandi, 9) Achille Lauro, 8) Elodie, 7) Rancore, 6) Tosca, 5) Piero Pelù, 4) Le Vibrazioni, 3) Pinguini Tattici Nucleari, 2) Francesco Gabbani, 1) Diodato

2.17: E’ il momento della classifica dei voti della sala stampa:

2.16: Fiorello sale sul palco e augura buon anno

2.12: Alle 2.12 già abbiamo superato il record di durata di ieri e ci sta anche un intermezzo classico a mo’ di ninna nanna

2.11: Si è passati dal monologo di Rula Jebreal alla suonata di pianoforte di Francesca Sofia Novella che suona l’Ave Maria di Bach

2.09: “La gara finisce qui” dice Amadeus. “Mi dispiace molto perchè ritengo Bugo e Morgan due grandi artisti”. Non esibirsi oggi significa defezione e squalifca. Applausi del pubblico

2.06: C’è tutto Marco Masini, parte musicale molto bella. L’inizio del brano richiama il pop inglese attuale. Bella l’interpretazione del cantante fiorentino

2.05: MARCO MASINI

Marco Masini, nato a Firenze il 18 settembre 1964, è uno dei due cantanti che il Festival lo ha già vinto in entrambe le sezioni: tra i giovani nel 1990 con “Disperato” e nel 2004 con “L’uomo volante” nella categoria big. In mezzo tante hit di grande successo e un percorso non di granmde continuità ma di ottimo livello. Per il suo nono Festival Masini si è affidato alla coppia d’autori Federica Camba e Daniele Coro. Con 8 milioni di streaming su Spotify la carriera di Masini è ferma alla “Bella Stronza” degli anni ’90. Ultimo disco d’oro raggiunto o “Il confronto” – questo il titolo del nuovo brano sanremese – aggiornerà il successo?

Discografia

Album

1990 – Marco Masini

1991 – Malinconoia

1993 – T’innamorerai

1995 – Il cielo della vergine

1998 – Scimmie

2000 – Raccontami di te

2001 – Uscita di sicurezza

2005 – Il giardino delle api

2009 – L’Italia… e altre storie

2011 – Niente d’importante

2017 – Spostato di un secondo

Il significato di “Il confronto”

Un uomo che si guarda allo specchio e che vuole parlare a se stesso, come se si confidasse a un fratello o ad un caro amico. Quest’uomo fa il bilancio della propria vita, rimproverandosi gli errori, le cadute, le incertezze, ma anche cercando di perdonarsi per tutto ciò che non è accaduto a causa del destino. In questo lungo dialogo con il proprio Sé, c’è posto per tutte le cose giuste e oneste che sono state fatte nel corso del tempo. La vita di quest’uomo che si parla e che si ascolta è stata lunga, e adesso, saggio ma ancora sognatore, è lui a dover guardare avanti, districandosi da tutte le emozioni che rimbalzano impazzite “come un flipper” che son ben descritte nei versi.

2.02: E’ un reggaeton tutto sommato ascoltabile, sicuramente ballabile, purtroppo la voce di Elettra non spicca

2.01: Scollatura generosa per Elettra Lamborghini che si prfesenta con un abito stile gitano, color salmone. Non bellissimo ma coerente con il suo stile e il suo pazzo latin

2.00: ELETTRA LAMBORGHINI

La ricca ereditiera, nipote di Ferruccio Lamborghini fondatore dell’omonima casa automobilistica, nata a Bologna il 17 maggio 1994, è stata recentemente coach a The Voice of Italy. Nel 2017 ha partecipato al programma spagnolo Gran Hermano Vip e poi in Inghilterra al Geordie Shore. A settembre dello stesso anno ha collaborato con Gué Pequeno e Sfera Ebbasta nel singolo Lamborghini RMX, partecipando quindi l’anno seguente ai Wind Music Awards 2018. Si è ritagliata un suo spazio nella Latino Trap grazie al successo di “Pem pem”, brano con 66 milioni di streaming su Spotify e certificato doppio disco di platino.

Discografia

Album

2019 – Twerking Queen

Il significato di “Musica (e il resto scompare)”

Elettra Lamborghini sale per la prima volta sul palco dell’Ariston e porta con sé il suo tutto il background latino-americano e reaggaeton, testimoniato dall’utilizzo di frasi in lingua spagnola come «Esta es la historia de un amor». “Musica (e il resto scompare)” perla di un amore finito male, «E anche se non mi hai detto mai “quanto sei bella” Io non ho mai smesso di sorridere», esorcizzato dall’inconfondibile stile della Lamborghini. Non solo festa, Elettra mette a nudo un lato di sé fin qui mai mostrato al pubblico.

1.58: Nigiotti è un bravo interprete, non c’è dubbio ma il brano non decolla. Inciso che non resta nella mente, anche qui si pesca a piene mani dagli anni ’90. Si salva con un assolo di chitarra che è sparito da quasi tutti pezzi. E’ sicuramente un pezzo originale

1.56: ENRICO NIGIOTTI

Enrico Nigiotti nato a Livorno l’11 giugno 1987, ci riprova dopo la presenza a Sanremo un anno fa con “Nonno Hollywood”. Pur avendo partecipato sia ad Amici (prima) sia ad X Factor (poi), è anche passato dalla categoria “Nuove Proposte” del Festival 2015 con “Qualcosa da decidere”. Ora ci riprova con “Baciami adesso”, titolo che omaggia il successo di Mietta risalente all’ultimo indimenticato Sanremo di Pippo Baudo (2008). Il suo brano che per ora ha avuto più successo su Spotify è “L’amore è” (doppio platino), con quasi 20 milioni di streaming.

Discografia

Album

2010 – Enrico Nigiotti

2015 – Qualcosa da decidere

2018 – Cenerentola

2020 – Nigio

EP

2017 – L’amore è

Il significato di “Baciami adesso” di Enrico Nigiotti

Dopo Nonno Hollywood, brano presentato a Sanremo 2019, Enrico Nigiotti torna sul palco dell’Ariston parlando d’amore. Non quello di sangue con la famiglia, stavolta è una relazione con una donna a uscire dalle note dell’artista toscano. Una crisi relazionale, un rapporto incrinato, complicazioni risolvibili con un bacio. La chimica che supera le parole, in una storia d’amore che corre contro il tempo (“Che poi fa buio presto”).

Nel testo di “Baciami adesso” c’è la voglia di amarsi senza nascondere le proprie colpe (“Sei l’unica stanza che mi salva dal disordine”). Resistere di fronte alle difficoltà, ai richiami di una società sempre più affollata da sconosciuti (“Fermarmi qui, in mezzo a tutta questa gente”).

1.55: Se Bugo e Morgan non rientreranno sul palco saranno squalificati

1.52: Imprecisa, un po’ sguaiata. Un pezzo non proprio centrato per quello che è oggi Rita Pavone. Tutto eccessivo…

1.50: RITA PAVONE

Ultima arrivata, è il colpo di scena di Amadeus per i 70 anni di Festival. Lei di anni ne ha 5 in più, essendo nata a Torino il 23 agosto 1945 ma la grinta è quella di sempre. A Sanremo non ha mai avuto fortuna, nonostante un inizio carriera con milioni di dischi venduti anche nel Regno Unito, in Giappone, Francia, Germania, Stati Uniti e Sud America. Gli anni ’60 sono stati i suoi anni d’oro, poi il debutto a Sanremo nel ’69 con “Zucchero” senza particolari successi. “Niente (Resilienza 74)” è il brano con cui ritorna a mettersi in discussione sul palco dell’Ariston per la quarta volta, dopo aver ritirato nel Sanremo 2017 il Premio alla Carriera. Su Spotify i 2 milioni di streaming sono per “Datemi un martello” e “Il ballo del mattone”, veri must della musica italiana.

Discografia

Album

1963: Rita Pavone (RCA Italiana, PML 10350)

1964: Non è facile avere 18 anni (RCA Italiana, PML 10360)

1965: Gian Burrasca (RCA Italiana, PML 10380) – colonna sonora

1965: Stasera Rita (RCA Italiana, PML 10404)

1966: La “Vostra„ Rita (RCA Italiana, serie Special, S 10)

1966: È nata una stella (RCA Italiana, serie Special, S 20)

1967: Ci vuole poco… (RCA Italiana, serie Special, S 24)

1967: Little Rita nel West (RCA Italiana, PML 10427) – colonna sonora

1968: Viaggio a Ritaland (Ritaland Dischi Ricordi, SRTL 1001)

1969: Rita Pavone presenta Pierino e il lupo/Storia di Babar l’elefantino (Ritaland Dischi Ricordi, SRTL 1002) – Audiolibro, fiaba sonora

1969: Rita (Dischi Ricordi, SMRL 6067)

1970: Gli italiani vogliono cantare (RCA Italiana, PSL 10489) – colonna sonora

1971: Ciao Rita (RCA Italiana, LP8S 21166) – (stampato solo su formato Musicassetta e Stereo 8 e ristampato in vinile in edizione limitata nel 2011 con codice PSL 21166)

1975: Rita per tutti (RCA Italiana, TPL1 1164) – album di cover

1977: Rita ed io (RCA Italiana, PL 31201)

1979: Rita e l’anonima ragazzi (RCA Italiana, PL 31439)

1979: R. P. ’80 (RCA Italiana, PL 31488)

1985: Dimensione donna (Ros Record, RRLP 1172)

1989: Gemma e le altre (“21” Compagnia Generale Dello Spettacolo, RP 30)

1993: Rita is magic (Discomagic Records, CD/809) – Album live

1997: Nonsolonostalgia (Joker, CD 22153) – Raccolta di nuove registrazioni e remix

2013: Masters (doppio CD) (Sony Music) – album di cover

Il significato di “Niente (Resilienza 74)” di Rita Pavone

Rita Pavone va alscolta, sempre. Soprattutto in questa edizione numero 70 del Festival di Sanremo. Lei che ha scritto note importanti sul pentagramma del nostro Paese, dice la sua dal palco dell’Ariston. Partendo da un numero, 74, che è la sua età e l’anno di nasciata dell’autore della canzone, Giorgio Merk.

Difficile resistere nell’epoca dei reality (“Meglio cadere sopra un’isola o un reality che qualche stronzo voterà”) ma nonostante la sofferenza, la donna che canta (e l’artista) non si piega di fronte alle difficoltà. Un’eroina dei nostri giorni insomma.

1.47: Morgan ha cambiato il testo dicendo: Vergognati della tua arroganza, abbi rispetto di questo palco e ringrazia chi ti ci ha portato

1.46: C’è stato un litigio sul palco

1.43: Incredibile! Bugo è scappato dal palco

1.42: BUGO & MORGAN

Morgan, vero nome Marco Castoldi è nato a Milano il 23 dicembre 1972: cantautore, polistrumentista, compositore, scrittore e personaggio televisivo italiano, fondatore dei Bluvertigo. Altrove, sua composizione, è stata considerata la migliore canzone italiana del millennio dalla rivista musicale Rolling Stone, da solista ha vinto per due volte la Targa Tenco e il Premio Lunezia. Grazie alla sua partecipazione al talent show X Factor Italia, è entrato nel Guinness dei primati per essere stato il giudice che ha vinto il maggior numero di talent nel mondo. E’ alla quarta partecipazione in gara a Sanremo, la prima da solista, dopo la tripla esperienza con i Bluvertigo, 1994 tra i giovani, 1995 nei big e poi da solista con “Semplicemente”, il brano passato inosservato a Sanremo 2016, sempre in modalità Bluvertigo. Lo scorso anno accompagnò Achille Lauro sul palco nella serata dei duetti.

Discografia Solista

Album

2003 – Canzoni dell’appartamento

2005 – Non al denaro non all’amore nè al cielo

2007 – Da A ad A

2009 – Italian Songbook: Volume 1

2012 – Italian Songbook: Volume 2

Colonne sonore

2004 – Il suono della vanità

Raccolte

2008 – È successo a Morgan

2010 – Morganicomio – Morgan al suo meglio

2014 – Destini Cattivi

Morgan ci riprova in coppia con un rapper, Bugo, pseudonimo di Cristian Bugatti, nato a Rho il 2 agosto 1973, è un cantautore, artista e attore italiano. Dall’inizio della sua carriera (dal 2000) ha pubblicato 9 album. è al suo esordio sanremese. Nel 2012 il giornale britannico The Guardian inserisce Bugo in un articolo sulla musica italiana attuale. Nel 2015 la rivista Rolling Stone lo inserisce tra le 100 facce della musica italiana. Il brano a suo nome più ascoltato su Spotify è “Mi rompo i coglioni” (quasi 250 mila ascolti).

1.39: L’atmosfera c’è tutta nel pezzo di Levante, atmosfera a metà fra l’orientaleggiante e il mediterraneo. Arrangiamento originale. Non perfetta l’interpretazione della cantante siciliana

1.38: Levante: “Tikibombom”

LEVANTE

Non è mancata la polemicuccia di avvicinamento a Sanremo sulle quota rosa con tanto di scambio di vedute con la scrittrice Michela Murgia. Levante è lo pseudonimo di Claudia Lagona, nata a Caltagirone il 23 maggio 1987. Su Spotify il suo maggior successo (con 9 milioni di ascolti certificati disco di platino) è “Pezzo di me” e lo condivide con un uomo di nome Max Gazzè. Vorrà dire che come donna Il quadruplo disco di platino per “Assenzio” lo deve anche a J-Ax, Fedez e Stash. Si presenta a Sanremo da cantautrice con “Tikibombom”.

Discografia

Album in studio

2014 – Manuale distruzione

2015 – Abbi cura di te

2017 – Nel caos di stanze stupefacenti

2019 – Magmamemoria

Album live

2017 – Nel caos di stanze stupefacenti (repack edition)

2020 – Magmamemoria XXMM (repack edition)

Il significato di “Tikibombom”

“Tikibombom” è una parola che danza sul ritmo d’una musica tipica da sabato sera, in contrapposizione alla quale si scontra la bellezza passionale e intensa del tango. Il brano sembra muoversi dalle viscere dell’essere umano per accarezzare tutti gli “animali stanchi” d’essere gli strani, i diversi. A queste creature, assorte, misteriose, Levante non dice il consolatorio e banale “non sei solo”, ma piuttosto un necessario “ce la farai anche se sei da solo”. È così che l’artista prova a dare forza all’individuo per essere “vento” e non “bandiera”, cioè, semplicemente, per riuscire a determinare con le proprie forze il suo destino verso un mondo nuovo e più accogliente.

1.36: Pezzo banalotto, voce sforzata. Non convince Urso. Peccato… Sarà per la prossima volta…

1.34: cit. C’è Il Volo e Urso è il “Volevo”

1.33: ALBERTO URSO

La voce e il “bel canto” sono le armi di Alberto Urso, nato a Messina il 23 luglio 1997, cantante, tenore e polistrumentista italiano, vincitore della diciottesima edizione di Amici di Maria De Filippi. Proprio come “Il volo” che a Sanremo ha trionfato ed è salito sul podio un anno fa, Urso è stato lanciato da Antonella Clerici nella trasmissione “Ti lascio una canzone”, Il 10 maggio 2019 ha pubblicato il suo primo album in studio Solo, che è stato certificato disco d’oro e che è rimasto in prima posizione nella classifica FIMI italiana per due settimane consecutive. “Il sole ad est” è il titolo del suo ultimo album e anche del brano selezionato da Amadeus e scritto da due altri protagonisti de filippiani, Piero Romitelli e Gerardo Pulli. “Indispensabile” con oltre 2 milioni ascolti è il suo brano più ascoltato su Spotify.

Album in studio

2019 – Solo

2019 – Il sole ad est –

2019 – Il Sole ad Est (Sanremo Edition) – uscirà il 7 febbraio

Il significato di “Il sole ad est” di Alberto Urso

Alberto Urso rappresenta il futuro vestito con la tradizione italiana. E dunque a Sanremo 2020 il cantante porta l’amore, al 100%, sulle note della sua “Il sole ad est”. E’ il racconto questo di una relazione non specifica ma più complessa e globasle. Quella tra un uomo e la terraferma. Il viaggio, l’addio attraverso il mare e la distanza. Temi portanti di questa canzone.

Il significato della canzone di Alberto Urso è il racconto di un viaggio nel quale il punto di riferimento, un faro, è la persona amata. «Guardi nel blu mentre vola un pensiero». La distanza e il blu, temi tanto cari a Domenico Modugno anche lui un faro della tradizione musicale italiana.

Alberto Urso non nasconde le difficoltà di questa “vita complicata” ma, comunque vada, l’innamorato sa che tornerà lì, “da te”, per accorciare le distanze – appunto – dall’amore.

1.28: Niente da dire: è un gran pezzo, Sarcina impeccabile, arrangiamento ed ensemble efficace. Successo assicurato

1.27: LE VIBRAZIONI

Il gruppo è composto dal cantante e chitarrista Francesco Sarcina, principale compositore, il chitarrista e tastierista Stefano Verderi, il bassista Marco Castellani e il batterista Alessandro Deidda. Una delle due band in gara è quella di Francesco Sarcina, che a Sanremo ha partecipato anche da solista nel 2014 con una doppietta passata ai più inosservata: “Nel tuo sorriso” e “In questa città”. Per la loro è la terza partecipazione, dopo l’edizione 2005 con la canzone “Ovunque andrò” che riscuote grande successo di vendite e “Così sbagliato” di Sanremo 2018. Le Vibrazioni, in tour con Peppe Vessicchio, puntano in alto con “Dov’è”, scritta da Sarcina con l’aiuto di Rocco Casalino e Davide Simonetta, entrambi specializzati in canzoni immediate e radiofoniche. Per ora il loro maggior successo rimane “Dedicato a te” del 2003: 14 milioni di streaming Spotify e disco di platino.

Discografia

Album in studio

2003 – Le Vibrazioni

2005 – Le Vibrazioni II

2006 – Officine meccaniche

2010 – Le strade del tempo

2018 – V

Album dal vivo

2008 – En vivo

Raccolte

2011 – Come far nascere un fiore

Il significato di “Dov’è”

Il brano parla della capacità di riuscire a superare le difficoltà che presenta la vita, senza farsi trascinare e buttare giù dai problemi di tutti i giorni, piccoli o grandi che siano. Il testo lascia intravedere la speranza di una gioia che arriva in momenti inaspettati, solo per chi sa aspettare pazientemente. Una canzone che riflette tanto sull’umanità, quanto sui sentimenti, una riflessione a cui in realtà non sembra esserci una soluzione, se non quella di aspettare: “Ho una clessidra al posto del cuore” canta Francesco Sarcina.

1.21: Arriva qualche fischio per Junior Cally, tutto previsto

1.19: Junior Cally ce lo potremmo ritrovare (e non poco) sulle radio. Il brano al secondo ascolto resta in testa. arrangiamento originale, bella parte con batteria e voce

1.18: JUNIOR CALLY

Il “cantante mascherato” che ha scatenato valanghe di polemiche alla vigilia per i suoi testi di odio contro le donne. Vero nome Antonio Signore, nato a Roma il 10 ottobre 1991, è un rapper e produttore discografico. La sua canzone sanremese (“No grazie”) è una semplice invettiva contro la politica italiana di oggi. Non è da escludere che molti telespettatori prenderanno esempio dalla cantautrice di talento Roberta Giallo, che dopo aver indirizzato una lettera aperta ad Amadeus ha anche annunciato alla stampa che quest’anno non guarderà il Festival, seguendo l’indicazione dell’hashtag #iononguardosanremo. “Magicabula” è il brano di Junior Cally con più streaming su Spotify (20 milioni) in cui parla di donne-streghe da rimandare a casa con le calze rotte. Premiato dal suo pubblico con il disco di platino.

Discografia

Album

2018 – Ci entro dentro

2019 – Ricercato

Il significato di “No grazie”

Un testo dichiaratamente politico che fa esplicito riferimento ai partiti. Il “No grazie” come rifiuto di un certo modo di vivere nella società, delle diverse forme di razzismo e di quell’“essere contro” da tastiera che si esprime sempre e solo sui social e mai in azioni concrete. Altrettanto chiaro l’attacco ai populismi, alla demagogia, alla politica che “coccola” i sogni delle masse senza contribuire alla loro realizzazione. Insomma, un contro tutti che non risparmia proprio nessuno, nemmeno l’artista stesso: «Giuro la smetto con sta storia del rap / Voglio scrivere canzoni d’amore per la mia ex / Trovarmi un lavoro serio e diventare yes man / Insultare tutti sì ma solamente sul web» ripete Cally.

1.16: Apprezzabile l’interpretazione anche dal punto di vista tecnico di uno Zarrillo pimpante, bellissimo lo special

1.14: Pezzo pieno di energia per Zarrillo. Stile suo, c’è una certa somiglianza con L’amore vuole amore. Un ritorno alle origini per il cantante romano

1.13: MICHELE ZARRILLO

Altro veterano vintage che con il suo tredicesimo Festival ha raggiunto le partecipazioni di Claudio Villa e Fausto Leali. Nato a Roma, 13 giugno 1957, ha vinto nel 1987 il festival nella sezione Giovani con la indimenticabile “La notte dei pensieri”. Tra i suoi brani più belli presentati a Sanremo “L’alfabeto degli amanti” che nel 2006 ha anche cantato in coppia con Tiziano Ferro. “Nell’estasi o nel fango” è il titolo del nuovo brano. Riuscirà a superare i quasi 5 milioni di streaming del suo più grande successo sanremese, ovvero “Cinque giorni”?

Discografia

Album in studio

1982 – Sarabanda

1988 – Soltanto amici

1992 – Adesso

1994 – Come uomo tra gli uomini

1996 – L’elefante e la farfalla

2001 – Il vincitore non c’è

2003 – Liberosentire

2006 – L’alfabeto degli amanti

2011 – Unici al mondo

2017 – Vivere e rinascere

Album dal vivo

2002 – Le occasioni dell’amore

2009 – Michele Zarrillo Live – Roma

Raccolte

1997 – L’amore vuole amore

1998 – Una rosa blu

2008 – Nel tempo e nell’amore

2011 – Le mie canzoni

Album tributo

2017 – Passioni

Il significato di “Nell’estasi o nel fango” di Michele Zarrillo

Uno dei veterani di Sanremo torna sul palco dell’Ariston rispettando la tradizione. Un brano che parla di un uomo ferito, di esperienze negative e della grande forza che c’è nell’animo. Quello di chi vuole restare in piedi (“Sia nell’estasi o nel fango”) e provare a rischiare. Con un gesto facile… un respiro profondo.

MIchele Zarrillo immagina di volare in un sogno che lo porta oltre le nuvole dove forse, da lì, è più facile guardare le cose. Che nella realtà ci sembrano insuperabili ma che da lontano sono piccole piccole.

1.09: Bella interpretazione, coinvolgente. Arrivano gli applausi fragorosi dell’Ariston. Tosca ringrazia per il premio di ieri sera

1.08: Stile Bungaro, versione Guardastelle, per Tosca. essenziale, raffinata, gran voce: emozionante

1.07: TOSCA

Altro ingresso dell’ultimo minuto, Tosca, vero nome Tiziana Tosca Donati nata a Roma il 29 agosto 1967, si presenta a Sanremo con “Ho amato tutto” è il brano scrittole da Pietro Cantarelli con cui gareggerà per la quinta volta a Sanremo. Su Spotify “Il terzo fuochista” viaggia sui 96 mila ascolti e conquista il primo posto dei brani più ascoltati di Tosca, che si classificò settimo a Sanremo 2007 e che Saremo lo vince in coppia con Ron nel 1996. con “Vorrei incontrarti fra cent’anni”.

Discografia

Album

Tosca (1992)

Attrice (1993)

L’altra Tosca (1996)

Incontri e passaggi (1997)

Sto bene al mondo (2003)

Romana (2006) – riedito nel 2007 con l’aggiunta del brano Il terzo fuochista

Trentino Senza Tempo (2010) – con il corpo bandistico di Albiano, diretto da Marco Somadossi

Il suono della voce (2014)

Appunti Musicali dal Mondo (2017) – album live registrato il 6 gennaio 2017 all’Auditorium Parco della Musica

Morabeza (2019)

Il significato di “Ho amato tutto” di Tosca

Per citare Tiziano Ferro, grande protagonista di questo Festival di Sanremo, (“Ma cosa ho perso? Stare insieme non è un gioco”) l’amore non è una partita. Tosca aggiunge un particolare: anche se la storia è finita, non c’è nulla da vergognarsi se uno (una) ha amato. Tanto. E tutto. La storia è finita, per colpa dell’altro ovviamente, però davanti a una finestra si guarda fuori, non la strada ma quello che si è vissuto insieme. Un messaggio a un amore che non c’è più (“È sempre troppo tardi/ Per chi non tornerà”) ma anche un incitamento a non mollare. Perché in fondo quando si ama, si ama tutto.

1.05: Gonna pantalone blue China e blù notte firmata Alberta Ferretti per Francesca Sofia Novello

1.04: Acclamazione dell’Ariston per Gianna Nannini

1.02: Sei nell’anima il secondo pezzo del medley di Gianna Nannini

1.01: Si prosegue con Meravigliosa creatura

0.59: Ragazzo dell’Europa per Gianna Nannini, una canzone che fa parte della sua storia

0.55: C’è anche Coez sul palco dell’Ariston a cantare Motivo, l’ultimo singolo tratto dall’album La differenza

0.54: E’ arrivato il momento di Gianna Nannini! Siamo quasi all’una e devono entrare in scena ancora la metà dei concorrenti

0.45: Chiusura super rock per Pelù che si apre la giacca e ha scritto sul petto NO alla violenza sulle donne

0.44:

0.41: Una delle sorprese delle prime serate del Festival, il vecchio leone Piero Pelù. C’è un richiamo ad Under Pressure, evergreen di Queen e David Bowie. Arrangiamento ricchissimo, forse troppo. Qualche piccola imprecisione e stonatura nella interpretazione

0.40:  PIERO PELÙ

L’ex leader dei Litfiba è nato a Firenze il 10 febbraio 1962 ed è un’icona del panorama rock italiano, a tal punto che anche i Metallica, nel loro ultimo concerto di Milano, hanno ilnonato la sua El Diablo. Dopo l’apparizione televisivo in quel di The Voice of Italy in qualità di giudice sperimenta la carta Sanremo, dove è al debutto con il fine di trainare un nuovo album in uscita, di cui è già uscito un singolo di non particolare successo, “Picnic all’inferno”, uscito lo scorso ottobre. Il pezzo sanremese si intitola “Gigante”. La carriera solista di Piero Pelù per Spotify è ancora ferma a “Il mio nome è mai più” del 1999 in trio con Ligabue e Jovanotti (più di 1 milione e mezzo di streaming).

Discografia solista

Album studio

2000 – Né buoni né cattivi

2002 – U.D.S. – L’uomo della strada

2004 – Soggetti smarriti

2006 – In faccia

2008 – Fenomeni

Album dal vivo

2007 – MTV Storytellers

EP

2003 – 100% Live

Raccolte

2005 – Presente

2013 – Identikit

Il significato di “Gigante”

Una sferragliata rock dedicata a chi si affaccia al mondo per la prima volta, ma anche a chi è invischiato coi problemi del passato dai quali vuole scappare. Un incoraggiamento a non cedere mai, a non abbatersi, a non perdere mai la speranza. Il cuore di “Gigante” è anche un inno d’amore del cantante a suo nipote, un sentimento totalizzante che ricorda vagamente l’appartenenza ad una fede come si evince dal ritornello : “Tu sei il mio Gesù, la luce sul nulla mio piccolo Buddha”.

0.38: Gli auguri dell’Ariston a Vasco Rossi con Albachiara

0.36: Musicalmente niente di nuovo, prova a ripetere il successo di Rolls Royce con un pezzo molto simile a quello dello scorso anno

0.33: Pare un omaggio a Renato Zero la mise di Achille Lauro che si presenta con un diadema e una camicia nera trasparente

0.32: ACHILLE LAURO

Pseudonimo di Lauro De Marinis, nato a Verona l’11 luglio 1990, è al suo secondo Festival. Dopo l’exploit dello scorso anno con il brano “Rolls Roys”, certificato disco di platino. C’è grande attesa per la sua apparizione sul palco dell’Ariston, che potrebbe essere all’insegna, come è stato per l’XTra Factor, che ha presentato, all’insegna della “fluidità” del nuovo orientamento sessuale. L’ultimo singolo è “1990”, costruito sulla hit “Be my lover” di La Bouche. Il brano con cui gareggerà si intitola “Me ne frego” , mentre quello con più streaming su Spotify (più di 34 milioni) è “Thoiry Remix” (vincitore del doppio platino).

Album in studio

2014 – Achille Idol Immortale

2015 – Dio c’è

2016 – Ragazzi madre

2018 – Pour l’amour

2019 – 1969

Il significato di “Me ne frego”

Achille Lauro, nel testo di “Me ne frego”, vuole inviare un messaggio legato alla storia di una relazione tossica. Una situazione che, purtroppo, capita nella vita di alcune persone. Persone che vivono situazioni amorose problematiche, piene di emozioni ma anche difficili da affrontare. E vivere.

Un disagio che Achille Lauro vive quasi consapevolmente: «Sì sono ubriaco ed annego». L’artista parla poi del David di Michelangelo. Perché? L’uomo viene usato dalla sua donna, lei idealizzata in una perfezione tipica delle opere dell’artista. Come appunto nel suo David.

St’amore è panna montata al veleno». Un passaggio che ricorda la metafora di Gianna Nannini, nella sua “Questo amore è una camera a gas”. Stavolta l’amore di Achille Lauro è pieno di sostanza, dolce, ma allo stesso tempo pericolosamente… tossica.

«Io sempre in cerca / Di quello che ho perso / Perdendo / Le cose che ho». Achille Lauro ha chiaro il concetto di “perso”, nell’amore, che fa allontanare l’innamorato dalla realtà. E dalle cose vere e belle che ha sempre amato.

0.30: Vasco Rossi si sente tutto nell’arrangiamento della seconda parte del brano

0.28: Assomiglia ad uno dei suoi cavalli di battaglia; Boom Boom, il pezzo di Irene Grandi, firmato da Vasco Rossi e Gaetano Curreri, fra gli altri

0.27: IRENE GRANDI

Irene Grandi è nata a (Firenze il 6 dicembre 1969. L’ultimo successo radiofonico e discografico di Irene Grandi risale proprio alla sua ultima partecipazione al Festival nel 2010 con “La cometa di Halley”, brano firmato Francesco Bianconi con cui ha vinto il disco d’oro. Ora per il suo quinto Festival rispolvera la carta Vasco Rossi, che nel 2000 con “La tua ragazza sempre” le aveva regalato il secondo posto alle spalle di Sentimento, premiato dalla giuria di qualità capitanata da Mike Bongiorno. Prova a risalire la china dopo un periodo buio della carriera (impalpabile la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2015, con il brano “Un vento senza nome”), per rilanciare l’ennesima raccolta “Grandissimo” con “Finalmente tu”. Spotify indica come sua hit più ascoltata “Se mi vuoi” (più di 3 milioni e mezzo di streaming) in duetto con la voce sempre viva di Pino Daniele ma sono tantissime le sue hit indimenticabili.

Discografia

Album in studio

1994 – Irene Grandi

1995 – In vacanza da una vita

1997 – Per fortuna purtroppo

1999 – Verde rosso e blu

2003 – Prima di partire

2005 – Indelebile

2008 – Canzoni per Natale

2010 – Alle porte del sogno

2012 – Irene Grandi & Stefano Bollani

2015 – Un vento senza nome

2018 – Lungoviaggio

2019 – Grandissimo

Live

2004 – Irene Grandi live ’03

Raccolte

1998 – Irene Grandi (1998) – per il mercato latino

2001 – Irek

2007 – Irenegrandi.hits

2012 – Tutto Irene – Cose da Grandi

Il significato di “Finalmente io”

Quello di Irene Grandi a Sanremo è un inno alla libertà: “Finalmente io” porta l’inconfondibile firma di Vasco Rossi – insieme a quella di Gaetano Curreri degli Stadio – ed è un vero e proprio manifesto della sua musica. La capacità di accettarsi così come si è, nelle propire debolezze e i propri errori, sorretti dall’ancora di salvezza della musica: «Ma quando canto… Sto da Dio!».

0.25: C’è Battisti sullo sfondo, vanno colti tutti i particolari nell’arrangiamento per capire la grande qualità di questo pezzo. Brano difficile da cantare e Diodato lo affronta con naturalezza e strappa l’ovazione dell’Ariston

0.23: Tecnicamente impeccabile, pezzo classico sanremese e, proprio per questo, emozionante. Strofa geniale

0.22: DIODATO

Nato ad Aosta, è di origine pugliese, in particolare di Taranto, città dove è cresciuto, e romano d’adozione: cittadino d’Italia Antonio Diodato, per tutti Diodato, nato il 30 agosto 1981. E’ al suo 3° Sanremo, dopo l’esordio nella categoria “Nuove Proposte” del 2014 con “Babilonia”, pezzo apprezzato pubblicamente anche da Mina, e dopo “Adesso”, il suo brano di maggior successo con quasi 3 milioni di streaming su Spotify. Il suo ultimo singolo “Che vita meravigliosa” fa da colonna sonora al film di Ferzan Ozpetek, “La Dea Fortuna” ed è un grande successo, on air proprio in questi giorni sulle più importanti radio nazionali.

Discografia

Album

2013 – E forse sono pazzo

2014 – A ritrovar bellezza

2017 – Cosa siamo diventati

Il significato di “Fai rumore”

La fine di una relazione, scondo Diodato, è un’esperienza sensoriale oltre che emotiva. L’udito, in particolare, è il senso che può riportare alla persona perduta: «Ho capito che / Per quanto io fugga / Torno sempre a te / Che fai rumore qui / E non lo so se mi fa bene / Se il tuo rumore mi conviene / Ma fai rumore sì / Che non lo posso sopportare / Questo silenzio innaturale / Tra me e te». Il rumore diviene quindi un antidoto alla sofferenza d’amore, perché il silenzio evoca il dolore: «E non ne voglio fare a meno oramai / Di quel bellissimo rumore che fai».

0.20: Si riparte con Antonella Clerici stile Maria Antonietta

0.12:

0.12:

0.09: Inedito per Ghali: si chiama Good Times

0.08: L’attesa Boogieman, ultimo singolo di Ghali in coppia con Salmo

0.07: Habibi a seguire per Ghali

0.06: Cara Italia in apertura per il rapper/trapper

0.05: Capello fucsia per Ghali, giacca pantalone e uno dei reverse della giacca rosa che scende a mo’ di stola. Originale

0.03: Entra Ghali ma è uno stunt man che cade dalle scale

23.58: La standing ovation per Vincenzo Mollica e il saluto delle star

23.51: Grande interpretazione di Fiorello, da vero crooner, spettacolare l’arrangiamento di Demo Morselli

23.49: Atmosfere di Broadway sul palco dell’Ariston, Fiorello canta in inglese poi in italiano Quando quando quando, una delle canzoni italiane più famose al mondo

23.47: Si sta preparando una cover di “Quando quando quando”… con colui che l’ha cantata a Sanremo

23.45: Sul palco dell’Ariston arriva Tony Renis, che Sanremo lo ha vinto

23.42: Gag sui “mali” dei 60enni, compresi bisogni fisiologici

23.39: Sketch di Fiorello e Amadeus

23.36: Entra Fiorello e imita Mike Bongiorno, beccandosi l’applauso dell’Ariston

23.35; Il vocoder finale non ci azzecca con il resto del pezzo melodico

23.33: C’è un ritorno agli arrangiamenti anni ’90. E’ come mettere un vestito da sessantenne a un sedicenne. Troppa semplicità, poca sostanza

23.32: RIKI

Tra gli 11 esordienti a Sanremo 70 c’è Riki, vero nome Riccardo Marcuzzo, nato a Segrate il 4 febbraio 1992, scoperto da Maria De Filippi. A Sanremo porta “Lo sappiamo entrambi”, nella speranza che riesca ad esprimere qualità vocali sopra alla sufficienza che finora sono rimaste un po’ nell’ombra. Il suo bell’aspetto fa comunque presa sul giovane pubblico femminile e su Spotify “Perdo le parole” è volato a 10 milioni di streaming con conseguente disco di platino certificato da Fimi.

Discografia

Album in studio

2017 – Mania

Album dal vivo

2018 – Live & Summer Mania

EP

2017 – Perdo le parole

Il significato di “Lo sappiamo entrambi”

Una canzone che parla di una storia d’amore molto intensa, ma che sembra fallire portando con sé una grande sofferenza. Le difficoltà di coppia sono al centro del testo, come quella di parlarsi, di capirsi e di saper ragionare assieme. Riki cerca di raccontare attraverso la sua musica come può essere complicato rapportarsi con un amore che sembra arrivato alla fine, per il quale non si può far altro che reagire, così da salvare quanto di buono e di importante è rimasto di un sentimento forte ed intenso. “Restiamo distanti restandoci accanto, non lo noti anche tu?”.

23.24: Gli Eugenio in via di Gioia ritirano il premio della critica della sezione Giovani

23.22: Bella interpretazione di Tiziano Ferro che stavolta si è attenuto all’arrangiamento iniziale

23.19: Tiziano Ferro si cimenta su un pezzo che ha vinto Sanremo, Portami a ballare di Luca Barbarossa, prodotta da Roberto Costa che sarà con noi domani sera

23.16: Se cercavamo un “pezzo ombrellone” lo abbiamo trovato

23.15: Mahmoud ha lasciato il segno ma Elodie ci sta mettendo del suo. Sia chiaro: nulla di nuovo, la ritmica è già sentita ma proprio per questo ce la ritroveremo in radio a manetta

23.13: ELODIE

Elodie Di Patrizi, in arte Elodie, è nata a Roma il 3 maggio 1990. Si è classificata seconda alla quindicesima edizione del talent show Amici di Maria De Filippi. Il successo è arrivato con dei singoli estivi di successo, in modalità duetto. L’ultimo con Marracash (“Margarita”) ha totalizzato 35 milioni di streaming Spotify, conquistando il doppio disco di platino. Per il primo Sanremo si giocò il pezzo firmato anche da Emma, “Tutta colpa mia”, per il secondo può contare sull’accoppiata del momento: Mahmood e Dardust, vincitori uscenti di Sanremo 2019 con “Soldi”. Elodie-Mahmood-Dardust è un trio che promette scintille. Titolo del brano: “Andromeda”.

Discografia

Album

2016 – Un’altra vita

2017 – Tutta colpa mia

2020 – This Is Elodie

Il significato di “Andromeda”

Andromeda è una costellazione, rappresentata nella mitologia come una donna legata alle catena (“La mia fragilità e la catena che ho dentro). L’autore della canzone è Mahmood, l’artista vincitore di Sanremo 2019 ha una scrittura legata alla mitologia e anche questa volta attinge alle leggende del passato. In questa canzone Elodie parla di una relazione con un uomo adulto, più grande di lei ma alla fine immaturo. Nella canzone l’artista comunica consapevolezza di quanto sta accadendo mandando un messaggio chiaro all’amato (Se ti sembrerò piccola non sarò la tua Andromeda)

23.12: Amadeus si prende in giro, prende la vernice stile arbitro e le dice che non deve mai stare dietro alla linea disegnata sul palco. Francesca è vestita Alberta Ferretti, un incanto. Bella ed elegante

23.10: Entra in scena Francesca Sofia Novello, con Amadeus che si dà uno schiaffetto per averle detto in conferenza stampa che è apprezzabile il fatto che stia un passo indietro rispetto al suo uomo

23.08: C’è Godzilla dei Jamiroquai, un po’ di Rage against the Machine, un po’ Beastie Boys, tutte citazioni colte per un Anastasio in rosso,, sia nel vestito, sia nel numero di voti raccolti: era il favorito della vigilia ma non è nella top ten dopo le prime tre serate

23.06: ANASTASIO

Anastasio, all’anagrafe Marco Anastasio è nato a Meta, 13 maggio 1997 ed è stato il trionfatore dell’edizione numero 12 di X Factor. Ha totalizzato 30 milioni gli streaming su Spotify per “La fine del mondo”, suo maggiore successo certificato doppio platino. Il rapper campano aveva già calcato il palco del Teatro Ariston in qualità di ospite per cantare il nuovo singolo “Correre”. Lanciato da Mara Maionchi a X Factor 12, è stato additato per i vari “Mi piace” messi alle pagine di CasaPound, Matteo Salvini, Lorenzo Fontana e Donald Trump. Due mesi fa ha pubblicato lo struggente “Il fattaccio del vicolo del Moro”, brano basato sul monologo “Er fattaccio di Americo Giuliani”. “Rosso di rabbia” è il titolo del brano con cui Anastasio debutterà a Sanremo 2020.

Discografia

Album

2020 – Atto zero

EP

2015 – Disciplina sperimentale (come Nasta mc)

2018 – La fine del mondo

Il significato di “Rosso di Rabbia”

Nella sua “Rosso di Rabbia” Anastasio sembra cantare di un terrorista colto in flagranza di un attentato che non è riuscito a commettere. La canzone diventa quindi un’esplosione: di una rabbia inespressa che diviene non necessariamente un fattore negativo, bensì un motore.

La rabbia sembra avere quindi due volti in questa canzone. Il rapper se la prende anche con chi quella rabbia la osserva, la giudica, la “fotografa” e in qualche modo se ne nutre. «Voi scrocconi di emozioni / Sempre in cerca di attenzioni / Prosciugate le canzoni della loro magia». Quello di Anastasio è un appello alla libertà d’espressione, almeno nell’arte.

23.03: Intro omaggio ai Beatles, la canzone è senza grandi pretese, l’unica velleità è quella di far battere le mani e far ballare ed è possibile che raggiunga il suo obiettivo

23.01: PINGUINI TATTICI NUCLEARI

Nati nel 2010 in provincia di Bergamo, I Pinguini Tattici Nucleari sono Riccardo Zanotti – voce, Nicola Buttafuoco – chitarra, Lorenzo Pasini – chitarra-cori, Simone Pagani – basso-cori, Matteo Locati – batteria, Elio Biffi – tastiera, fisarmonica, voce. Con il brano “Ringo Starr” tentano l’exploit di popolarità a Lo Stato Sociale. Per l’esordio festivaliero il cantante Riccardo Zanotti – proprio come Lodovico Guenzi – punterà sulla simpatia. Sono riusciti a riempire il Forum di Assago e altri Palasport importanti durante il loro Tour del 2019. Su Spotify vantano un brano da 10 milioni di streaming: “Verdura” (disco d’oro).

Discografia

Album in studio

2014 – Il re è nudo

2015 – Diamo un calcio all’Aldilà

2017 – Gioventù brucata

2019 – Fuori dall’hype

EP

2012 – Cartoni animali

Il significato di “Ringo Starr”

In “Ringo Starr” sono tanti i richiami alla contemporaneità e a quella generazione di ragazzi cresciuta al ritmo delle serie tv, che chiede continuamente conferme e cambia, di volta in volta, i suoi traguardi. La musica allora diventa l’antidoto ideale per alleviare il malessere che attanaglia i giovani d’oggi, stretti tra la volontà viscerale di affermarsi e l’indolenza di chi sa di non farcela. Il brano è anche e soprattutto un omaggio al batterista dei Beatles, figura che ha saputo imporsi pur restando in disparte.

22.54: Due bimbi che ballano, l’assolo al pianoforte di Gualazzi è travolgente, il controcanto che aggiunge energia e un finale all’insegna dei fiati. Ariston in VISIBILIO!!!!

22.52: Che pezzo Gualazzi! Influenze funky anni ’70, latin jazz come se piovesse. C’è il ritmo da Brasile e Cuba che sale nel ritornello

22.51: RAPHAEL GUALAZZI

Il jazz è il suo ambiente naturale: Raphael Gualazzi Urbino l’11 novembre 1981. Era il Sanremo 2011 quando Gualazzi vinceva nella categoria “Giovani” con “Follia d’amore”. Nello stesso anno è stato secondo all’Eurovision Song Contest, poi ha ottenuto la seconda posizione al Festival di Sanremo 2014 con Liberi o no in collaborazione con The Bloody Beetroots. Per la sua quarta prova giocherà “Carioca” e sicuramente porterà una ventata di sano brazilian jazz. Su Spotify per ora il suo maggior successo è “Reality e Fantasy” (quasi 5 milioni di streaming per il remix di Gilles Peterson).

Discografia

Album in studio

2005 – Love Outside the Window

2011 – Reality and Fantasy

2013 – Happy Mistake

2016 – Love Life Peace

EP

2010 – Raphael Gualazzi

2013 – Rainbows

2014 – Accidentally on Purpose – Sanremo’s Festival 2014 (feat. The Bloody Beetroots)

Il significato di “Carioca” di Raphael Gualazzi

Alla base di tutto c’è la Compagnia di Lucio Battisti. Nel senso del “senso” del post abbandono, di quando una storia finisce e ti senti smarrito/a come Raphael Gualazzi. E se Mogol girando smarrito, per caso, in città trovava felicità e “resurrezione” in una sconosciuta compagnia, così il 38enne che ama i grandi classici italiani incontra “Carioca” (“Ma chi l’avrebbe detto/ Sento solo la musica/ Forse sei il diavolo Ma sembri magica”).

22.48: Melodia innovativa, arrangiamento estremamente interessante e poi c’è l’interpretazione di un testa scritto da un fuoriclasse come Pacifico. L’unico dubbio che sorge è sulla “s” di Gabbani. Un pezzo “alla Concato”. Il primo posto è meritato

22.47: Ci mette sempre del suo Gabbani, il ritornello resta nella mente… viene da cantare, sparge buonumore

22.46: FRANCESCO GABBANI

Nato a Carrara il 9 settembre 1982, divenuto famoso proprio grazie a Sanremo, Francesco Gabbani al festival ha vinto tutto quello che c’era da vincere: Primo Posto nelle “Nuove Proposte” del 2016 con “Amen” e Primo Posto nei “Big” del 2017 con “Occidentali’s Karma”. Ora il cantautore proverà il grande salto di qualità con una canzone intimista scritta a quattro mani con Pacifico e intitolata “Viceversa”. L’obiettivo è ripetere il successo di “Occidentali’s Karma” con i 30 milioni di streaming Spotify e i sei dischi di platino vinti.

Discografia

Album

2014 – Greitist Iz

2016 – Eternamente ora

2017 – Magellano

Album dal vivo

2017 – Sudore, fiato, cuore – Live 2017

Il significato di “Viceversa” di Francesco Gabbani

Dopo il trionfo nel 2017 con Occidentali’s Karma, Gabbani torna a Sanremo portando un rompicapo da risolvere. Quello di una storia d’amore entrata in un vicolo cieco, in cui trovare una soluzione alle difficoltà relazionali è davvero difficile (“L’amore è cieco o siamo noi di sbieco?”).

A volte nella vita di coppia ci si scontra per dei piccoli particolari (“Un battibecco nato su un letto”) che però si trasformano in nodi stretti da sciogliere (“Un diluvio universale”). Gabbani prova a uscire da questa complicazione portando il particolare sotto il microscopio e scoprire che poi non è così difficile volersi bene (“È solamente tutto quello che ci manca e che cerchiamo per poterti dire che “ti amo!””).

22.44: Amadeus saluta i genitori in platea

22.42: Un po’ Dolcenera, un po’ Mia Martini, un po’ la Noemi di Sono solo parole. Oggi appare meno emozionata e più a suo agio sul palco. Arrangiamento standard con qualche retaggio da Lana del Rey… Il pezzo comunque nell’insieme può funzionare

22.41: GIORDANA ANGI

Giordana Angi, nata a Vannes il 12 gennaio 1994, italiana di origine francese. è sbocciata a Sanremo, nonostante sia conosciuta dal grande pubblico grazie al talent di Maria De Filippi Amici. Nel Sanremo del 2012 si classificava “non finalista” con “Incognita poesia”. Ora, con la nuova “Come mia madre”, prova a sfondare. Il titolo di “Big” lo deve ai 14 milioni di streaming su Spotify per “Casa”, brano certificato con l’oro.

Discografia

Album

2019 – Voglio essere tua

Il significato di “Come mia madre”

Giordana Angi canta a Sanremo l’amore per la propria mamma. Un testo semplice, essenziale, ma che arriva dritto al cuore: «Che di persone ce ne sono tante / Ma col tuo cuore c’è n’è una sola». Per Giordana Angi la mamma è un rifugio in cui tornare, «Ti scriverò un messaggio / Appena uscita dalla stazione / Ci vediamo poi per pranzo / Non vedo l’ora di parlarti / Per ritornare a respirare», ma anche un modello da imitare, «E se un giorno sarò una mamma / Vorrei essere come mia madre».

22,38:

22.35: Pezzo sulle contraddizioni della guerra, contaminazione pseudo classica con pianoforte nel ritornello e basso albertino

22.33: RANCORE

Nome vero Tarek Iurcich, nato a Roma il 19 luglio 1989, Rancore è alla prima partecipazione a Sanremo anche se proprio a Sanremo devo il suo primo, vero momento di celebrità, lo scorso anno quando salì sul palco dell’Ariston per affiancare Daniele Silvestri (che lo ha ospitato anche nel suo Tour nei Palasport italiani) per il brano “Argentovivo”. “Il rapper ermetico”, come lui stesso si definisce per la profondità dei suoi testi che tanto piacciono alla critica, prova a fare un ulteriore salto di qualità e a spiccare il volo con “Eden”. Per approfondire sul suo presente Spotify indica l’ascolto di “Sangue di drago”, già a quota 5 milioni di streaming.

Discografia

Album in studio

2006 – Segui me

2011 – Elettrico (con DJ Myke)

2012 – Silenzio (con DJ Myke)

2018 – Musica per bambini

Raccolte

2011 – Exclusives

Il significato di “Eden” di Rancore

Dentro l’Eden di Rancore c’è molto simbolismo. A partire dalla mela, quella morsa da Eva, simbolo totale con il quale descrivere la nostra realtà. Quella in qui il rapper romano si muove, composta di immagini, miti e che vengono raccontati dalle note dell’Ariston. Adamo ed Eva ma nei giorni nostri. Quella mela è tutto, un frutto proibito ma anche New York. Passando per il frutto che portò all’illuminazione di Isaac Newton.

22.31: Si balla all’Ariston su uno dei grandi successi del momento. Energia e sensualità per la star britannica di origine albanese

22.28: E’ il momento di Dua Lipa. L’ospite internazionale con Don’t Start Now

22.21: Antonella Clerici enuncia le regole del Festival di Sanremo dopo Amadeus, prendendolo in giro

22.18: Antonella Clerici fa il suo ritorno sul palco dell’Ariston, abito classico alla Clerici, tanto, pure troppo…

22.17: Il duetto Fiorello-Tiziano Ferro si chiude con un bacio appassionato e con Fiorello che saluta Victor, compagno di Ferro, che tradisce una grande vergogna

22.15: Tiziano Ferro e Fiorello assieme con Amadeus sul palco e racconta di avere vinto un’autoradio cantando Finalmente tu di Fiorello. Si può dire che la polemica è chiusa

22.14: L’ovazione dell’Ariston anche per Tiziano Ferro

22.13: Si lascia andare Tiziano… grande emozione anche per lui

22.10: Non ci pare abbia stonato stasera… adesso Ti scatterò una foto

22.07: C’è Tiziano Ferro con L’ultima notte al mondo, Ti scatterò una foto e L’amore è una cosa semplice

22.04: Arrangiamento un po’ retrò ma l’intensità c’è. Il pezzo comunque è intenso, il testo è dolcissimo, una poesia rivolta alla figlia, alla paura dell’abbandono

22.03: Quasi impressionante la somiglianza con il padre Enzo

22.02: PAOLO JANNACCI

Nato a Milano, 5 settembre 1972, è figlio di un’icona della musica italiana, Enzo Jannacci. Per Paolo Jannacci, jazzista che non ha nelle doti canore il suo punto forte, si tratta di un esordio sul palco dell’Ariston. Il brano con cui proverà a non soccombere all’inevitabile confronto con il padre si intitola “Vorrei parlarti adesso”. Su Spotify il suo miglior risultato lo detiene il brano “Canterò” con soli 5 mila streaming. Suona jazz attivamente con il suo trio (Marco Ricci e Stefano Bagnoli), con i suoi duo: (1 con Daniele Moretto alla tromba e flicorno) (2 con Luca Meneghello alla chitarra acustica ed elettrica) e con il suo quartetto: (Marco Ricci, Stefano Bagnoli e Daniele Moretto), e “In Concerto Con Enzo” (esecuzione di brani jazz e canzoni del padre). Non ha dischi suoi all’attivo.

Il significato di “Voglio parlarti adesso” di Paolo Jannacci
Le parole di un bambino-uomo (“Che sono nato adesso amore mio”) che ammette la propria difficoltà a gestire la paura. Quella dei giorni nostri (“Là fuori c’è la guerra e dormi”) e quella di sempre, di un uomo che vuole uscire fuori da quel malesse fatto, spesso, di incomunicabilità. E allora parlarsi adesso è meglio, è giusto (“Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me”) in un carpe diem musicale portato in scena dal musicista, colto, del Festival di Sanremo. La sua storia, e quella di suo papà, oggi vengono regalati al grande pubblico.

22.00: Si riparte con Fiorello e Amadeus sul palco per presentare la prima canzone in gara. Abbiamo utilizzato i pezzi usciti su Il Messaggero per raccontarvi le canzoni in gara

21.53: Un successo meritato per Leo Gassmann, vocalmente bravo, dotato. La strofa è piuttosto evanescente, nell’inciso esce bene. Il brano è orecchiabile e radiofonico

21.52: La vittoria nella categoria Giovani con il 52.5% va a LEO GASSMANN

21.51: Il presidente della Regione Liguria Toti premierà il vincitore della categoria Giovani

21.50: Il premio Lucio Dalla va a Tecla

21.49: Il premio critica nuove proposte va a Eugenio in via di Gioia

21.48: Ovazione dell’Ariston per Fiorello, è il momento della proclamazione della categoria Giovani

21.46: Ora l’esercizio musicale di Fiorello, mentre c’è lo stop del televoto: Montagne verdi di Marcella su musica di Generale di Francesco de Gregori

21.45: Amadeus sta cercando di baciare Fiorello

21.41: C’è complicità tra Fiorello ed Amadeus sul palco, nonostante le polemiche di ieri con Tiziano Ferro

21.39: Ancora il travestimento da Maria De Filippi per Fiorello ma stavolta è in smoking. “Assomiglio a Caniggia”

21.38: La presa in giro di Milly Carlucci e del Cantante Mascherato, programma un filo trash di Raiuno

21.37: Si riparte e c’è Fiorello che balla con un mega mascherone da coniglio

21.30: C’è Fiorello, ma si va in pubblicità

21.29: In onda i due spezzoni delle canzoni finalista. Tra 15′ sarà chiuso il televoto

21.27: Subito la finale tra Tecla e Gassmann, aperto il televoto

21,25; Con il 50.1% va in finale Leo Gassmann

21.23: Chi sarà il secondo finalista?

21.21: C’è un po’ di Tha Supreme in Fasma, il modello è Post Malone, l’intro del pezzo richiama Hold back the river di James Baj

21.19: Chi è Fasma
All’anagrafe Fasma è in realtà Tiberio Fazioli, nato a Roma nel 1996, ha quindi 23 anni, ma è appassionato di musica da sempre, quando aveva tredici anni si è cimentato nella scrittura, un modo descrivere il mondo che lo circonda e le storie di vita di una città difficile e affascinante come quella in cui è cresciuto. Dai suoi testi si evince che le sue ispirazioni si rifanno al rap classico di Eminem, senza disdegnare gli artisti contemporanei come XXXTentacion e Post Malone. Quando è ancora giovanissimo, a soli 20 anni è il fondatore della crew WFK insieme al produttore Luigi Zammarano, in arte GG, che sarà cui anche al Festival suonando il pianoforte. Membro della crew è anche il manager Tommy, un trio che collabora ormai già da tre anni, precisamente dal 2016. Nel 2017 escono i primi singoli: Marylin M. che ha guadagnato il disco d’oro, oltre che milioni di visualizzazioni e ascolti sulle piattaforme streaming musicali, seguito da altri due singoli Lady D e Monnalisa. Il 2 novembre 2018 viene pubblicato il primo album di Fasma, dal titolo Moriresti per vivere con me, con il quale viene confermato il successo degli inizi.

PER SENTIRMI VIVO – Fasma

Non ti voglio più scrivere
dirti come vivere
per non farti piangere
ho fatto l’impossibile
pensi non sia fragile
pensi sia incredibile
perchè non scendon lacrime
quando scendono a te

Ma a te sembra facile
dirti che sto bene
quando tutto non va
ed è brutto stare insieme
perchè so quello che era
e il ricordo mi fa male
e del rapporto che c’era
prima di questa canzone io e te

Cosa siamo diventati io e te
sono quello che odiavi di me
baby perchè non mi ami
amore sbatti le ali
e vola via da me
via da me via da te
via da questa città
via da noi via da te
e domani chissà

Questa fama questa luce
questa notorietà
non mi basterà
non mi servirà
e se dentro muoio lento
sai che fuori sorrido
io ti ho persa dentro al letto
per tenerti vicino
io ti ho visto per la strada
e sai che ti voglio in giro
e se adesso non mi molli
è perchè in testa ho un casino

E per questo ti scrivo
oggi non mi parli perchè infondo ti uccido
perchè infondo mi uccidi
perchè infondo mi uccidi
siamo uguali opposti con i cuori divisi
oggi dove sei non lo so
ieri eri tutto ciò che avevo io
oggi chi sei non lo so
abbiamo detto basta senza dirci addio

Ma a te sembra facile
dirti che sto bene
quando tutto non va
ed è brutto stare insieme
perchè so quello che era
e il ricordo mi fa male
e del rapporto che c’era
prima di questa canzone io e te

Cosa siamo diventati io e te
sono quello che odiavi di me
baby perchè non mi ami
amore sbatti le ali
e vola via da me
via da me via da te
via da questa città
via da noi via da te
e domani chissà

Questa fama questa luce
questa notorietà
non mi basterà
non mi servirà
e se dentro muoio lento
sai che fuori sorrido
io ti ho persa dentro al letto
per tenerti vicino
io ti ho visto per la strada
e sai che ti voglio in giro
e se adesso non mi molli
è perchè in testa ho un casino

Io ti ho nella testa
tu mi hai detto resta
e vola via ma fallo con me
io ti ho detto basta
dai ti prego scappa
ma fallo lontano da me

 

21.18: Un finale alla “Re Leone” stile Hakuna Matata per Leo (Leone?) Gassmann

21.16: E’ orecchiabile il pezzo di Gassmann, arrangiamento di livello dice il maestro Gabriele Bertozzi, ospite qui nel gruppo di ascolto. Confermiamo la somiglianza con La notte di Arisa

21.14: Chi è Leo Gassman
Vent’anni e una grande passione per la musica, talmente forte da partecipare alle selezioni di X Factor senza dirlo a nessuno. È così che abbiamo sentito parlare per la prima volta di Leo Gassmann, che si è presentato alle audizioni per la dodicesima edizione del talent condotto da Alessandro Cattelan, dichiarando che per pudore non ha rivelato questo suo desiderio, nonostante il padre non gli abbia mai impedito di seguire i sui sogni. Eppure la passione per la musica è nata fin da bambino, quando sua madre, Sabrina Knaflitz, all’età di sei anni lo ha convinto, avendo percepito in lui del talento, a tentare i provini per entrare al Conservatorio di Santa Cecilia, a Roma.

VAI BENE COSI’ – Leo Gassmann

Solo tu sai quanto fa male sentirsi
l’ultimo in una finale di artisti
crollare così tante volte
per poi svegliarsi di notte
svegliarsi in un mare di lacrime
abitato dalla peggiore delle anime
che ti ricordano quante volte
ti sei già svegliato

Ma tu sei così
e non ti devi arrabbiare
per ciò che non sai fare
per ciò che non sai dare
perchè per me tu
lo sai
vai bene così

Perchè sei fatto così
dici sempre di sì
non accetti l’errore
ti rovini l’umore
sono qui per ricordarti
che gli errori sono altri

Solo tu sai quanto fa male arrivare
così in alto per poi scivolare
crollare così tante volte per poi
svegliarsi di notte
svegliarsi per le mille domande
alle quali risposta non hai
che portano solo più in basso
ogni tuo singolo passo

Ma tu sei così
e non ti devi arrabbiare
per ciò che non sai fare
per ciò che non sai dare
perchè per me tu
lo sai
vai bene così

Perchè sei fatto così
dici sempre di sì
non accetti l’errore
ti rovini l’umore
sono qui per ricordarti
che gli errori sono altri

Che la vita là fuori
non è sempre a colori
ma una cosa è certa
non le importa dei tuoi errori
e crollare fa male
ma ritorna a sognare
che un artista è un bambino
che non vuole mollare
non bisogna affogare
in ciò che non sai fare
che vai bene così

Perchè sei fatto così
dici sempre di sì
non accetti l’errore
ti rovini l’umore
ma sono qui per ricordarti
che gli errori sono altri

Che la vita la fuori
non è sempre a colori
ma una cosa è certa
non le importa dei tuoi errori

21.14: Ora la seconda semifinale dei Giovani: Leo Gassman contro Fasma

21.12: Con il 55% delle preferenze sarà Tecla la finalista della gara dei Giovani

21.10: E’ il momento del primo verdetto. Chi sarà la prima finalista?

21.04: In realtà il suo è un nome d’arte, all’anagrafe Marco Sentieri è conosciuto come Pasquale Mennillo, nato a Caserta 34 anni fa e già conosciuto negli ambienti musicali italiani e stranieri. La passione per la musica è nata in età adolescenziale, infatti a 16 anni si è trasferito a Roma per potersi dedicare unicamente alla musica, e per un certo periodo si è esibito al fianco di un gruppo noto nella Capitale, i Quarto Senso, con i quali ha partecipato anche a Sanremo Giovani Rock. I suoi gusti musicale spaziano dalla musica rap, al rock fino alla più diffusa musica pop e nel corso della sua lunga gavetta ha avuto l’opportunità di esibirsi con personalità già affermate nel panorama musicale italiano, come Clementino, Rocco Hunt e i Gemelli Diversi. Il suo trampolino di lancio, strano a dirsi, è stata la Romania. Lì, infatti, ha partecipato a due Festival importanti che gli hanno consentito di essere conosciuto e apprezzato e arrivare alla anche alle selezioni dei bootcamp di X Factor. Da qualche anno è tornato in Italia, a Napoli, dove attualmente vive con la sua famiglia: sua moglie e due bellissimi bambini, la piccola Gaia e Umberto nato la scorsa estate.

BILLY BLU – Marco Sentieri
E’ stato Billy, già
proprio Billy
non è incredibile?
E’ stato Billy Blu
Billy Blu, Billy Blu
dico sul serio

Magro come un chiodo
occhiali spessi un dito
sopra occhiaie da malato
di un bluastro scolorito
fragile dimesso timido educato
era il più bravo della classe
perciò l’hai sempre odiato
con lui facevi il bullo
perchè tu nato nell’oro
gli scaricavi addosso
l’invidia del somaro

E lo chiamavi Billy Blu
pupazzetto animale
e gli sputavi tra i quaderni
lo spingevi per le scale
lui cadeva e tu ridevi
come ride un deficiente
si rialzava e sorrideva
ma non diceva niente
perchè lui era più forte
dei tuoi muscoli di cera
e tutta la sua forza l’hai scoperta l’altra sera
sì perchè

E’ stato Billy Blu
Billy Blu, Billy Blu
Billy Blu, ma

Ma la vita è un giustiziere
tutti i bulli adolescenti
poi diventano quegli uomini
dai mille fallimenti
e tu fallito e solo
appena uscito da galera
volevi liberarti da te stesso l’altra sera
e hai bevuto e hai camminato fino all’alba
lungo il fiume senza ne meta ne pace
poi sei salito su quel ponte
un bel segno della croce
ma dietro le tue spalle hai sentito la sua voce
“hey, ti ricordi di me”
così ti sei voltato
la luce della luna illuminava uno magro
ma l’hai riconosciuto solo quando ti ha sorriso
e ti ha detto “ti aiuto”
Ed era Billy Blu, Billy Blu, Billy Blu
“e dai abbracciami”
E così è stato Billy a salvarti la pelle
quel ragazzo magro magro
che ti stava sulle palle
no ma quale odio
non ho nessun rancore
eri tu quello più debole
tu dentro stavi male
perciò venivi a scuola e scaricavi sul mio banco
veleno e prepotenza da mostrare a tutto il branco
ma adesso l’hai capito
lo vedo dal tuo viso
la forza del più forte
è rinchiusa in un sorriso

“ti ricordi di me”
io sono solo uno
dei tanti Billy Blu
quelle vittime di un bullo
che ogni giorno li tormenta
ma bulli non si nasce, no
lo si diventa
quando hai una famiglia distratta e disattenta

E allora come hai pianto,
hai pianto e hai chiesto scusa
poi siete andati al mare
due birre e una gazosa
e finalmente hai vomitato
i fantasmi dell’infanzia
tuo padre che non c’era
tua madre piena d’ansia
che ti dava sempre ragione
anche quando avevi torto
tutti i tuoi casini
sono il frutto di quell’orto
non hanno mai capito che per non farti del male
servivano carezze si, ma all’occasione
due schiaffi d’amore

21.03: E’ il momento di Marco sentire con la sua Billy Blù

20.58: TECLA
Nata a Varese il 13 gennaio del 2004, Tecla Insolia è una delle più giovani partecipanti della competizione canora di Rai1. Pur essendo nata in Lombardia, gran parte dell’infanzia e dell’adolescenza, Tecla l’ha trascorsa in provincia di Livorno, precisamente a Piombino dove si è trasferita insieme ai suoi fratelli più piccoli Gioele e Santiago, dopo che i genitori hanno dovuto cambiare città per questioni di carattere lavorativo. La passione per il canto nasce fin da bambina tanto che Tecla, assecondata dai genitori, ha iniziato a seguire delle lezioni di recitazione e di canto. Non è però la prima volta che la giovanissima cantante si rapporta con il mondo della tv, infatti poco più che una bambina ha partecipato a Pequeños Gigantes, il talent show per bambini, condotto da Belen Rodriguez, su Canale 5. Oltre a questa partecipazione, può vantare nella sua carriera, ancora agli albori, anche un piccolo ruolo nella fiction Rai, L’Allieva, con Alessandra Mastronardi e Lino Guanciale.

8 MARZO – Tecla

In fin dei conti la vita è come un viaggio
comincia con un pianto dopo l’atterraggio
facciamo giri immensi ed ogni coincidenza che perdiamo
è un nuovo punto di partenza
in fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’8 marzo
e non basta ricordare di una festa con un fiore
se qualcuno lo calpesta
e nelle vene gli anticorpi alla paura
i silenzi che ci fanno da armatura
è resilienza, io so la differenza
tra uno schiaffo e una carezza

Siamo petali di vita che hanno fatto
un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria
perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore
si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita
La verità
siamo candele nella notte
a illuminare mentre la gente chiude porte
nei maglioni lunghi e a nascondersi nel niente
dagli sguardi di chi resta indifferente

Abbiamo dato e troppo poco ci è concesso
certe lacrime non chiedono permesso
e nello specchio, negando l’evidenza
chiamarlo amore quando è solo dipendenza

Siamo petali di vita
che faranno un giorno la rivoluzione
respiriamo su un pianeta senza aria
perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque
dal dolore si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita

Se ci crolla il mondo addosso
come sempre ci rialziamo
nonostante a volte uomo non vuol dire essere umano
per tutto il sangue che è stato versato

Siamo petali di vita e la violenza non ha giustificazione
respiriamo su un pianeta senza aria perché il buio non ha un nome
hai capito che comunque dal dolore
si può trarre una lezione
ci vuole forza e coraggio
lo sto imparando vivendo
ogni giorno questa vita

In fin dei conti noi siamo di passaggio
come le rondini, come l’8 marzo
e non basta ricordare di una festa con un fiore
se qualcuno ci calpesta

20.57: Inizia la gara dei giovani con Tecla

20.55: Amadeus comunica la classifica provvisoria dopo le prime tre serate: 1) Gabbani, 2) Vibrazioni, 3) Pelù, 4) Tosca, 5) Pinguini Tattici Nucleari, 6) Diodato, 7) Elodie, 8) Masini, 9) Grandi, 10) Zarrillo, 11) Levante, 12) Anastasio, 13) Urso, 14), Gualazzi, 15) Jannacci, 16) Nigiotti, 17) Angi, 18) Lauro, 19) Pavone, 20) Rancore, 21) Riki, 22) Lamborghini, 23) Junior Cally, 24) Bugo e Morgan

20.53: E’ Amadeus sul palco dell’Ariston in giacca grigio argentato

20.52: Inizia la quarta serata del Festival

20.48: Si partirà con la gara dei giovani. Queste le semifinali: Leo Gassmann contro Fasma nella prima, e a seguire Tecla contro Marco Sentieri.

20.45 Questi i giovani in gara: Fasma, Marco Sentieri, Tecla Insolia e Leo Gassmann. Questi invece i big in gara: Bugo e Morgan – Sincero. Alberto Urso – Il sole ad est. Tosca – Ho amato tutto. Rita Pavone – Niente (Resilienza 74). Piero Pelù – Gigante. Elodie – Andromeda. Le Vibrazioni – Dov’è. Riki – Lo sappiamo entrambi. Rancore – Eden. Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare). Marco Masini – Il confronto. Levante – Tikibombom. Achille Lauro – Me ne frego. Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso. Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango. Raphael Gualazzi – Carioca. Giordana Angi – Come mia madre. Diodato – Fai rumore. Anastasio – Rosso di rabbia. Enrico Nigiotti – Baciami adesso. Irene Grandi – Finalmente io. Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr. Francesco Gabbani – Viceversa. Junior Cally – No grazie.

20.40 Il conduttore del festival (che rischia di essere il più visto degli ultimi 20 anni), Amadeus sarà affiancato alla presentazione dalla fidanzata di Valentino Rossi Francesca Sofia Novello e dalla presentatrice Tv, già a Sanremo nelle vesti di conduttrice nel 2010, Antonella Clerici, mentre gli ospiti saranno Fiorello e Tiziano Ferro (presenti anche nelle altre quattro serate), Gianna Nannini e Coez (assieme sul palco), Tony Renis, Johnny Dorelli, il rapper Ghali e la popstar Dua Lipa.

20.30 Esaurite le prime tre serate con le esibizioni dei 24 Big e degli 8 giovani (con le quattro eliminazioni), oggi sul palco dell’Ariston si assegna il primo premio della edizione 2020, quello della categoria Giovani con le semifinali e la finale a scontro diretto fra i 4 concorrenti rimasti in gara. In programma anche l’esibizione dei 24 big in gara che riproporranno per la seconda volta il loro brano inedito sul palco dell’Ariston. Questa è la serata in cui a decidere la classifica sarà la Giuria della Sala Stampa Tv Radio e Web, composta dai giornalisti accreditati presso la sala stampa del Festival (quotidiani, stampa periodica, web, radio e televisioni private), che voterà attraverso un’applicazione gestita dalle società Emg e Noto Sondaggi, dalla sala Roof del Teatro Ariston. I voti della Giuria della Sala Stampa andranno ad aggiungersi a quelli delle tre sere precedenti.

20.20 Buonasera e benvenuti alla DIRETTA LIVE della quarta serata della 70ma edizione del Festival di Sanremo. OA Sport sta seguendo minuto per minuto le cinque serate del Festival con l’aiuto di alcuni esperti del settore che vi daranno una mano a sapere tutto sulle caratteristiche delle canzoni in gara, sulle qualità sonore e sui look dei partecipanti. Vi racconteremo tutto, dalla qualità delle canzoni in gara al comportamento di presentatori e ospiti italiani e internazionali, vi terremo aggiornati su classifiche, votazioni, immancabili polemiche e novità, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore dell’edizione 2020 al termine della serata finale di domani, sabato 8 febbraio.

TUTTI I VIDEO DELLE CANZONI IN GARA A SANREMO 2020

NUOVE PROPOSTE
Eugenio in via di Gioia
Tecla
Fadi
Leo Gassmann
Gabriella Martinelli e Lula
Fasma
Marco Sentieri
Matteo Faustini
CAMPIONI
Irene Grandi
Marco Masini
Rita Pavone
Achille Lauro
Diodato
Le Vibrazioni
Anastasio
Elodie
Bugo e Morgan
Alberto Urso
Riki
Raphael Gualazzi
Piero Pelù
Elettra Lamborghini
Enrico Nigiotti
Levante
Pinguini Tattici Nucleari
Tosca
Francesco Gabbani
Paolo Jannacci
Rancore
Junior Cally
Giordana Angi
Michele Zarrillo

Gli ospiti e i “super ospiti” attesi sul palco dell’Ariston. Fiorello e Tiziano Ferro protagonisti tutte le sere – Calendario serate, orari, programma, tv, cantanti partecipanti e ospiti – Quando comincia Sanremo 2020? Le date del Festival, i cantanti in gara, gli ospiti e le presentatrici – Tutti i cantanti in gara. Elenco completo e titoli delle canzoni – Chi sono i cantanti in gara e quali le loro canzoni di successo. PRIMA PARTE – Sanremo 2020, chi sono i cantanti in gara e quali le loro canzoni di successo. SECONDA PARTE – Come funzionano il regolamento e le giurie. Televoto importante, ma non decisivo – Partecipanti, titoli canzoni, regolamento giuria, ospiti e vallette – Chi sono i cantanti in gara. La carriera e i titoli delle canzoni –  Tutti i testi delle canzoni di Sanremo 2020 – Tutte le notizie di Sanremo 2020 su OA PlusLa classifica dopo prima serata del Festival – Le pagelle della prima serata del Festival – La cronaca della seconda serata del Festival – Le pagelle della seconda serata del festival – La classifica dopo la seconda serata del festivalLe pagelle dei look della seconda serata del FestivalLa cronaca della terza serata del FestivalLe pagelle della terza serata del FestivalLa classifica dopo la terza serata del FestivalLe pagelle dei look della terza serata del FestivalIl programma della quarta serata

Buonasera e benvenuti alla DIRETTA LIVE della quarta serata della 70ma edizione del Festival di Sanremo. OA Sport sta seguendo minuto per minuto le cinque serate del Festival con l’aiuto di alcuni esperti del settore che vi daranno una mano a sapere tutto sulle caratteristiche delle canzoni in gara, sulle qualità sonore e sui look dei partecipanti. Vi racconteremo tutto, dalla qualità delle canzoni in gara al comportamento di presentatori e ospiti italiani e internazionali, vi terremo aggiornati su classifiche, votazioni, immancabili polemiche e novità, fino ad arrivare alla proclamazione del vincitore dell’edizione 2020 al termine della serata finale di domani, sabato 8 febbraio.

Esaurite le prime tre serate con le esibizioni dei 24 Big e degli 8 giovani (con le quattro eliminazioni), oggi sul palco dell’Ariston si assegna il primo premio della edizione 2020, quello della categoria Giovani con le semifinali e la finale a scontro diretto fra i 4 concorrenti rimasti in gara. In programma anche l’esibizione dei 24 big in gara che riproporranno per la seconda volta il loro brano inedito sul palco dell’Ariston. Questa è la serata in cui a decidere la classifica sarà la Giuria della Sala Stampa Tv Radio e Web, composta dai giornalisti accreditati presso la sala stampa del Festival (quotidiani, stampa periodica, web, radio e televisioni private), che voterà attraverso un’applicazione gestita dalle società Emg e Noto Sondaggi, dalla sala Roof del Teatro Ariston. I voti della Giuria della Sala Stampa andranno ad aggiungersi a quelli delle tre sere precedenti.

Il conduttore del festival (che rischia di essere il più visto degli ultimi 20 anni), Amadeus sarà affiancato alla presentazione dalla fidanzata di Valentino Rossi Francesca Sofia Novello e dalla presentatrice Tv, già a Sanremo nelle vesti di conduttrice nel 2010, Antonella Clerici, mentre gli ospiti saranno Fiorello e Tiziano Ferro (presenti anche nelle altre quattro serate), Gianna Nannini e Coez (assieme sul palco), Tony Renis, Johnny Dorelli, il rapper Ghali e la popstar Dua Lipa.

Questi i giovani in gara: Fasma, Marco Sentieri, Tecla Insolia e Leo Gassmann

Questi i big in gara: Bugo e Morgan – Sincero. Alberto Urso – Il sole ad est. Tosca – Ho amato tutto. Rita Pavone – Niente (Resilienza 74). Piero Pelù – Gigante. Elodie – Andromeda. Le Vibrazioni – Dov’è. Riki – Lo sappiamo entrambi. Rancore – Eden. Elettra Lamborghini – Musica (e il resto scompare). Marco Masini – Il confronto. Levante – Tikibombom. Achille Lauro – Me ne frego. Paolo Jannacci – Voglio parlarti adesso. Michele Zarrillo – Nell’estasi o nel fango. Raphael Gualazzi – Carioca. Giordana Angi – Come mia madre. Diodato – Fai rumore. Anastasio – Rosso di rabbia. Enrico Nigiotti – Baciami adesso. Irene Grandi – Finalmente io. Pinguini Tattici Nucleari – Ringo Starr. Francesco Gabbani – Viceversa. Junior Cally – No grazie

OASport vi propone la DIRETTA LIVE della quarta serata della 70ma edizione del Festival di Sanremo: cronaca in tempo reale ed aggiornamenti costanti per non perdervi nulla di questo evento. Appuntamento alle 20.30 circa. Buon divertimento!

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